domenica 16 gennaio 2011

Storia di Sophie Scholl e della Rosa Bianca




Annette Dumbach,
Jud Newborn

Lindau 2008
€ 22,00

Questo libro è dedicato agli uomini e alle donne di Germania che si opposero.

Il 22 febbraio 1943 Sophie Scholl, suo fratello Hans e Cristoph Probst furono ghigliottinati con l’accusa di altro tradimento. Due mesi dopo la stessa sorte toccò ad Alexander Schmorell, Willi Graf e al loro professore, Kurt Huber.
Tutti studenti universitari, Sophie e gli altri si erano opposti al nazismo diffondendo, prima a Monaco e da lì in altre città della Germania e in Austria, sei volantini in cui denunciavano le nefandezze del regime ed esortavano i tedeschi al sabotaggio e alla resistenza. Chiamarono il loro gruppo di opposizione “La Rosa Bianca”.
Noi non taceremo. Noi siamo la voce della vostra cattiva coscienza. La Rosa Bianca non vi darà pace.
“La Rosa Bianca” non fu un movimento strutturato, né ebbe collegamenti con altre organizzazioni: fu la rivolta spontanea di cinque ragazzi, compagni di studi e amici, che in nome dei principi cristiani di fratellanza e giustizia sfidarono con pochi mezzi a disposizione e autofinanziandosi la potenza del Terzo Reich.
I volantini erano inviati per posta a migliaia di indirizzi da diverse parti della città e trasportati in treno da una città all’altra per essere imbucati. Ogni francobollo incollato era un rischio per la loro vita e lo sapevano, ma ritenevano la libertà il bene supremo, e nel suo nome pagarono il prezzo più alto.
Ogni volta che vedo una rosa bianca, penso a loro due e al loro eroismo in mezzo all’orrore. Ci ricordano che anche nella Germania nazista c’erano giovani, seppure pochi, che rappresentavano quanto di meglio esisteva al mondo… Il coraggio, l’umanità.

Annette Dumbach, giornalista e docente universitaria, ha lavorato a New York, Parigi e Monaco di Baviera, dove attualmente risiede.
Jud Newborn, storico, è uno dei responsabili del Museum of Jewish Heritage di New York. Colabora con numerosi quotidiani americani e israeliani.
marinella m.

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