Karen Taieb
Sperling & Kupfer 2012
€ 17,00
Parigi, 18 luglio 1942
Cari zio, zia e cugine, due parole per dirvi che siamo stati presi giovedì alle tre e mezzo e ci hanno portati al Velodromo d’Inverno. Siamo molto infelici. In ogni momento ci sono nuovi malati, ci sono donne incinte, ciechi … dormiamo per terra … Jeannot piange sempre perché vuole tornare a casa.
Clara [Garnek]
La famiglia Garnek vive nel III arrondissement di Parigi: Chaim-Louis, Gitlia ed i loro tre figli, Clara, Henri e Jean. Sono arrestati il 16 luglio 1942. Dopo quattro giorni passati al Velodromo d’Inverno sono trasferiti nel campo di Pithiviers.
Chaim-Louis è deportato ad Auschwitz con il convoglio 13, Clara e sua madre Gitla con il convoglio 16. Henri di undici anni e Jean di tre con il convoglio 26. Nessuno tornerà indietro.
Parigi, 17 luglio 1942
Mia cara Frida, io e Sara ci troviamo in questo momento al Vel’ d’Hiv. Dicono che resteremo fino a sabato. Qui si vede tanta gente che conosco che mi domando se ci sono ebrei rimasti in libertà, nella cosiddetta libertà. Anche Rose e Jeannot sono qui. Ci sono molte più donne e bambini che uomini… Non penso che a voi.
Benzion Feldom sale sul convoglio 15 per Auschwitz-Birkenau, il 5 agosto 1942. Non è tornato.
Al Vel’ d’Hiv, il 18
Mia cara madame Letstut, … Quanti malati. Non resteremo a lungo qui perché ci manderanno sicuramente nei campi e la cosa e più terribile è che abbiamo paura di essere separati dai nostri figli. È davvero spaventoso!
Sztabrid
Szyfra e le sue figlie salgono sul convoglio 21 per Auschwitz-Birkenau. Nessuna di loro farà ritorno.
Il Vel’ d’Hiv (Velodromo d’Inverno), costruito nel 1909, è situato nel XV arrondissement di Parigi.
Il 16 e il 17 luglio 1942 la polizia francese realizza il più vasto rastrellamento organizzato nella capitale e nella sua periferia. 12.884 ebrei sono arrestati: 3.031 uomini, 5.802 donne e 4.051 bambini. Gli adulti senza bambini vengono inviati a Drancy, le famiglie al Vel’ d’Hiv e da qui, in pochi giorni, ai campi di Baume-la-Rolande e Pithiviers nella regione del Loiret.
A oggi sono state identificate ventidue lettere scritte dagli internati nel Velodromo. Diciotto lettere, scritte da quattordici persone, per la maggior parte inedite, sono per la prima volta raccolte e pubblicate in questo libro curato da Karen Taieb, responsabile degli archivi del Mémorial de la Shoah.
marinella m.