giovedì 29 dicembre 2011

Una giuria di sole donne



Susan Glaspell

Sellerio 2006
€ 8,00




 
Mentre sediamo in poltrona a leggere un giallo il delitto e la corruzione del mondo difficilmente ci toccano, siamo lì a risolvere il rebus e la mente è anestetizzata dalla sensazione prenatale di trovarsi in una realtà protetta, fatta di regole certe e risultati assicurati. C’è chi esce dalle linee segnate e infrange la legge: è colpevole. C’è chi sa leggere le tracce lasciate nei bordi fangosi, ai margini dei sentieri della giustizia: è il detective, il paladino della logica. Il detective interpreta i segni, ricostruisce, intrappola con il ragionamento, consegna il colpevole a un giudice infallibile e ci fa andare a letto contenti, con l’animo placato dalla sicurezza che, tutto sommato, c’è una bella linea di fuoco che divide il bene e il male.
Chi vuole dormire tranquillo, dunque, non legga questo racconto, perché non ne trarrà soddisfazione. Ma chi è questa Susan Glaspell che è venuta a mettere spilli nei cuscini delle nostre poltrone? Qui c’è tutto, c’è il delitto e c’è chi indaga, ci sono gli indizi e c’è il movente, ma la ragione sembra essere poca cosa di fronte ai casi del mondo, poiché non spiega le vite delle donne e degli uomini e non riempie le crepe tra legge e giustizia. Il nostro spazio prenatale smette di essere un luogo sicuro e l’inquietudine penetra piano piano, mascherata dalla leggerezza e dall’ironia… meglio diffidare.
ma.me.

giovedì 22 dicembre 2011

Blacklands




Belinda Bauer

Marsilio 2011
€ 17,50



Che cosa lega un bambino ad un assassino? Niente, se non fosse per il fatto che lo zio del bambino era una vittima dell’assassino.
Il bambino si chiama Steven Lamb, ha dodici anni, ma ha dovuto crescere in fretta. La sua famiglia, che non ha mai superato il tragico evento del passato, lo trascura. Ora che è nell’adolescenza Steven comincia a capire che è tutta colpa di quel serial killer e del fatto che il corpo dello zio Billy non fu mai trovato. È stufo di vedere sua nonna tutti i giorni alla finestra aspettando che suo figlio torni ed è stufo della madre sempre tesa e priva di calore: il dodicenne si mette alla ricerca del cadavere, inizialmente scavando buche nell’Exmoor e poi scrivendo lettere all’assassino.
L’assassino si chiama Arnold Avery, in carcere per una serie di omicidi di bambini. Dopo anni di detenzione ha quasi dimenticato il piacere che ha provato abusando dei bambini e vedendo la loro paura. Con l’arrivo della prima lettera gli ritorna in mente tutto. È agitato ed eccitato e con l’aiuto della sua intelligenza gioca con l’autore delle lettere, cercando di trattenere la corrispondenza il più a lungo possibile. Finché un giorno non riesce ad evadere dal carcere…

…Il sole gli scaldava la schiena. Arnold Avery, il serial killer, accelerò il passo…

manu

venerdì 16 dicembre 2011

Musica per un incendio




A.M. Homes

Feltrinelli 2011
€ 19,00



… «Io e te, è tutto quello che abbiamo e non ci bastiamo», dice lei …
Paul ed Elaine, i protagonisti del racconto Adulti da soli della raccolta La sicurezza degli oggetti, dopo dieci anni di matrimonio. Nevrotici, arrabbiati, da soli insieme nella villetta con giardino della periferia newyorkese, tra cene con gli amici e recite scolastiche.
La distanza tra pubblico e privato, un po' Revolutionary Road di Richard Yates, l’aspetto più affascinante. Senza compassione, il racconto delle paure, del bisogno che le persone hanno di essere viste pubblicamente in un modo quando privatamente sono in un altro, l’infelicità di essere con se stessi e con gli altri. 
Non esiste confine tra genitori e figli, gli adulti non sono mai cresciuti. In una sorta di autolesionismo continuo, sono tutti alla ricerca della soluzione più facile: il sesso, un incendio. Elaine è distrutta dal pensiero di volere quello che non può più avere. Non è prigioniera delle convenzioni, ma non abbandona la propria famiglia perché non sa dove andare. E così in una notte, quasi per scherzo, i due danno fuoco alla loro casa, sperando di poter ricominciare da soli la propria vita altrove; ma è l’inizio della tragedia, del loro vagabondare. Paul: «Perché l’abbiamo fatto?». Ed Elaine: «L’abbiamo fatto perché non c’era altro da fare».
L’evoluzione di un matrimonio, come pur essendo sposati non si sia veramente insieme.
A.T.

martedì 13 dicembre 2011

La bastarda di Istanbul



Elif Shafak

Rizzoli 2009
€ 9,90




C’era una volta e forse non c’era. Un tempo le creature di Dio erano numerose come chicchi di grano e parlare troppo era peccato, perché potevi dire ciò che non dovevi ricordare, e potevi ricordare ciò che non dovevi dire.
Sullo sfondo di una Istanbul, colorata e rumorosa, piena di profumi e di voci, crocevia di culture e religioni diverse, si incontrano Asya Kazanci e Armanoush Tchakhmakhchian.
Asya vive ad Istanbul con una bizzarra famiglia composta di donne, la bisnonna, la nonna, tre zie e sua madre … Armanoush, di madre americana e padre armeno, vive in Arizona e arriva in Turchia alla ricerca delle sue radici armene…
In una spilla di rubini a forma di melagrana è racchiuso il genocidio del popolo armeno e il segreto che unisce le due giovani donne, le loro famiglie e il passato dei loro popoli.
Un bel libro, affascinante e coraggioso.

Elif Shafak è nata nel 1971 a Strasburgo da genitori turchi. Vive tra Istanbul e gli Stati Uniti, dove ha insegnato in molte università. È una delle voci più importanti e discusse della narrativa turca contemporanea.

marinella m.

giovedì 8 dicembre 2011

Freschi di stampa 19



Maria Cristina Barducci

Specchio delle mie brame
Narcisismo femminile e passione amorosa

Magi 2011
€ 15,00


Per la donna, storicamente, non esistono che due soluzioni: essere la brava bambina, futura moglie adeguata o diventare una furia, essere identificata con un femminile rabbioso, aggressivo, portatore di morte e pertanto indegno di esistere. Medea e la sua tragedia sono emblematiche di tale percorso, come pure le Erinni, le Lamie e la stessa Medusa dal capo irto di serpenti.
Penso che una donna può evitare di cadere in questo onnipresente motivo archetipico, se può trovare rifugio e conforto in una rete di donne, in un contesto femminile che la sostenga ricordandole che lei vale, al di là degli eventi frustranti e degli abbandoni patiti.

sabato 3 dicembre 2011

Un uomo giusto


Elena Stancanelli

Einaudi 2011
€ 16,50

…C’è un tempo della nostra vita in cui i corpi sono così splendenti, così puri da essere al riparo da qualsiasi equivoco. Sono così preziosi che possono essere trattati come una merce. Ti do questo per quello. In quel tempo il sesso è spesso metafora di qualcos’altro. Quasi sempre dell’amore, ma anche dell’amicizia o persino della libertà. Si fa l’amore per dire ti amo, ti odio, ti credo, sei un bugiardo … Si fa l’amore per non avere paura o per mettersi nei guai. Il senso si sposta continuamente da una parte all’altra. In quel tempo, il piacere è soltanto una conseguenza. Quando quel tempo finisce, si scopre che scopare è un gesto puro, forse l’unico che abbiamo a disposizione.
Al tavolo di un bar per la pausa caffè due quarantenni s’incontrano, un’architetta e un meccanico. Anna e Davide. Lei in crisi, non ha mai conosciuto il vero piacere. … Ogni cosa ha la sua vita, e poi va lasciata andare. Lui, dislessico senza regole, combatte, in continua corsa. … Se ti fermi … è solo perché sei morto. Quelli che hanno sempre da raccontare per il solo fatto di aver avuto una vita piena e senza limiti, dallo Zecchino d’Oro al carcere minorile per finire al narcotraffico in Bolivia. Per le strade di Roma tutto di un fiato, Davide sceglie di raccontare la sua storia a un’estranea. Perché? Questo particolare permette di non rimanere imbrigliati negli stereotipi.
A.T.

mercoledì 30 novembre 2011

Terre narranti


Domenica 4 dicembre, alle ore 17,00, presso la Libreria delle donne, inaugurazione della mostra Terre narranti, a cura dell'Associazione culturale Terragaia di Sesto Fiorentino.
La mostra riunisce originali realizzazioni in ceramica ispirate dalla letteratura e realizzate da allieve e allievi dei corsi e del laboratorio di Terragaia.


Ricordiamo che per tutto il mese di dicembre la libreria è aperta anche la domenica pomeriggio.

domenica 27 novembre 2011

Prima della quiete





Elena Gianini Belotti

Rizzoli 2005
€ 8,00



…Il miserevole fine a cui fosti spinta da colpe non tue, possa insegnare a quante fanciulle sono e a quante saranno, che la beltà e l’istruzione sono larve rispetto all’onore, per difendere il quale hai dimostrato che deve essere lieve anco un sacrificio supremo…


Italia Donati è una delle poche ragazze italiane della seconda metà dell'800 che riesce a istruirsi e diventare maestra. Il problema è che i concittadini, i contadini e i genitori dei bambini in età scolastica ancora non comprendono il significato e l’importanza dell’emancipazione. Italia viene fortemente criticata e respinta sia dai suoi compaesani sia dalla gente del paese in cui viene mandata a insegnare, Porciano, in Toscana. Questi ultimi la accusano addirittura di aver abortito un bambino frutto di una relazione con un uomo sposato. Lei cerca in tutti i modi di provare la sua innocenza, ma presto si accorge di non aver più speranza. Solo la morte potrà restituirle l’onore perduto.

…Sono innocentissima di tutte le accuse fattemi e la prova l’avrai, come l’avranno tutti, dopo la mia morte…

manu

lunedì 21 novembre 2011

Calendario della settimana 2

Giovedì 24 e venerdì 25 novembre, presso l'Aula Magna del Rettorato (piazza San Marco 4, Firenze)

Di generazione in generazione
Le italiane dall’Unità ad oggi


Una iniziativa della Società Italiana delle Storiche, in collaborazione con Università degli Studi di Firenze, Regione Toscana, Consiglio regionale della Toscana, Commissione regionale per le Pari opportunità

Qui il programma completo

Iniziativa organizzata da soggetto qualificato per l’aggiornamento (DM MIUR n. 177 del 10/72000, DM 23/5/02). È autorizzata ai sensi dell’art. 13 del CCNL 98/01 e art. 14 del CCNL 98/01 e consente la partecipazione in orario di servizio con sostituzione a scuola.

Calendario della settimana 1

Leggere per non dimenticare

mercoledì 23 novembre
Elena Pulcini
presenta Invidia. La passione triste (Il Mulino 2011)

giovedì 24 novembre
Concita De Gregorio
presenta Così è la vita. Imparare a dirsi addio (Einaudi 2011)

venerdì 25 novembre
Laura Pariani
presenta La valle delle donne lupo (Einaudi 2011)

Tutti gli incontri si svolgono presso la Biblioteca delle Oblate (via dell'Oriuolo 26, Firenze) alle 17.30

domenica 20 novembre 2011

Il tempo delle donne




Elena Čižova


Mondadori 2011
€ 19,50



Quando nevica mi vengono sempre in mente le nonne. Guardo fuori dalla finestra e penso a loro. Le mie nonne non si sono ammalate, sono semplicemente volate via tutte in un anno. Per prima Glikerija, poi Ariadna. Nonna Evdokija invece è durata fino all’autunno.


Siamo a Leningrado, oggi San Pietroburgo, nei primi anni Sessanta. L’era di Stalin ha lasciato in eredità il sospetto e la paura. Lo Stato penetra, attraverso un’organizzazione capillare, nella vita delle persone determinandone il corso.
Anche nella nuova società socialista gli uomini si approfittano delle donne e le lasciano da sole a crescere i figli.
È quanto accade ad Antonina, che, trasferitasi dalla campagna per lavorare in fabbrica, si trova incinta di un uomo che la lascia senza indugi e ripensamenti. La soccorre la Repubblica dei Soviet che le assegna una stanza insieme ad altre tre donne. In silenzio e quasi di nascosto, saranno proprio le anziane coinquiline, Ariadna, Glikerija e Evdokija, ad aiutarla dopo la nascita della piccola Sjuzanna.
Quando la giovane donna muore stroncata dal cancro, le “nonne”, con coraggio e determinazione faranno in modo che la bambina, in ritardo nel parlare, non sia affidata a un orfanotrofio statale, ma rimanga con loro. La cresceranno con affetto e si faranno carico della sua educazione con la stessa forza con la quale hanno affrontato le sofferenze e gli sconvolgimenti delle loro esistenze, la Russia degli zar, il bolscevismo, la Rivoluzione, e poi l’assedio di Leningrado e gli anni dello stalinismo…
Sono queste donne, semplici quanto tenaci, che per non essersi sottomesse a nessun potere hanno mantenuto intatta la propria dignità, le vere protagoniste dei tempi che hanno attraversato.

Elena Čižova è nata a Leningrado nel 1957. Scrittrice, traduttrice e saggista, dirige un’importante rivista culturale impegnata far conoscere l’arte e la letteratura internazionale in Russia.
Il tempo delle donne, vincitore del Russian Booker Prize 2009, è il suo quinto romanzo, ma il primo ad essere pubblicato in Italia e nei principali paesi europei. Vive a San Pietroburgo.

marinella m.

sabato 12 novembre 2011

Middlemarch




George Eliot


Rizzoli Bur, 2010
€ 11,90

... Il suo spirito delicato, tuttavia, ebbe le sue delicate espressioni, anche se queste non furono granché visibili. La piena natura di lei, come il fiume di cui Ciro domò la forza, si esaurì in rivoli che sulla terra non portavano un gran nome. Ma l’effetto della sua esistenza su coloro che la circondarono si diffuse in maniera incalcolabile: perché il bene crescente del mondo in parte dipende da azioni prive di storia; e il fatto che per me e per voi le cose non vadano così male come sarebbe stato possibile, è per metà merito di coloro che condussero fedelmente un’esistenza nascosta e riposano in tombe neglette.

Uno studio di vita provinciale, il sottotitolo. Middlemarch - march o marchland è il confine tra due contee in inglese – è una cittadina di provincia che non esiste, ma che prende vita attraverso l’intreccio di numerose storie. George Eliot tesse trame, muove i suoi personaggi senza renderli dei burattini. Non si preoccupa di dire quello che sente, interviene in prima persona nel racconto, dà voce al tagliente dolore delle riflessioni. Mette insieme la città e la parrocchia di campagna, il decoro vittoriano e il pettegolezzo.
Su tutti Miss Brooke, Dorothea. Idealista intelligente elegante, che aspira a realizzare se stessa, trovandosi però a vivere un primo fallimentare matrimonio, nella consapevolezza della sua scelta folle.
Un romanzo antiromantico e romantico nell’essere appassionato. Non è la storia di un amore combattuto, che dopo tante sofferenze culmina nel matrimonio e in ricchezza. Una donna può trovare la felicità? Una donna ha il dovere della felicità?
Chi come me vuole essere risarcito da un lieto fine, avrà qualche difficoltà.
A.T.

lunedì 7 novembre 2011

Tracce d'amore



Zhang Ailing

traduzione dal cinese di Maria Gottardo e Monica Morzenti
Rizzoli Bur 2011
€ 11,00



Due indimenticabili ritratti femminili: Weilong, una ragazzina di Shangai come tante altre, e Dufeng, 36 anni, moglie per convenienza.
Come sempre in Zhang Ailing, è l'irrazionalità a governare il cuore umano; l'amore è una guerra in cui la donna perde anche quando vince, perché non può che fare sue le leggi della famiglia, delle convenzioni e del calcolo.

Di Zhang Ailing (1920-1995) sono stati tradotti in italiano, sempre nella Bur, il romanzo Storia del giogo d'oro e le raccolte Lussuria e L'amore arreso. Qui un articolo di Nicoletta Pesaro che costituisce un'ottima introduzione alla sua opera.
a.bu.

giovedì 3 novembre 2011

Psicobiblio

Gruppo di sostegno psicologico a partire dalla letteratura con la psicologa Anais Coumine

Ciclo di incontri a cadenza settimanale, il martedì, ore 17-19 (da dicembre possibilità anche di incontri serali).
Il gruppo, condotto dalla dott. Anais Coumine, psicologa e regista, si propone di offrire un sostegno psicologico a partire da testi di letteratura proposti dalla conduttrice e dai partecipanti, mediante meccanismi di identificazione e di differenziazione rispetto ai personaggi e alle vicende. Le dinamiche presenti nei testi aiuteranno a scoprire le proprie dinamiche sia interne sia relazionali e a utilizzarle come punto di partenza per un lavoro su di sé.

Primo incontro gratuito martedì 8 novembre, ore 17
Via Alamanni 35 - Firenze (suonare Grossi)

Presentazione gratuita presso la Libreria delle Donne domenica 11 dicembre 2011, ore 17
Via Fiesolana 2/B - Firenze

Per informazioni e iscrizioni: 347 1940135

martedì 1 novembre 2011

Mirador


Irène Némirovsky, mia madre

Elisabeth Gille

Fazi 2011
€ 18,00


Questo libro è come un incantevole canto polifonico.
Come in un coro a più voci Elisabeth Gille, la figlia minore di Irène Némirovsky, ridona la parola alla scrittrice e le fa narrare la sua vita: l’infanzia a Kiev, il rapporto sofferto che la madre che non l’amava, l’uscita dalla Russia dopo la Rivoluzione d’ottobre, la fama e il successo che Irène raggiunge come scrittrice a Parigi, il rapporto intenso con il marito Michael Epstein e con le figlie, l’arresto il 13 luglio 1942 tradita dall’amata Francia, la deportazione ad Auschwitz, dove trova la morte.
Ma mentre Elisabeth si immedesima in Irène e la fa rivivere nello spazio, finito e insieme infinito di un libro, allo stesso tempo, con poche righe lasciate qua e là come le briciole di Pollicino, grida il dolore per questa madre, che inutilmente aspettata, è rimasta per molti anni in silenzio dentro di lei. Ora anche Elisabeth ha trovato la strada per tornare a casa.

Nata nel 1937 a Parigi, dove muore nel 1996, Elisabeth Gille è la figlia minore di Irène Némirovsky. Scampata insieme alla sorella ai campi di concentramento nazisti, dove invece trovarono la morte i genitori, Gille ha votato la propria vita alla letteratura ed è stata traduttrice, direttrice editoriale e scrittrice. Dopo Mirador (1992), ha pubblicato Le Crabe sur la banquette arrière (1994) e Un Paysage de cendres (1996).

marinella m.

sabato 29 ottobre 2011

Quando la notte




Cristina Comencini


Feltrinelli 2009
€ 16,00




Marina è una mamma in difficoltà. È quasi sicura di non essere una brava mamma. È sempre così distratta. È preoccupata, è sempre sola con il figlio. Deve cucinare, tenere in ordine la casa, fare tante cose, quando in realtà non può perdere d’occhio il bambino nemmeno un secondo. Non sopporta quando il piccolo piange, allora fa di tutto per evitarlo, gli parla continuamente, cerca di tenerlo occupato, perché poi, quando comincia a piangere, non si ferma più. È sempre così pallido, per questo il dottore ha detto di portarlo in vacanza in montagna. L’aria fresca e pulita lo rinforzerà. Marina ci deve andare da sola, il marito non può venire. Non sa se ce la farà…
Manfred è un padre solo. Sua moglie lo ha lasciato e si è portata via anche i bambini. È preoccupato, perché è convinto che una donna non sia in grado di tirare su dei figlioli. Le donne sono fragili e troppo buone, mentre i bambini hanno bisogno di una mano forte e severa. Lui e i suoi fratelli sono cresciuti solo con il padre. La madre li aveva abbandonati quando erano ancora piccoli. Non hanno avuto bisogno della madre, sono sempre stati bene. Adesso il padre è andato a vivere in città, uno dei fratelli ha preso il rifugio su in montagna, l’altro il negozio e lui la casa in paese. Ha affittato l’appartamento sopra casa sua, arriverà una donna. Non sa se ce la vuole…
Due persone, due caratteri strani, due destini diversi, due incidenti, ma un’attrazione e un desiderio inspiegabili che li lega.

…Marina, la mia donna, la mia carne.

Senza fiato toccami, Manfred, prima che muoia di nuovo, in un attimo, questo che mi lega a te per la vita…


manu

mercoledì 26 ottobre 2011

L’onore perduto di Isabella de’ Medici

Giovedì 27 ottobre 2011, alle ore 16, presso l'Auditorium dell’Archivio di Stato di Firenze (Viale Giovine Italia, 6, Firenze), ELISABETTA MORI presenta il suo L’onore perduto di Isabella de’ Medici (Garzanti 2011).
Ne discutono con l’autrice GIULIA CALVI (Istituto Universitario Europeo di Firenze), ELISABETTA GRAZIOSI (Università di Bologna) e ROSALIA MANNO TOLU (Archivio per la Memoria e Scrittura delle Donne)

domenica 23 ottobre 2011

La notte dell’uccisione del maiale




Magda Szabó


Anfora, 2011
€ 14,00



…Sognava il cortile, quanto lo sognava! Sapeva anche che sarebbe stato inverno quando ci sarebbe tornato, quella era la sua stagione; un tempo limpido, duro, scricchiolante. Avrebbe calpestato la neve, e le finestre della bottega sarebbero state congelate, amava il disegno dei cristalli che si formavano sul vetro. Ci sarebbe stata anche la luna, una luna seria, invernale. Doveva proprio essere inverno, perché allora sarebbe stata vera la luminosità che filtrava attraverso la porta della cucina, e vero l’entrare in cucina e riempirsi del luccichìo dei piatti, dei bicchieri, del fuoco. …


Romanzo scritto dalla Szabó negli anni Sessanta, nell’Ungheria del regime filosovietico che anni prima le aveva proibito di scrivere. Un campo di mine aperto, con tutti gli elementi che ho utilizzato nella mia carriera … Se preferite: Micene con la tomba aperta di Agamennone, dirà l’autrice.
Gli avvenimenti del romanzo accadono nella città di Debrecen, Ungheria dell’Est, dalle sei del pomeriggio del 15 dicembre, alla sera del 16 dicembre del 1955, il giorno del banchetto per l’uccisione del maiale.
In un giorno d’inverno due famiglie, i Tóth e i Kémery. I saponieri e la famiglia nobile decaduta. Divisi da un matrimonio – maledetto e infelice – tra il promettente primogenito dei Tóth, János, e la Kémery, Paula. Lui accusato di aver tradito le tradizioni familiari, lei forte sicura e calcolatrice. La scena si apre sulla loro vita matrimoniale, l’elemento scatenante.
Nonostante gli iniziali passaggi oscuri, il tenore drammatico è immediato. Su tutto l’odio e il disprezzo. Ogni capitolo è un personaggio diverso, presentato dal punto di vista di tutti gli altri, in un continuo cambio di dimensione spazio temporale. La prima complicata parte del romanzo porta a una seconda, magnifica. Dopo aver disseminato indizi sibillini, finalmente si scopre il segreto. Il velo di cecità della natura umana si alza. La tragedia si consuma, la morte. I personaggi si liberano, il freddo inverno cristallizza la riconciliazione.
Una storia dura, violenta. La Szabó è superba nel dare corpo all’incomunicabilità nella e della famiglia.
A.T.

giovedì 20 ottobre 2011

La figlia oscura





Elena Ferrante


e/0 2006
€ 14,50


…Sentivo i loro sguardi che volevano ammansirmi, ma più forte sentivo il fulgore della vita fuori di loro, nuovi colori, nuovi corpi, nuova intelligenza … niente che mi paresse conciliabile con quello spazio domestico dal quale entrambi mi fissavano in attesa…


Leda è madre di due bambine, Bianca e Marta. Da una parte le ama talmente tanto che fa male, gli dedica completamente la sua vita e farebbe tutto per loro. Ma dall’altra parte sente che le sue figlie le impediscono di andare avanti, di vivere la propria vita e a volte si sente soffocare dalla loro presenza. Così, quando le bambine sono ancora piccole, le abbandona al marito e si gode la vita finché il dolore per la mancanza non diventa troppo forte e torna a occuparsi di loro.
Tanti anni più tardi le figlie ormai maggiorenni raggiungono il padre, ormai ex-marito, in Canada, e invece di sentirsi triste Leda si sente come sollevata. Decide di fare una vacanza al mare, solo lei e i suoi libri dell’università. Tutto va bene finché non incontra una famiglia napoletana molto simile alla sua e una giovane madre molto simile a lei; in un colpo i giorni quieti e rilassanti sono finiti.
Elena Ferrante racconta dei sentimenti contraddittori di una madre per le sue figlie, racconta delle difficoltà di una donna di trovare se stessa quando in realtà si dedica completamente alle figlie, racconta com’è difficile essere una buona madre quando la quotidianità impedisce di trovare spazio per sé: descrive quello che una madre non ammetterebbe mai di provare.

manu

domenica 16 ottobre 2011

Antonietta Potente

Martedì 18 ottobre 2011, alle ore 17,30, alla Biblioteca delle Oblate (Sala conferenze - piano terreno, via dell’Oriuolo 26 Firenze), la Cooperativa delle donne e il Giardino dei Ciliegi presentano

Antonietta Potente
Un bene fragile. Riflessioni sull’etica
(Mondadori 2011)

Introducono Anna Biffoli e Milly Mazzei.
Alla presenza dell’autrice.

Antonietta Potente vive dal 1994 in Bolivia insieme ad una famiglia aymara, impegnandosi nel dialogo interreligioso e interculturale, per l’equilibrio economico e per l’ambiente. Teologa e suora domenicana, insegna all’Università di Cochabamba e La Paz.

mercoledì 12 ottobre 2011

La Divina a Firenze


Il 16 ottobre, alle ore17.00, alla Libreria delle donne di Firenze, Conferenza “Eleonora Duse, la Divina a Firenze” con proiezione di materiale iconografico.
Isabella Barlozzetti illustrerà lo speciale legame della grande attrice Eleonora Duse con Firenze, dal tormentato amore con il poeta Gabriele d’Annunzio vissuto sullo sfondo delle colline di Settignano agli spettacoli creati sui palcoscenici fiorentini e rimasti memorabili nella storia teatrale del Novecento.

L'ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria.
Ai soci Coop sarà applicato lo sconto su tutte le pubblicazioni esposte in libreria.
L'iniziativa è promossa, con la Cooperativa delle Donne (coordina Milly Mazzei), dall'Associazione Le Gocce (associazionelegocce@alice.it).

martedì 11 ottobre 2011

Madri oscure




Mara Forghieri


Presentazione di Lella Ravasi

Vivarium 2011
€ 17,00


Grandi e piccole madri sono protagoniste di questo libro. L’autrice, psicoanalista junghiana, narra di come le Grandi Madri della mitologia, signore della vita e della morte, vivono dentro ciascuna di noi, piccole madri. Racconta di come noi, piccole madri, così come le Dee, possiamo aiutare a volare o a tarpare le ali.
Attraverso le storie delle sue pazienti, Meri, Ines, Lara e Clelia, mostra invece quale prezzo paghiamo, come figlie, quando l’aspetto oscuro del materno governa, a loro insaputa, le nostre mamme.
Un bel libro che ci riguarda tutte, che per tutte ha una parola d’amore.

Mara Forghieri, psicoterapeuta e analista junghiana, è membro del Centro Italiano di Psicologia Analitica (CIPA) e dell’International Association for Analytical Psychology (IAAP). Vive e lavora a Verona.

marinella m.

giovedì 6 ottobre 2011

Nicole Brossard

Domenica 9 ottobre, alle ore 18.00, al Giardino dei Ciliegi (via dell'Agnolo 5, Firenze), incontro con la scrittrice canadese Nicole Brossard e presentazione del volume Il Deserto malva (tr. it. Wip, 2011).
L'iniziativa è organizzata dal Giardino dei ciliegi, con la Società Italiana delle Letterate – Firenze e la Libreria delle donne di Firenze.

Poeta, scrittrice e saggista, Nicole Brossard è nata, vive e lavora a Montréal.
Tra le più grandi scrittrici francofone contemporanee, dal 1965 a oggi ha pubblicato più di trenta libri, tra i quali Le centre blanc, Picture Theory, Hier, Cahier de roses et civilization, La Capture du sombre. Co-fondatrice nel 1965 della rivista letteraria La Barre du Jour e nel 1976 del mensile femminista Les Têtes de Pioche, coregista del film Some American Feminists (1976), è scrittrice di forte impegno politico e culturale. Nel 1991 pubblica assieme a Lisette Girouard la Anthologie de la poésie des femmes au Québec (Des origines à nos jours) e nel 1992 Poèmes à dire la francophonie. Vincitrice più volte di prestigiosi premi letterari, Nicole Brossard fa parte dell’Accademia delle Lettere del Québec dal 1994, e nel 2010 è stata nominata Officier dell’Ordre du Canada, la più alta onorificenza civile del suo paese.
I suoi testi sono stati pubblicati in più lingue, tra cui l’inglese, lo spagnolo, il tedesco, il rumeno, lo sloveno e il giapponese.

mercoledì 5 ottobre 2011

Parliamo di noi

Pubblichiamo il testo del comunicato stampa in cui oggi la Cooperativa delle donne esprime la sua posizione in merito alle vicende di cui è protagonista.


Anche a seguito di alcuni articoli di quotidiani titolati o sottotitolati in modo pittoresco (“Le donne e il Porcellino”, Corriere Fiorentino del 17 settembre 2011; “Sos dal negozio di via Fiesolana: affitto più che triplicato […] Libreria Donne, stangata dal Comune”, la Repubblica del 4 ottobre 2011), la Cooperativa delle donne ritiene opportuno fornire pubblicamente alcuni chiarimenti.

Fondata nel 1979, la Cooperativa ha aperto l'8 marzo del 1980 la Libreria, nel 1984 l'Archivio e il Centro di Documentazione FILI (aperti al pubblico e con catalogo consultabile in rete), aderisce dal 1982 alla Lega delle Cooperative e fa parte del Sistema Documentario Integrato dell'Area Fiorentina - SDIAF (http://sdiaf.comune.fi.it/sistema.html). Fin dall'inizio ha curato presentazioni di libri, ha ospitato mostre fotografiche e artistiche, ha organizzato e condotto corsi di formazione e gruppi di lettura. Svolge anche attività editoriale specializzata e dal 2009 ha aperto un blog di segnalazione di libri e di eventi culturali (http://libreriadelledonne.blogspot.com).

Dalla metà degli anni '90 ad oggi è stata quasi sempre la Libreria delle Donne a fornire i libri presentati nel ciclo di incontri “Leggere per non dimenticare” promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e curato da Anna Benedetti.

La Cooperativa delle Donne si trova in pieno accordo con l'Assessore Giuliano da Empoli quando dice (cfr. la Repubblica del 4 ottobre 2011) che "non si tratta di salvare il libro, bensì la lettura, che è il vero fattore culturale in gioco. […] I librai devono tornare alla vecchia scuola, conoscere i gusti dei clienti, orientarli [...]": la nostra attività si è sempre svolta anche in questa direzione.

Prendiamo atto che nel “Regolamento per l'assegnazione, agli organismi senza fini di lucro, di immobili di proprietà comunale a canone agevolato" varato dal Comune di Firenze nel 2009 non sono previsti abbattimenti di canone per attività culturali che, come quelle della nostra Cooperativa, non siano gestite da “enti iscritti al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato […] o all'Anagrafe delle ONLUS [...]”. Quello che a noi interessa come Cooperativa delle Donne non è ottenere un canone di affitto agevolato a norma dell'Art. 2 del Regolamento citato, ma un canone adeguato alle caratteristiche dei locali di proprietà comunale in cui svolgiamo la nostra attività di documentazione e di diffusione della produzione poetica, letteraria e culturale delle donne, attività che non vorremmo dover interrompere a causa di costi per noi insostenibili.

Confidiamo in un'efficace azione dell'Amministrazione Comunale che in questo periodo – come anche risulta dalle dichiarazioni attribuite dalla stampa al vicesindaco Dario Nardella – si sta adoperando per trovare soluzioni tecniche che evitino l'estinzione delle librerie medie e piccole nel centro di Firenze.


La Presidente della Cooperativa delle Donne
Milly Mazzei

sabato 1 ottobre 2011

I loro occhi guardavano Dio




Zora Neale Hurston


Cargo, 2009
€ 17,50




I desideri degli uomini viaggiano a bordo di navi lontane. Per alcuni arrivano in porto con la marea. Per altri navigano in eterno all'orizzonte, mai fuori vista, mai in porto, finché chi sta di vedetta non distoglie gli occhi rassegnato, i suoi sogni sbeffeggiati a morte dal Tempo. Tale è l vita degli uomini.

Le donne... Beh, le donne dimenticano tutto quello che non vogliono ricordare, e ricordano tutto quello che non vogliono dimenticare. Il sogno è la verità. E loro agiscono e si comportano di conseguenza.

Janie e la sua storia raccontata alla fedele amica Pheoby, una volta tornata a Eatonville.
Cresciuta dalla nonna, nella Florida occidentale, viene costretta a sposare un vecchio ricco nero, la sola fonte di riscatto sociale per una donna nera, il mulo del mondo. Stanca, decide di scappare con l'ambizioso Joe Starks, che le promette una vita da signora. L'intraprendente secondo marito diventa il sindaco della prima città dei neri, rendendo Janie la moglie del sindaco; pur messa su un piedistallo, diventa sempre più ribelle ai soprusi coniugali. Morto Joe, incontra Tea Cake, giovane simpatico che la porta a vivere una vita avventurosa negli Everglades; ancora una volta una comunità chiusa, ma finalmente conosce la felicità, che un violento uragano interrompe, spazza via.
La malinconica serenità di Janie, le sue avventure non sempre felici lasciano spazio alla sua continua voglia di vivere, al suo unico comandamento, scoprire cos'è la vita.

La Hurston è una lettura essenziale e universale, come si legge nell'introduzione di Zadie Smith, perché non è né autocosciente né limitata.

A.T.

mercoledì 28 settembre 2011

La pagina volante 2




Sabato 1° ottobre, alle ore 17,00, presso il Palazzo Comunale di Pelago, presentazione del volume La pagina volante, a cura di Maria Letizia Grossi (edizioni La Libreria delle donne di Firenze, 2010).



Il volume raccoglie testi prodotti dalle e dai partecipanti al corso "Lettura e scrittura come cura di sé", che Maria Letizia Grossi conduce da anni presso la Libreria delle donne di Firenze.
L'iniziativa si svolge nell'ambito dei Sabati Letterari in Comune 2011, organizzati dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pelago.
Intervengono: Renzo Zucchini – Sindaco; Elena Del Lungo – Assessore alla Cultura; Anna Corallo – Presidente Ass.ne “Donne in cammino”
Letture a cura di Maria Letizia Grossi e “Donne in cammino*Voci dal futuro”

domenica 25 settembre 2011

Tu non sei come le altre madri




Angelika Schrobsdorff


e/o 2011
€ 20,00



Else Kirschner nasce a Berlino il 30 giugno 1893 in una famiglia della buona borghesia ebraica rispettosa delle tradizioni e delle regole. Impara a suonare il violino e il pianoforte, studia il francese e legge i classici tedeschi, frequenta una scuola cristiana vicino a casa e, adolescente inquieta e curiosa, è attratta da tutto ciò che non appartiene al suo mondo.
Infatuata di Berlino, appassionata di arte, di teatro e di musica, trasgressiva e anticonvenzionale, Else è soprattutto innamorata della vita e dei suoi figli, Peter, Bettina e Angelika, che ha dai tre amori, intensi quanto tormentati, della sua vita, Fritz, Hans ed Erich.
La vita di questa donna, affascinante e seducente, si intreccia con i grandi avvenimenti storici del ’900: la prima guerra mondiale, i favolosi anni ’20, il nazismo, le leggi razziali. Per sfuggire alla persecuzione Else espatria in Bulgaria con le figlie, la madre è deportata a Theresienstadt e il figlio Peter muore in guerra. Nel 1947 farà ritorno in Germania, dove morirà due anni più tardi.
Angelika Schrobsdorff, la più piccola dei suoi figli, narra in questo libro la storia di una donna e di una madre indimenticabile. Sullo sfondo dipinge l’affresco di un’epoca.

Angelika Schrobsdorff è nata nel 1927 a Friburgo; nel 1939 è emigrata a Sofia insieme alla madre ebrea e nel 1947 è tornata in Germania Dopo la guerra ha vissuto a Parigi e Monaco per poi emigrare in Israele. Oggi vive a Berlino. Nel 2007, per il suo ottantesimo compleanno, è stata nominata donna dell’anno dall’Associazione delle donne tedesche.
È autrice di altri 9 romanzi e 2 raccolte di racconti, tradotti in lingue diverse.

marinella m.

mercoledì 21 settembre 2011

Artemisia



La prima antologica italiana dedicata ad Artemisia Gentileschi, grande artista e protagonista del Seicento europeo. La rassegna, curata da Roberto Contini, dà spazio non solo ai suoi quadri da camera, ma a tutta la sua produzione artistica con circa 40 opere esposte. La scenografia e l'allestimento sono a cura di Emma Dante.

Palazzo Reale, Piazza Duomo 12, Milano
Orari: 9.30-19.30; lun. 14.30-19.30; gio. e sab. 9.30-22.30
Ingresso € 9,00
Inagurazione il 21 settembre (ore 19, a inviti); la mostra è aperta fino al 29 gennaio

lunedì 19 settembre 2011

Storia naturale di una famiglia





Ester Armanino


Einaudi 2011
€ 16,50



Certe mattine iniziano male e non si può fare un granché. Apro gli occhi e lui mi manca. È più una sensazione che un pensiero. Ogni mia cellula sa che lui […] non c’è e io devo sollevarmi dal letto, rassicurare i miei milioni e milioni di cellule che non lo trovano, spiegare loro che bisogna accettare quel corpo estraneo che è la sua assenza.

Bianca ha una famiglia normale: padre, madre e fratello. Sono perfetti insieme, uniti, ma come ogni altra famiglia anche la sua ha un difetto. Nel suo caso è il padre che tradisce la madre e con le sue bugie tradisce tutto il resto della famiglia. Così lui deve andarsene. Va a vivere da un’altra parte, in un’altra casa, da un’altra donna. La famiglia, con un elemento in meno, continua a essere perfetta, unita, e fa finta di niente. Addirittura vanno in vacanza, come sempre, in Versilia. Ma poi arriva una chiamata. Una chiamata che cambia tutto. Una chiamata che per la madre significa un nuovo inizio. Il fratello invece la usa come scusa per sballare. Bianca è sotto shock e si ritira nel suo mondo. Alla fine però devono riprendersi, tutti e tre, e ricominciare a essere una famiglia normale, unita.

Devi imparare a difendere il tuo dolore, a lasciarlo crescere assieme a te perché è una cosa preziosa e nessuno lo potrà mai trattare quanto vale.

manu

domenica 18 settembre 2011

Lettura e scrittura come cura di sé


Alla Libreria delle Donne, via Fiesolana 2/B, riprende il 7 e il 10 ottobre 2011 il corso di lettura e scrittura creativa in risposta al disagio esistenziale Lettura e scrittura come cura di sé. Emozioni e linguaggio poetico, a cura di Maria Letizia Grossi.


La lettura e la scrittura favoriscono il contatto con la propria interiorità e nello stesso tempo introducono una distanza utile per una visione più ampia, la dimensione dell’invenzione letteraria. In questo nuovo ciclo, analizzando testi poetici, si toccherà il tema delle emozioni, i processi psicofisici ad esse connessi e la loro espressione, il linguaggio poetico, la metrica, l’uso delle figure retoriche.

Il corso prevede 6 incontri a settimane alterne dalle h.16,45 alle 19,30, di lunedì o venerdì a scelta delle/dei partecipanti.
Gli incontri del lunedì si svolgeranno il 10 e 24 ottobre, il 7 e 21 novembre, il 5 e 19 dicembre. Quelli del venerdì il 7 e 21 ottobre, il 4 e 11 novembre, il 2 e 16 dicembre.

Progetto e conduzione di Maria Letizia Grossi.
Per informazioni e iscrizioni:
055 0515228 e 0349 1864454
e-mail: marialetiziagrossi@gmail.com

sabato 10 settembre 2011

In libreria




La libreria delle donne riapre il 12 settembre, con il solito orario: lunedì 15,30-19,30, da martedì a venerdì 9,30-13,00;15,30-19,30, sabato 15,30-19,30.


Tra le molte novità uscite in questi giorni, segnaliamo

Appassionata Sapienza
, a cura di Monica Farnetti, La Tartaruga

Virginia Woolf, Voltando pagina. Saggi 1904-1941, a cura di Liliana Rampello, Il Saggiatore

Vi aspettiamo!

sabato 3 settembre 2011

La vita accanto




Mariapia Veladiano

Einaudi 2011
€ 16,00




Una donna brutta non sa dire i propri desideri. Conosce solo quelli che può permettersi.
Il possibile di una donna brutta è così ristretto da strizzare il desiderio. Perché non si tratta solo di tenere conto della stagione, del tempo, del denaro come per tutti, si tratta di esistere sempre in punta di piedi, sul ciglio estremo del mondo.
Comincia così la storia di Rebecca, una bambina tanto brutta che quasi non la si può guardare. Per proteggerla e per proteggersi, la sua famiglia la tiene in casa, accudita da Maddalena, una tata che le vuole bene davvero. Dopo il parto la mamma di Rebecca si chiuderà in un silenzio, dal quale uscirà dopo dieci anni, lasciandolo nel fiume.
Ma Rebecca ha un dono: ha le mani più belle e affusolate che si siano mai viste, mani da pianista.
E sarà la musica a riempire la sua solitudine, insieme a Lucilla, che dai banchi della scuola elementare le darà un affetto sincero che supererà lontananze e traversie.
Sarà il pianoforte che le aprirà la porta del salottino nel quale la mamma era vissuta per dieci anni e le svelerà la ragione di tanto dolore.
Rebecca non si trasformerà in un cigno, ma diventerà una donna adulta consapevole di sé e contenta di quello che ha.
A noi, Rebecca è sembrata bella da subito.

Mariapia Veladiano, vicentina, è laureata in Filosofia e Teologia. Insegna Lettere. Collabora con la rivista “Il Regno”. Questo è il suo primo romanzo, vincitore del Premio Calvino 2010.

marinella m.

mercoledì 3 agosto 2011

Vacanze

Dal 1° agosto la Libreria è chiusa, e anche il blog va in vacanza.
Ci rivediamo in settembre, con molte novità.

domenica 24 luglio 2011

Asini, oche e rabbini




Roberta Anau


e/o 2011
€ 18,00




Acuto e irriverente, tagliente e dissacrante, spiritoso e autoironico, questo libro in cui Roberta Anau, ebrea rispettosa della tradizione (ma non sempre, ma non solo) racconta la sua storia e quella della sua famiglia tra la grassa Ferrara e la più malinconica Torino fino a La Miniera, l’azienda agrituristica che apre in provincia di Ivrea.
Tra grasso d’oca, semi di sesamo e di papavero, carciofi e melanzane, carni salmistrate, zuppa di azzime e Challah, polpettoni di carne che profumano d’aglio, uova sode cotte nella buccia di succulente cipolle rosse, buricchi ferraresi e bagna cauda piemontese, una volta cucinate da mamme e nonne, e oggi preparate per turisti italiani e stranieri che arrivano a La Miniera, Roberta ritorna indietro e su di sé.
Ho capito che il ricordo fa bene, asciuga le frequenti montate lattee e aiuta a pensare con dolcezza e a spegnere fuochi, fuocherelli, fiammelle e soffioni bollenti. Ora riesco a posare gentilmente la mano sulla guancia di mia madre così forte e coraggiosa, a baciare quella baffuta e pungente della mia nonna splendidamente avara, ad annusare quella profumata della nonna piccina e timorata, a sentire comprensione per il burbero nonno, a ricordare senza disprezzo la faccia d uovo di mio padre e a sognarlo. Mi mancano tutti, anche quelli che ho conosciuto solo in fotografia, quelli di cui so soltanto i nomi, quelli che sconosciuti e silenziosi hanno camminato per le strade dei ghetti d’Europa, quelli che hanno studiato, che hanno cantato, che hanno commerciato e tutte quelle donne che hanno cucinato il cibo quotidiano e i piatti delle feste, che si sono arrabattate, che sono state pronte a rovesciare la loro vita per fuggire e ricominciare da capo. Il coraggio di prendere decisioni è stata per loro l’ultima strada aperta, buia ed obbligata. So però che se io sono qui è perché loro hanno avuto quel coraggio e la mia valigia è piena del loro ricordo. Nel doppio fondo anche un pochino del loro coraggio...
Un boccone prelibato… tutto da leggere.

Roberta Anau nasce a Ferrara e cresce all’interno della sua piccola comunità ebraica. Si laurea in lettere a Torino e dopo molti anni di insegnamento cambia vita dedicandosi al recupero ambientale, agricolo e museale di un’antica miniera di ferro vicino a Ivrea. Nel 1995 apre, nei vecchi edifici minerari, l’azienda agrituristica La Miniera in cui propone una cucina di matrice e tradizione ebraica italiana.
Ha pubblicato Cucina ebraica (2000) con Elena Loewenthal, La cucina della Bibbia (2002) con Daniela Messi, e Gian Burrasca: ragazzi di marzapane e cervello di crema (2010).

marinella m.

giovedì 14 luglio 2011

Il sudario di Laerte




Maria Beatrice Di Castri


Edizioni dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli, 2011
€ 10,00



Non voglio stare sola
/ con l'ombra di mio padre / che sale dall'Averno / e non si fa abbracciare. / Ma voglio restar sola / col ricordo di mio padre / ché nel pianto si feconda / anche l'abbraccio alla sua ombra.

Seduti al telaio del mito, con una manciata lucente di verde, che colora questi versi, si assiste alla tessitura di un sudario fatto di poesie dal ritmo pacato, lento. Parole, immagini, gesti quale personale tecnica di elaborazione del dolore, del lutto che s'incontra molto prima della morte come evento.
Con perseveranza interiore e faticosa, il giorno è il momento del tessere il pensiero del proprio padre ancora bello, non opaco, vetro sporco, investito dal dissolvimento della malattia, così da allontanare la morte ed esorcizzare la paura. La notte, invece, vede sfilare Penelope, quel velo troppo pesante che porta alla lenta rassegnazione. Ostinazione che lascia posto alla stanchezza, al disfare per intessere poi nuovamente.
E dopo tanto lavoro, lacrime, arriva il momento di scegliere trattenerti ancorato alla baia dei ricordi o lasciarti al mare aperto.
Ci si allontana dal telaio, si accetta di recidere, di dividersi dove il nome sul marmo gli ridette la nobiltà incisa della sua anima.
A.T.

domenica 10 luglio 2011

Flora Tristan




Passeggiate londinesi

Prospettiva 2011
€ 24,00




Pubblicato per la prima volta in Italia, è l’affresco in forma di appunti di viaggio di una città, la Londra del 1840, al centro di profonde e dolorose trasformazioni, rese attraverso l’occhio attento e partecipe dell’autrice. Flora Tristan (1803-1844) ci parla della dignità dei più umili, della novità di una metropoli e delle sue abitudini, ci svela la triste condizione delle donne, il dramma dell'oppressione e il cinismo dei padroni, sollecitando i lavoratori e le donne a riconoscersi nel comune sfruttamento, a specchiarsi l'uno nell'altra e a imparare a reagire: le chance di riscatto risiedono nella forza di un comune pensiero solidale capace di superare i confini nazionali.

Mercoledì 13 luglio, alle ore 21, presso la Libreria Prospettiva di Pontassieve, invito alla lettura di "Passeggiate londinesi" di Flora Tristan. L'iniziativa si svolge in collaborazione con l'Associazione Donne in cammino*Voci dal futuro

sabato 9 luglio 2011

Fratture




Irit Amiel


Keller, 2010
€ 13,50




Fratture, separazioni, interruzioni, perdite, ma anche ritrovamenti, ritorni, speranze…
Partenze senza ritorno dai ghetti della Polonia, esodo verso la vita in Israele…
Irit Amiel, con linguaggio asciutto quanto intenso, ci introduce nel mondo degli “scottati” che lambiti, ma non divorati dal fuoco, feriti, ma non vinti, non hanno perso insieme al desiderio di vivere l’aspirazione alla felicità.
Un uccellino emise un bel trillo cristallino, al che lei proruppe in un pianto dirotto. Come se in quel momento avesse compreso per la prima volta che né la sua mamma, né il suo papà avrebbero mai più potuto vedere o udire, o sentire nulla dello splendore di questo mondo. Forse in lei si era finalmente fatta strada una disposizione d’animo nuova, che le permise di mettere da parte il suo ego ferito e di pensare soltanto a loro. Perché se era vero che lei aveva perso i genitori, era ancor più vero che loro avevano perso la vita, e lei, e il mondo.

Nata nel 1931, Irit Amiel ha trascorso i primi anni della seconda guerra mondiale nel ghetto di Cestocova, in Polonia, riuscendo a fuggire e a salvarsi procurandosi dei falsi documenti ariani.
Ha lasciato la Polonia nel 1945 per raggiungere la Palestina, clandestinamente, solo due anni dopo, nel 1947, passando per la Germania, l’Italia e Cipro. Da allora vive in Israele e alterna lavori in prosa a raccolte poetiche.
Fratture è stato inserito nella rosa dei candidati al Nike 2009, il più prestigioso premio letterario polacco assegnato al miglior libro dell’anno.

marinella m.

sabato 2 luglio 2011

Freschi di stampa 19

Roberta Anau
Asini, oche e rabbini
e/o, € 18,00

Ingeborg Bachmann
Diario di guerra
Adelphi, € 11,00

Gioconda Belli
Nel paese delle donne
Feltrinelli, € 17,00

Nataša Dragnić
Ogni giorno, ogni ora
Feltrinelli, € 15,00

Herta Müller
Oggi avrei preferito non incontrarmi
Feltrinelli, € 16,00

Herta Müller
Il re s'inchina e uccide
Keller, € 12,00

Aglaja Veteranyi
Lo scaffale degli ultimi respiri
Keller, €13,00

Chitra Banerjee Divakaruni
Raccontami una storia speciale
Einaudi, € 20,00

mercoledì 29 giugno 2011

La luce perfetta del giorno




Elena Varvello


Fandango, 2011
€ 18,00



Quando Matilde arriva a Croci, non le piace. I fitti boschi bui e la solitudine in un posto circondato da campi di granturco, così isolato, le fanno paura. Le manca la città con il ronzio delle macchine e i giardini dove fare lunghe chiacchierate con altre mamme. Neppure il nome, Croci, le piace, ma trascorrerà lo stesso il resto della sua vita nella piccola città. È il matrimonio; sono i bambini da crescere; è l’amicizia con Clara, la sua vicina di casa; è l’amore per Giulio, un altro vicino di casa; è il suicidio di Massimo, figlio di Giulio e Anita; è la fuga e il ritorno di Aurora, figlia di Clara e Mario; e, più tardi, è l’aiuto di sua figlia Monica e i gemelli di suo figlio Andrea; è anche la malattia che pian piano sta prendendo possesso del suo corpo; sono tutte queste cose sommate – la vita – che fanno diventare Croci casa sua.

... Croci: un tempo, aveva detestato quel posto, aveva perfino detestato quel nome ... ma adesso non c’era nient’altro che le importasse davvero, perché tutto quello che le era accaduto, era accaduto fra quei campi, quei boschi. Era quello il suo posto. Tutti hanno bisogno di un posto in cui stare ...
manu

lunedì 27 giugno 2011

La sfida di Amalia




David I. Kertzer


Rizzoli 2010
€ 19,00



Amalia Bagnacavalli è una giovane contadina che vive a Vergato, piccolo paese sull’Appennino; per far fronte alle ristrettezze in cui vive la famiglia prende a balia un’orfanella all’Ospedale degli Esposti di Bologna, la piccola Paola Olivelli.
La bambina però non mangia, e in più le compare un eritema rosso che dalla schiena si estende rapidamente sino all’interno delle cosce.
È il 10 aprile 1890 quando Amalia, preoccupata e impaurita, porta la bimba dal medico di Vergato, Carlo Dalmonte, che subito riconosce sul corpicino i segni della sifilide. Le ordina di non allattarla e di riportarla al brefotrofio. Amalia restituisce la bambina ma ormai è stata contagiata e dopo qualche settimana compaiono i segni della malattia sul suo corpo, su quello del marito e della figlia Adele, che di lì a poco muore.
Invece di sottostare all'ingiustizia, Amalia si rivolge ad Augusto Barbieri, un giovane e ambizioso avvocato, che accetta di intentare causa al potentissimo corpo amministrativo centrale degli Ospedali di Bologna e al suo presidente, il conte Isolani.
Il processo, ricostruito utilizzando i documenti d’archivio, dura più di dieci anni e suscita non poco clamore negli ambienti giudiziari di tutta Italia.
Intanto la vita di Amalia e del marito Luigi, senza il consenso del quale non avrebbe potuto adire le vie legali, continua negli stenti di sempre. Rimasti soli sono costretti a trasferirsi da Vergato a Pracchia, piccolo centro nel pistoiese, dove vivono i fratelli di lei e la sorella di lui che accettano di aiutarli a condizione che non usino più il cognome Bagnacavalli.
Per Amalia Bagnacavalli, giovane contadina analfabeta che si ribella, al danno si aggiunge la beffa:
l’ingente somma che gli Ospedali Riuniti di Bologna dovettero pagare come risarcimento andò a coprire la parcella dell’avvocato Barbieri e le spese che questi aveva dovuto sostenere per la causa.

David I. Kertzer è nato nel 1948 a New York. Considerato fra i massimi esperti di storia italiana, insegna antropologia e storia presso la Brown University di Providence (Rhode Island). Ha pubblicato Prigioniero del papa re (1996), I papi contro gli ebrei (2002) e Prigioniero del Vaticano (2005).

marinella m.

venerdì 24 giugno 2011

Carla Lonzi


Maria Luisa Boccia

L'io in rivolta

Vissuto e pensiero di Carla Lonzi


La Tartaruga 1990, 2011
€ 18,00

Tributo a Elizabeth Barrett Browning


Mercoledì 29 giugno 2011, alle ore 17.00, a Casa Guidi (P.zza S. Felice, 8 - Firenze), nel centocinquantesimo anniversario della scomparsa della poetessa (29 giugno 1861)
TRIBUTO A ELIZABETH BARRETT BROWNING (1806-1861)
a cura di Giusy Cafari Panico
con Lella De Marchi, Marina Pratici, Daniela Quieti, Gabriella Sica

prenotazioni: cell. 347 3754649 • e-mail: info.casaguidi@fastwebnet.it


Nell'ambito delle iniziative che celebrano la grande poetessa con il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana, sempre mercoledì, alle ore 10.00, al Cimitero “degli Inglesi” (Piazzale Donatello 38 - Firenze), deposizione di corone di alloro alla tomba di Elizabeth Barrett Browning alla presenza del Gonfalone della città di Firenze.

per maggiori informazioni: http://www.florin.ms/ebbwebsite.html

sabato 18 giugno 2011

Freschi di stampa 18

Dean Falk
Lingua madre
Bollati Boringhieri, € 19,50

Renata Salecl
La tirannia della scelta
Laterza, € 16,00

Michela Marzano
La fedeltà o il vero amore
Il nuovo melangolo
€ 13,00

Michela Marzano
La filosofia del corpo
Il nuovo melangolo, € 13,00

Martha C. Nussbaum
Disgusto e umanità. L'orientamento sessuale di fronte alla legge
Con un saggio di Vittorio Lingiardi e Nicla Vassallo
Il Saggiatore, € 19.50

Ottavia Niccoli
Vedere con gli occhi del cuore. Alle origini del potere delle immagini
Laterza, € 20,00

Marie-José Mondzain
Il commercio degli sguardi
Medusa, € 25,00

Quelli che però è lo stesso





Silvia Dai Pra’


Laterza 2011
€ 10,00



La scuola pubblica a Ostia Nord, Roma, è composta da ragazzi problematici; ragazzi che nessuno vuole; ragazzi in cui nessuno ha mai creduto; ragazzi che non hanno mai avuto un sostegno né dai genitori né dalla scuola; ragazzi tatuati che portano il cappuccio della felpa sopra il cappello; ragazze con i capelli tinti di giallo, verde o rosa con le magliette corte e i jeans così stretti da impedirgli di camminare normalmente; ragazzi che credono nel fascismo e la sera escono per fare a botte; ragazze quattordicenne che come contraccettivo si fidano dei loro fidanzati molto più grandi.
Oltre ai ragazzi poi ci sono anche gli adulti – poliziotti, operai, finanzieri – che vengono dopo il lavoro a fare i corsi serali. Ormai in età avanzata, si sentono minacciati dai giovani e allo stesso momento li invidiano.
Per Silvia è il primo incarico come insegnante. Con il suo entusiasmo, le sue speranze e le sue illusioni da giovane donna all’inizio della carriera è capitata proprio a Ostia. Insieme a altri professori ormai stanchi, esauriti e delusi lotta per recuperare dei ragazzi dispersi e boccia quelli senza speranza.

...e se mi bocciano pure st’anno prof, allora vado a lavorare ke io ci sarei andato anche st’anno però mia madre non mi sta a sentire dice ke devo prendere il diploma, o prof mi aiuti???...

manu

giovedì 16 giugno 2011

Il pozzo dei desideri



Sabina Morandi


Verdenero, 2010
€ 16,00





Ho voluto tentare di raccontare un mondo di cui si sa molto poco - malgrado ci riguardi così tanto - spinta dalla necessità di tirar fuori le tante storie che finiscono con l'ingorgare chi fa questo mestiere. Cinque anni di frequentazioni del settore pretolifero mi hanno fatto conoscere persone, situazioni e punti di vista che ho tentato di riassumere in questo libro. Sotto sotto, resta viva la speranza che questa lettura contribuisca in qualche modo al formarsi della consapevolezza necessaria per tentare di evitare - o quantomeno di gestire - la crisi che ci aspetta.


Il bel romanzo-inchiesta dell'autrice ci introduce alle azioni di una compagnia petrolifera seguendo i suoi impianti estrattivi dislocati ai quattro angoli del mondo. Una storia d'amore - forse impossibile - ci aiuta a sperare in un mondo migliore non dominato esclusivamente dal cinismo e dalla criminalità.

Sabina Morandi è una giornalista scientifica; si occupa di biotecnologie e ambiente, è membro del Consiglio Nazionale dell'associazione Verdi Ambiente e Società, ha collaborato con numerose testate.
mm

lunedì 13 giugno 2011

Goliarda Sapienza

Giovedì 16 giugno alle ore 18, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze - Sezione Contemporanea (I piano), presentazione del volume La porta è aperta. Vita di Goliarda Sapienza di Giovanna Provvidenti (Edizioni Villaggio Maori, 2010).

Antonella Cagnolati e Tania Maffei converseranno con l'autrice.
Letture a cura di Michela Stellabotte

domenica 12 giugno 2011

È la vita, dolcezza



Gabriella Kuruvilla

Baldini Castoldi Dalai, 2008
€ 16,00


…Poi mi volto verso la dancehall e inizio a guardare. Splendide donne nere si intrecciano a insignificanti uomini bianchi, splendidi uomini neri si intrecciano a insignificanti donne bianche. È questo che intendete per integrazione razziale? A me sembra una forma meschina di discriminazione...


La donna indiana che si veste e comporta da indiana solo per lui, finché lui non si innamora di un’americana bianca e bionda. Il ragazzo meticcio che si sente tanto nero, mentre suo padre nero si sforza di essere un tipico bianco. L’uomo che progetta una casa nella sua patria, l'India, quando ormai casa sua è in Italia. L’uomo senegalese che vive con altri otto senegalesi, lavora dalla mattina alla sera, dal lunedì al sabato e solo il sabato sera esce, ma non si diverte. La badante asiatica che cucina, riordina, pulisce e vive con il suo padrone né vecchio né disabile.
A colpirci in questi e molti altri racconti in È la vita, dolcezza sarà l’ironia della sorte, il destino crudele e il sarcasmo della vita. Con un linguaggio molto vicino a quello parlato Gabriella Kuruvilla racconta storie molto vicine alla realtà.

..."Voglio lavorare con te”, le dico. “Allora devi scendere in strada”, mi risponde. “Perché non vendo felicità e amore?” le chiedo. “No, perché sei una puttana negra”, mi spiega. La guardo. “E la vita, dolcezza”, conclude. Ha ragione, scendo. Io ubbidisco, non mento, non rubo e sorrido sempre all’occorrenza...
manu

lunedì 6 giugno 2011

Ave Mary



E la Chiesa inventò la donna

Michela Murgia

Einaudi 2011
€ 16.00



…Ma in tutto questo Maria ha fatto solo quello che ha voluto, nei tempi e nei modi che ha deciso, a condizioni stabilite da lei, costringendo di fatto a piegarsi alla sua libertà di dire sì tutto il sistema che la circondava e pretendeva di dettarle legge. … Il Dio che ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili ha anche destabilizzato una volta per sempre la gerarchia patriarcale tra l’uomo e la donna, facendo di una ragazza la massima complice della salvezza del mondo. …con il suo sì ha fatto saltare il tavolo, ha stabilito le condizioni del riscatto, ha voltato la carta della storia di Israele e non c’è più nessuno che potrà farle credere che qualcosa non è più possibile a una donna...

Dopo l’accabadora, Maria. È un libro di esperienza, non di sentenza si legge nelle prime pagine; scritto da una credente per anni animatrice dell’Azione Cattolica. Un libro su come la Chiesa ha raccontato Maria e inventato la donna.
L’educazione cattolica riveste ancora un ruolo forte nel fornire la chiave di lettura del mondo, nel continuo suo condizionare il nostro stare insieme da uomini e donne.
Il cattolicesimo non ha inventato un modello di donna come essere inferiore, sottomesso ‒ esisteva da secoli ‒ ma ne ha legittimato una certa sua rappresentazione. Non ha usato il potenziale innovativo del messaggio cristiano e della figura di Maria per modificare un certo sistema. Dalla dottrina del peccato originale all’invenzione del genio femminile ovvero diventare moglie e madre in senso proprio o in senso universale attraverso cioè la consacrazione religiosa. E ancora, sancendo l’impossibilità di considerare, pregare, un dio madre ‒ snaturerebbe il cristianesimo ‒ e fondando il matrimonio, ultimo dei sacramenti elaborati, sulla relazione Cristo/Chiesa, marito/moglie, uomo/donna. Una relazione di sottomissione che porta la donna alla subordinazione, anche in caso di violenza, e a legittimare un suo ruolo strumentale.
Che cosa può aver significato e ancora significa per le donne credenti e non doversi rapportare a un modello che non rappresenta la morte femminile? Vedersi negare qualunque lettura redentiva, utile del proprio dolore? Perché, ancora, la Chiesa non assume una posizione controcorrente rispetto all’idea distruttiva della vecchiaia delle donne e del loro corpo?
Una donna può scegliere di essere Eva e Maria?
A.T.

giovedì 2 giugno 2011

Nuovi orari


Dal 1° giugno e per tutta l'estate la libreria cambia gli orari di apertura: lunedì 15,30-19,30; martedì - venerdì 9,30-13,00; 15,30-19,30; sabato: chiuso.

Info e contatti: tel. 055 240384 - fax 055 2347810 - e-mail: libreriadonne@iol.it


Il Centro di documentazione è aperto al pubblico il mercoledì, con orario 15,30-17,30.
Info e contatti: tel. e fax 055 2347810 - e-mail: fili@donne.toscana.it - coop@donne.toscana.it

martedì 31 maggio 2011

L’abbandono, una storia eritrea




Erminia Dell’Oro

ET Einaudi, 2006
€ 10,80




...Il mio nome è Marianna, sono nata a Massaua, ho un fratello, Gianfranco. Mia madre si chiama Sellass. Ha fatto molti sacrifici per tirare su, da sola, me e mio fratello. Abitavamo in un povero quartiere alla periferia di Asmara, e la vita di noi bambini italo eritrei è stata molto difficile, piena di miseria, solitudine e angoscia...


In un piccolo paese chiamato Adi Ugri in Eritrea, dove regna la povertà e la miseria, cresce Sellass. Sellass è una ragazza intelligente e molto bella. A 12 anni decide di andare a Massaua, da sola, a crearsi una vita nuova. Lavora sodo, si impegna. La fortuna sembra essere dalla sua parte quando conosce l’uomo della sua vita, Carlo. Carlo è un italiano migrato alla ricerca di lavoro, di avventura e di un po’ di fortuna. I due stanno bene insieme, lavorano, si comprano una casa. Nascono due bambini “meticci”, Marianna e Gianfranco. Poi scoppia la guerra e la vita in Eritrea cambia. Sellass perde tutto: l’uomo, la casa, la felicità, la sua famiglia che non vuole saperne niente dei bambini “bastardi”, ma non perde il suo orgoglio né la speranza. È convinta che con una grande forza di volontà, tanto lavoro e un po’ di fortuna riuscirà a fare uscire almeno i suoi figli da questo mondo disgraziato.
Erminia dell’Oro racconta la vita dura del popolo eritreo. Fra sogni colorati e storie lontane incanta il lettore e con sincerità e semplicità lo riporta nella realtà.
manu