Brigitte Reimann Traduzione di Monica Pesetti
Voland, 2013
€ 15,00
Berlino Ovest 1960. Elisabeth ha appena lasciato il fratello maggiore Konrad in un bar. Quello che doveva essere un incontro si è trasformato in un furibondo scambio di vedute: si è appena resa conto di aver perso per sempre un fratello vivo. Da molti anni Konrad è passato all’Ovest, vive ad Amburgo, è ingegnere e lavora in una fabbrica di automobili.
Dopo aver vagato per le strade in cerca del cartello che indica il confine di settore, vi si ritrova davanti quasi all’improvviso.
In quel momento capii il significato della frase: Germania divisa. L’avevo letta talmente tante volte in editoriali e saggi, e in alcuni casi, rari, in ambito letterario; io stessa, all’università e al kombinat, avevo scritto o parlato della “tragedia tedesca”, e mi era uscita di bocca come se nulla fosse.
Ora lo sapevo.Quel che ancora Elisabeth non sa è che anche Uli, l’altro suo fratello, è deciso a lasciare la Germania Est. Il giovane si sente tradito dal sistema, è ingegnere navale e vuole andare a Ovest per costruire navi. Apprenderà la notizia quando entrambi tornano a casa dei genitori per passare la Pasqua. Elisabeth ha tre giorni per convincerlo a non abbandonare lei, la Germania della loro infanzia, gli ideali con cui sono cresciuti.
Un libro toccante con il quale Brigitte Reimann ci fa comprendere che la divisione della Germania non è stata solo una frontiera geografica, ma insieme, e soprattutto, un taglio inferto sulla vita di uomini e donne, che ha lacerato affetti, diviso famiglie, ucciso speranze.
Nata nel 1933 a Burg, Germania dell’Est, Brigitte Reimann, insegnante, giornalista, scrittrice politicamente impegnata, è morta nel 1973. È tradotta in tutte le maggiori lingue europee. Nel 2005 è uscito in Italia il suo romanzo
Franziska Linkerhand.
Fratelli è stato tradotto con il sostegno del Programma Cultura (2007-2013) dell’Unione Europea.
marinella m.