martedì 21 febbraio 2012

L’amica geniale





Elena Ferrante

e/o  2011
€ 18,00




… Arrivò il 12 marzo, una giornata mite, già primaverile. Lila volle che andassi presto nella sua vecchia casa, che l’aiutassi a lavarsi, a pettinarsi, a vestirsi. Mandò via la madre, restammo sole. Si sedette sul bordo del letto in mutande e reggiseno. Accanto aveva l’abito da sposa, che pareva il corpo di una morta; davanti, sul pavimento ad esagoni, c’era la conca di rame ricolma d’acqua fumante. Mi chiese a bruciapelo: «Secondo te sto sbagliando?».
«A far che?».
«A sposarmi».
«Pensi ancora alla storia del compare di fazzoletto?».
«No penso alla maestra. Perché non mi ha voluto far entrare?».
« Perché è una vecchia bisbetica».
Stette zitta per un po’ a fissare l’acqua che brillava nella conca, poi disse:
«Qualsiasi cosa succeda, tu continua a studiare».
«Altri due anni: poi prendo la licenza e ho finito».
«No, non finire mai: te li do io i soldi, devi studiare sempre».
Feci un risolino nervoso, poi dissi: «Grazie, ma a un certo punto le scuole finiscono».
«Non per te: tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine». …


Nel fragore di un rione povero di Napoli tra la famiglia dello scarparo, dell’usciere, del fruttivendolo, della vedova pazza, nasce l’amicizia tra due bambine; per caso, quella volta in cui decidono di salire per le scale buie che portano alla porta di Don Achille. Se per gli altri Lila è una terribile, cattiva, agli occhi di Elena – l’io narrante – è una creatura speciale che vive momenti di smarginature, quando cioè i confini del proprio essere si rompono all’improvviso. In una piccola gara le due s’influenzano reciprocamente. Nell’Italia anni Cinquanta del boom economico si scoprono donne, in una città in cui i legami familiari e d’amicizia possono essere solo profondi, urlati. Lila deve abbandonare la scuola, ma studia di nascosto il latino e il greco per non perdere il passo dell’amica, per incoraggiarla e stimolarla, affidandole quasi inconsapevolmente il compito di diventare la migliore di tutti. A lei invece non resta che emanciparsi alla sua maniera, lottando. La figlia dello scarparo Cerullo sogna di disegnare e fabbricare scarpe. Sposa il figlio del salumiere e sempre più bella ed elegante, una signora, attira le invidie di tutti.
L’amica geniale è la prima parte di un lungo progetto di scrittura, la parte dell’infanzia e dell’adolescenza di Elena e di Lila. Una folla di personaggi minori di rilievo e il ben riuscito compito di scavare nella natura complicata dell’amicizia.
Si sceglie di essere amiche/i!
A.T:

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