giovedì 8 novembre 2012

I soldi di Hitler





Radka Denemarkova


Keller 2012
€ 16,00



Siamo nel 1945, la guerra è finita. Gita Lauschmann è una ragazzina sopravvissuta al campo di concentramento nazista e vuole tornare a casa. È allo stremo delle forze, ma a darle la forza di proseguire è il pensiero dei suoi cari che l’aspettano.
Gita abita a Puklice, nell’attuale Repubblica Ceca, e appartiene a un’antica dinastia di piccoli imprenditori ebrei di lingua tedesca.
Ma al suo ritorno la attende un’amara sorpresa: dei suoi genitori e di suo fratello non c’è traccia, tutti i beni della sua famiglia sono stati requisiti dal governo istallatosi alla conclusione del conflitto e assegnati a cittadini cechi. Tutti i tedeschi ora sono considerati collaborazionisti e nemici.
Deportata perché ebrea, ora Gita è scacciata perché tedesca.
Nell’estate del 2005, accompagnata da sua nipote e da un giovane avvocato, la dottoressa Gita Lauschmann fa ritorno al suo villaggio. Non chiede la restituzione dei suoi averi, ma esige che le autorità municipali onorino, con un monumento nella piazza del paese, suo padre, ebreo tedesco, uomo retto ed onesto.
È il secondo ritorno a Puklice. La donna ne dovrà fare diversi altri e un po’ alla volta riaffioreranno, come carogne dalle acque putride di una palude, tutti i torti perpetrati nei confronti dei suoi familiari, e la sofferenza in cui Gita ha vissuto dopo di allora.
Con un linguaggio tagliente e poetico, questo libro riporta la luce su una ferita della nostra nuova Europa.

 
marinella m.

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