sabato 26 aprile 2014

Vita




Melania G. Mazzucco

Einaudi 2014
€ 12,50




All’inizio del Novecento due bambini, Vita e Diamante, vanno in America. I genitori di Diamante vogliono che lavori, mandi a casa tanti soldi e torni un giorno ricco. La madre di Vita vuole solo che faccia compagnia a suo marito emigrato da tempo. Per i due bambini l’America è enorme, fantastica, miracolosa, un’avventura. Hanno un disperato bisogno di una vita migliore e di soddisfare le aspettative degli amati genitori. È un viaggio lungo e difficile. È una vita lunga e difficile. Si impegnano, lottano e ce la mettono tutta. Le loro vite sembrano incollate l’una all’altra, sono fatti per stare insieme – per sempre. Presto però scoprono che l’America non cambia solo la vita, ma cambia anche le persone. È come una malattia che scorre nelle vene, lascia tracce visibili e invisibili, segna e deforma.
In questo romanzo coinvolgente Melania Mazzucco cerca di ricostruire il passato – il passato della sua famiglia. Saltando fra il passato e il presente ci racconta le emozioni e le difficoltà di due bambini cresciuti in America.

…Questo libro non avrebbe potuto essere scritto senza le parole di mio padre Roberto; una volta mi ha detto: ricordati di ricordare, ma io ho impiegato più di trent’anni a capire cosa…

manu

venerdì 18 aprile 2014

23 aprile, in Libreria



 Il 23 aprile si celebra la Giornata mondiale del libro e del copyright,  un evento patrocinato dall'Unesco per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale. L’Unesco ha scelto il 23 aprile perché in questo giorno sono nati o morti scrittori importanti come Cervantes, Shakespeare, Nabokov. L'idea della celebrazione è nata in Catalogna, dove il 23 aprile, giorno di san Giorgio, per ogni libro venduto viene tradizionalmente data in dono una rosa; a partire dal 1996, la giornata è celebrata in tutto il mondo, con l’obiettivo di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità.

Il 23 aprile 2014, in occasione della Giornata mondiale del libro, la Libreria delle donne sarà aperta con orario continuato (9,30-19,30) e si trasformerà in un piccolo bistrò, dove
- "assaggiare" autrici note e meno note (dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19);
- scambiarsi consigli di lettura;
- visitare la mostra  fotografica "Toponomastica femminile";
- giocare per vincere un libro;
- fare acquisti con uno sconto del 10% sul prezzo di copertina.

Vi aspettiamo!

mercoledì 16 aprile 2014

Caffè Babilonia




Marsha Mehran

traduzione di Adelaide Cioni
Beat, 2013
€ 9,00






Marjan, Bahar e Layla Aminpour sono fuggite dall’Iran khomeinista. Dopo una tappa a Londra, si stabiliscono a Ballinacroagh, un piccolo centro dell’Irlanda occidentale ai piedi del monte di San Patrizio. Qui rilevano la pasticceria di Luigi ed Estelle Delmonico, chiusa dopo la morte del pasticcere napoletano, dove per tanti anni sono state sfornato dolci delizie italiane.
Le sorelle decidono di chiamare il locale Caffè Babilonia ed è Marjan, la maggiore delle ragazze, a cucinare i piatti tradizionali della loro terra e della loro infanzia.
La diffidenza degli abitanti, alimentata da Thomas McGuire, individuo gretto, apertamente razzista e proprietario di tutti i pub di Ballinacroagh, si scioglie quando il primo cliente del locale, padre Fergal Mahoney, assaggia l’abgusht di Marjan, un piatto a base di agnello, verdure, curcuma e paprika.
La pubblicità del pastore porterà quasi tutti gli abitanti al Caffè Babilonia, dove li attendono piatti speziati e bevande profumate, un ambiente caldo e accogliente, un samovar sempre acceso, e la dolcezza di Marjan, che cucina con passione e con amore. È stato proprio a lei che il vecchio giardiniere della loro casa in Persia aveva insegnato a coltivare le erbe aromatiche che la ragazza riesce a far vivere nel freddo clima irlandese.
Mentre Layla, la più giovane e la più bella delle sorelle, si attira subito le simpatie della comunità e si innamora, ricambiata, di Malacky McGuire, Bahar, la seconda, è invece malinconica e sfiduciata, martoriata da continui mal di testa.
Il caffè ha ormai ingranato, molti dei clienti e dei vicini sono diventati buoni amici, e quando Marjan pensa di aver trovato un luogo in cui fermarsi, il terribile episodio che le aveva messe in fuga dall’Iran si ripete. Ma il gusto del cardamomo e del dragoncello, il profumo dell’acqua di rose, il sapore dolce e asprigno della melagrana, non bastano, da soli, a fare un buon piatto. Occorre che gli ingredienti siano lavorati, amalgamati e trasformati. Ed è questo che riusciranno a fare le tre ragazze iraniane dagli splendidi capelli neri, morbidi come la seta: curare le ferite ancora aperte, sconfiggere l’arroganza e la cattiveria del pregiudizio e finalmente trovare la loro casa.

Non parlo dei sussurri timorosi
al buio.
Parlo della luce del giorno e di finestre aperte
e di aria fresca e di una stufa in cui bruciano cose inutili
e di una terra fertile
con una coltivazione diversa e di nascita ed evoluzione e orgoglio.
Parlo delle nostre amorevoli mani
che notte dopo notte hanno costruito un ponte
di messaggi di profumi
e luce e vento.


Marsha Mehran ha lasciato l’Iran durante la rivoluzione khomeinista e si è rifugiata con la sua famiglia in Argentina. A Buenos Aires i suoi genitori hanno aperto un caffè mediorientale, mentre lei studiava in un’università privata scozzese. Ha pubblicato Pane e acqua di rose e Istituto di bellezza Margaret Thatcher.
marinella m.

domenica 6 aprile 2014

Il segreto di mia madre




J.L. Witterick

Rizzoli 2013
€ 14,00




Franciszka è una contadina che vende al mercato le uova delle sue galline e le verdure che coltiva nell’orto.
È una donna amorevole, ma con dei ferrei principi, e quando arriva il momento di scegliere non ha tentennamenti: nasconde in casa due famiglie ebree e un soldato tedesco stanco della guerra, mettendo a rischio la sua vita e quella della figlia.
E lo fa solo perché è la cosa giusta da fare, senza chiedere nulla in cambio.

Mi manca mia madre. Quando ripenso a lei, vedo questa piccola donna ribelle che mastica tabacco, lei e il suo carattere indomabile. Ha sempre indossato la stessa gonna troppo grande per lei, e in tanti anni non mi è mai venuto in mente che forse le sarebbe piaciuto avere un vestito nuovo.

Il segreto di mia madre è ispirato alla storia vera di Franciszka Halamajowa, che insieme a sua figlia salvò la vita a quindici ebrei in Polonia durante la seconda guerra mondiale. Nello stesso periodo, sistemandolo nel sottotetto, diede alloggio a un soldato tedesco.
Suo figlio morì alla guida di un carro che portava provviste ai partigiani ebrei nascosti nella foresta.
Prima della guerra, a Sokol, in Polonia, vivevano seimila ebrei. Solo trenta sopravvissero e metà grazie a questa donna polacca di nome Franciszka.
Allo Yad Vashem, il museo dell’Olocausto di Gerusalemme, Franciszka Halamajowa e sua figlia Helena sono ricordate tra “i Giusti tra le nazioni” con un albero e una targa.

Quando abbiamo molto da perdere e nonostante questo scegliamo di fare la cosa giusta, allora riveliamo la nobiltà d’animo che c’è in noi.

J.L. Witterick vive in Canada. Il segreto di mia madre, autopubblicato in Canada, è arrivato in poco tempo a scalare le classifiche ed è stato venduto in otto Paesi.

marinella m.