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sabato 26 ottobre 2013

Gli ebrei e le parole



Gli ebrei e le parole. Alle radici dell'identità ebraica

Amos Oz, Fania Oz-Salzberger

Traduzione di Elena Löwenthal
Feltrinelli 2013, € 17,00


È passato qualche anno da quando, attempata studentessa in procinto di mettere mano alla tesi di laurea, chiesi a Milka, nel nostro primo incontro: “Cos’ha tenuto insieme gli ebrei in un così lungo arco di tempo, dopo le cacciate, i pogrom e l’ultima e più terribile delle persecuzioni?”.
Milka Ventura, fiorentina, studiosa di esegesi biblica, scrittrice, traduttrice e, allora, docente universitaria, nonché donna straordinaria che come un angelo custode seguì il mio lavoro passo passo, mi rispose “I testi, le feste e lo Stato di Israele”.
Così ebbe inizio il mio viaggio di laica non ebrea in una terra sconosciuta e, per me, non promessa.
Anche per Amos Oz e sua figlia Fania Oz-Salzberger il cuore della continuità ebraica sono i testi e le parole.
Di generazione in generazione gli ebrei hanno continuato a interpretare, discutere e anche polemizzare sui loro testi sviluppando una trazione scritta e orale che appartiene a tutti, che vivano in Israele come in America o in Europa.
È questo lungo e variegato filo di parole che lega Abramo e Philip Roth, l’anonimo autore forse femminile del Cantico dei Cantici e Woody Allen, gli ortodossi e i non credenti, le figure femminili della Bibbia e le scrittrici israeliane di oggi.
Questo libro ricco di cultura, di umorismo, di poesia e di curiosi aneddoti, frutto del lavoro di un narratore e di una storica, è stato scritto, nell’intento dei suoi autori, per continuare la conversazione e aprire un dialogo con chi ebreo non è.

Amos Oz è uno degli intellettuali israeliani più conosciuti: autore di libri per ragazzi, romanzi, saggi, insegna letteratura all’Università Ben Gurion del Negev.
Fania Oz-Salzberger, scrittrice e storica delle idee e del pensiero politico, insegna storia alla facoltà di Legge dell’Università di Haifa. Ha insegnato anche all’Università di Monash e a Princeton.

marinella m.

sabato 30 giugno 2012

Virginia Woolf al cinema



 
Virginia Woolf
Sul cinema

Mimesis 2012
€3,90




Dicono che il 'selvaggio' non esista più in noi, che siamo giunti alla fine della civiltà, che tutto sia stato detto e che sia troppo tardi per nutrire delle ambizioni. Ma questi filosofi probabilmente hanno dimenticato il cinema. Non hanno mai osservato i selvaggi del ventesimo secolo guardare film...

Due testi poco noti di Virginia Woolf, che ci invita a “una passeggiata intorno” alle qualità delle immagini cinematografiche e delle parole, entrambe capaci di mettere in moto quel processo creativo attraverso la cui contemplazione si esperisce il mondo, lo si indaga, talvolta lo si crea.

mercoledì 3 novembre 2010

Cambiare idea





Zadie Smith


Minimum Fax 2010
€ 19,00



Il titolo originale del libro è Changing My Mind. Occasional Essays, e infatti si tratta di una raccolta tra saggi e scritti che comprendono reportage di viaggio, recensioni di film, ricordi di infanzia e ritratti di personaggi che hanno lasciato un segno nella vita della scrittrice.
Su tutto si può sorvolare tranne sulla parte in cui viene affrontato il tema della scrittura. In Sentirsi del mestiere, che è tratto da una sua conferenza tenuta alla Columbia University di New York sul tema “Parlare di qualche aspetto del proprio mestiere”, Smith affronta con lucida analisi la costruzione di un romanzo attraverso momenti che sono comuni a tutti gli scrittori? Solo a lei? È bellissimo. Come ad esempio quando spiega cos'è il pensiero magico che la coglie a metà romanzo:

A metà di un romanzo, prende piede una sorta di pensiero magico. Chiariamoci: la metà di un romanzo non coincide necessariamente con l’effettivo centro geografico dell’opera. Per a metà di un romanzo intendo quando si arriva a quella pagina in cui si smette di essere parte della propria casa, della propria famiglia, del proprio compagno e dei bambini, di fare la spesa e dar da mangiare al cane e leggere la posta: cioè quando non esiste più niente al mondo tranne il vostro libro, e perfino mentre vostra moglie vi dice che va a letto con vostro fratello, al posto del suo viso vedete un gigantesco punto e virgola, al posto delle braccia due parentesi, e vi domandate se rovistare sia un verbo migliore di frugare. A metà di un romanzo è un luogo della mente.

Il saggio finale è interamente dedicato allo scrittore e amico David Foster Wallace e ai sui “doni difficili”. Dave ha detto cose geniali sul dono: sulla nostra incapacità di dare gratuitamente, o di accettare quello che ci viene dato gratis. Nei suoi racconti [Brevi interviste con uomini schifosi, in uscita da Einaudi Stile Libero, di cui la Smith ha curato la prefazione], dare è diventato impossibile: la logica di mercato permea ogni aspetto della vita.
calvina

mercoledì 16 giugno 2010

Storia delle mie storie



Miti, forme, idee della letteratura per ragazzi


Bianca Pitzorno


Net, 2006
€ 9,00


Ed ecco che dalle pagine dei romanzi mi arrivava il conforto, la consolazione se non la salvezza. Come qualche anno prima la scoperta della immortalità della scrittura mi aveva consolato della brevità della singola vita umana nel tempo, ora la scoperta della “universalità” della scrittura mi consolava della finitezza, della limitatezza dell’esperienza individuale nei confini spaziali definiti dal nostro corpo, dalle frontiere del nostro ambiente e paese. E non solo. Mentre mi offriva di vivere restando sempre me stessa, un’infinità di altre vite, la letteratura si mostrava capace anche di consolarmi della mia solitudine, rivelandomi l’esistenza di compagni a me affini…


Bianca Pitzorno racconta, dopo aver divertito generazioni di bambini e bambine con le sue storie, la sua personale avventura, narrandoci attraverso alcuni ricordi autobiografici la sua infanzia in Sardegna, i rapporti con la famiglia, le prime, precocissime, esperienze di scrittura e lettura. Scopriamo così il suo personalissimo percorso creativo, dalla scoperta del piacere della lettura al piacere di scrivere per l’infanzia. Ripercorrendo la propria esperienza di bambina, lettrice e poi narratrice, la Pitzorno cerca quindi di definire che cosa sia la letteratura per l'infanzia e in che cosa si differenzi da quella per gli adulti. Oltre ai libri che la conquistarono da piccola, influenzandone gusti e formazione - dall’Isola del tesoro a Alice nel paese delle meraviglie a Pinocchio - la scrittrice ci svela gli ingredienti fondamentali per il suo lavoro: ascoltare, osservare, leggere e pensare.
C.L.

mercoledì 24 febbraio 2010

Scansioni irregolari


Il 26 e 27 febbraio, al Giardino dei Ciliegi, Scansioni irregolari. Transazioni corpo-mondo nella narrazione femminile contemporanea, due giornate di seminario in preparazione al convegno nazionale della Società Italiana delle Letterate “Personagge”.

Il seminario è organizzato da: Società Italiana delle Letterate (Firenze); Associazione Il Giardino dei Ciliegi; Università di Firenze - Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Comparate; Provincia di Firenze - Ass. Politiche sociali, Pari opportunità e Cooperazione Internazionale; in collaborazione con Istituzione Scandicci Cultura.

Qui il programma completo.
Per informazioni: Liana Borghi liborg@cosmos.it - Clotilde Barbarulli barbarulli@tiscalinet.it

sabato 17 ottobre 2009

Memorie di una lettrice notturna




Elisabetta Rasy

Rizzoli 2009
€ 18,50




Dei libri che ricevevo in regalo mi piacevano soprattutto quelli rilegati in una finta pelle che era plastica. Quella materia indistruttibile mi sembrava un segnale della modernità incipiente, lucente, solida e per giunta profumata: non ho mai più sentito l'impareggiabile profumo che si diffondeva da quelle copertine, ma ancora oggi non l'ho dimenticato, il profumo di una chimica gentile che mezzo secolo fa sembrava fatta apposta per ingentilire la vita degli umani. [...] E tutti, naturalmente, portavano, mi portavano, una storia, e mi trasportavano dentro una storia. Ma non avevano autore, no, quei libri non avevano autore: erano un pezzo di vita, un pezzo essenziale, che la sorte mi consentiva di vivere.


Un’autobiografia intellettuale attraverso le scrittrici del Novecento da lei più amate è il regalo che Elisabetta Rasy con questo testo fa a tutte noi, in particolare a noi della Libreria delle donne, che con cura e passione proponiamo la raccolta delle opere delle grandi del Novecento.

Elisabetta Rasy presenta Memorie di una lettrice notturna mercoledì 21 ottobre, alle ore 17,30, presso la Biblioteca delle Oblate, nell'ambito del ciclo di incontri "Leggere per non dimenticare".

sabato 6 giugno 2009

Posta letteraria


Wislawa Szymborska


Scheiwiller 2002

€ 10,00


I medici sono messi bene, possono sempre prescrivere delle pillole. Per il nostro settore l’industria farmaceutica non ha inventato nulla. Consigliamo quindi grammatica di lingua polacca tre volte al dí dopo i pasti…


Se quello che vi anima è meno di un fuoco o se il vostro fuoco è grande ma arde troppo forte e vi toglie la ragione, se pensate che la letteratura sia un vezzo, se vi basta sfogare le emozioni e le sofferenze di un momento o di dieci anni per credervi poeti, la Szymborska non avrà pietà di voi e dei vostri manoscritti. La letteratura è una complessa unione di concentrazione su se stessi e umiltà, ispirazione domata dalla cultura e dalla riflessione. La poesia è una materia sacra, i suoi segreti restano oscuri ai dilettanti, agli ingenui e a coloro che si credono navigati conoscitori della vita.

Di tanti manoscritti, inviati alla redazione di una rivista letteraria polacca, per anni, da lettori che probabilmente speravano di veder comparire, nei numeri successivi, inni alla nascita di un novello Dante, sono sopravvissute una serie di stroncature, secche e impietose, pubblicate in risposta, anonimamente (erano anni difficili), da Wislawa Szymborska.

La delusione di poveri poeti e novellisti alle prime armi ci consente, oggi, di leggere queste poche pagine così nitide, ironiche, brillanti e noi non possiamo che ringraziarli, comunque, per aver scritto. In tempi in cui il numero degli scrittori supera quello dei lettori sentir parlare di letteratura come di qualcosa di vitale e non come di un passatempo per egocentrici dà sollievo e conforto.

La Szymborska non delude mai.

ma.me.

martedì 28 aprile 2009

Epiche

Esiste un’epica femminile? E se la risposta è positiva, in quali scritture, in quali narrative prende forma?
Non si può che partire da qui, dalla immediata brutalità della domanda, per proporre una riflessione su un tema dai confini così ampi e che non ha una risposta già acquisita. Pensare a un’epica femminile è ridefinire un’esperienza, vederne mutamento e trasformazione, cogliere i passaggi nei quali si fa racconto. È cercare le tracce di un cammino, spiarlo nel suo farsi, e sottoporlo all’attenzione consapevole di tutte e tutti. È un’operazione critica e politica, le domande sono la guida.

Si intitola Epiche. Perché eroina non è il femminile di eroe il 10° Seminario estivo residenziale SIL - Società Italiana delle Letterate (Frascati, 12-14 giugno 2009).

Iscrizioni dall’1 al 31 maggio; qui presentazione e info.

giovedì 16 aprile 2009

17 aprile al Giardino dei ciliegi: letteratura come dissenso

Le dissenzienti

Narrazioni e soggetti letterari
a cura di Cristina Bracchi

Saggi di Monica Bandella, Simona Barello, Paola Bava, Luisa Bistondi, Cristina Bracchi, Anna Chiarloni, Valeria Gennero, Marie Thérèse Giraud, Edda Melon, Luisa Ricaldone

Manni 2007
€ 15,00


Pensare la letteratura come dissenso non significa connotarla come militante, ma evidenziarne e sollecitarne la criticità di contenuti e l’alterità di forme rispetto ai canoni di cultura e di stile ritenuti comunemente prevalenti o sedicenti universali… I saggi raccolti in questo volume leggono le forme e le figure del dissenso che si profilano nei testi di autrici del Novecento in Europa e Stati Uniti quali pratiche di pensiero efficaci da contrapporre alle tendenze regressive in atto, senza rinunciare a una stretta contestualizzazione che sola può dare significato alle modalità e idealità del dissenso narrato.

Venerdì 17 aprile alle ore 17,30 l’incontro con Cristina Bracchi, organizzato dal Giardino dei ciliegi in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione - Progetto Donna del Comune di Firenze.

lunedì 6 aprile 2009

Tutte signore di mio gusto


Profili di scrittrici contemporanee

Monica Farnetti

La Tartaruga, 2008

€ 17,00



…Con questi saggi desidero testimoniare la mia convinzione che non esista una grande scrittrice che la quale non sia al contempo una grande pensatrice; la mia preferenza per le scritture che sentiamo «necessarie», come direbbe la Zambrano, quelle che non solo collaborano alla trasformazione del mondo ma di un colpo lo sovvertono, «mettono a fuoco le città», agiscono insomma profondamente e con forza sulla polis e sono tali da non poter passare inosservate. Chiamo grandi le scrittrici che fanno questo, e che facendo questo, e senza scomodare alcun canone, arrivano all’eccellenza.

Elsa Morante, Anna Maria Ortese, Dolores Prato, Goliarda Sapienza, Fabrizia Ramondino, Virginia Woolf, Katherine Mansfield, Marguerite Yourcenar, Colette e tante altre ancora. I ventuno “profili” che compongono il volume, parte dei quali già pubblicati isolatamente, disegnano nel loro insieme una costellazione di scrittrici più o meno vicine nel tempo, ma comunque nostre contemporanee: donne che hanno cambiato la scrittura femminile e hanno reso possibile un altro modo di leggere, un diverso modo di pensare la vita.

a.bu.