giovedì 20 dicembre 2012

Un favoloso bugiardo





Susann Pásztor

Keller 2012
€ 14,00





Al capezzale di Jozsef Molnar in punto di morte c’erano tre donne, e tutte avevano o stavano per avere un figlio da lui. Una era prossima al parto, una sapeva da pochi giorni di essere incinta e la terza aveva un bambino dodicenne e infelice. Tutte e tre piangevano: la prima aveva rischiato di perdere il marito, la seconda l’uomo che voleva sposare, la terza l’ex marito da cui si era separata con il cuore spezzato, dato l’affetto profondissimo che nutriva per lui. Poi due di esse si ritirarono e Jozsef Molnar, detto Joschi, rimase solo con la moglie.
Trent’anni dopo la sua morte, nel centenario della nascita, i suoi figli Gabor, Hannah e Marika decidono di tornare a Buchenwald dove Joschi era stato prigioniero, per festeggiarlo e onorarne la memoria.
Insieme a loro c’è Lyli, la figlia quindicenne di Marika, mancano i primi due figli, nati dalla seconda moglie e morti bambini ad Auschwitz.
Gabor, Hannah e Marika scoprono di avere del padre un’immagine alquanto diversa che ha influenzato il corso delle loro vite e che, nel tempo, li ha allontanati. Decidono di ricordarlo facendo volare in cielo dieci di quelle lanterne con le quali i cinesi commemorano i morti. Nottetempo si introducono nel Campo Piccolo di Buchenwald, accendono i palloncini e uno a uno li guardano volare nel buio.
Insieme alle fiammelle colorate Gabor, Hannah e Marika lasciano andare via anche i fantasmi che li hanno accompagnati per tutta la vita e ringraziano Joschi, uomo dai mille mestieri, incantatore di donne e narratore di storie, ebreo solo di padre e quindi mezzo ebreo, che ha comunque dato loro, seppure sgangherata, una famiglia.

Con Un favoloso bugiardo, suo romanzo d’esordio, Susann Pásztor ci conduce con incredibile leggerezza nella notte del Novecento e dentro una storia familiare in cui tragedia e comicità vanno a braccetto. L’umorismo è una forma d’amore.

marinella m.

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