venerdì 27 marzo 2009

Mariti e pidocchi



Storia di un processo
e di un aceto miracoloso

Giovanna Fiume

Edizioni XL 2008

15.00


È venuta a parlarmi una mia amica che vuole che io le cerchi una fattucchiera capace di far morire il marito di una sua amica…

La Palermo del 1789 e le sue donne. Il matrimonio legittima socialmente e la preoccupazione di “sistemarsi bene” ritorna, ma nella Sicilia settecentesca il matrimonio non è scelta definitiva. L’uomo nei campi e le donne “occupate” in amicizie illecite, tresche adulterine al confine tra rispettabilità e prostituzione. La fedeltà coniugale è un lusso: il matrimonio si può rinegoziare per soluzioni più convenienti, per assicurarsi una vita più agiata. Per divorziare non serve una legge né un giudice ma una fattucchiera, la vecchietta mendicante che ha un rimedio per tutto, una pozione velenosa che non uccide solo pidocchi. Un mondo contadino al femminile, una fitta rete di rapporti in cui tutto è permesso: «il vicino della mia vicina conosce una vinaia che conosce poi una giovane moglie che ha sentito dire…».
Povera Giovanna che per sbarcare il lunario si è trovata morta per impiccagione!

A.T.

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