mercoledì 2 luglio 2014

Chiamate la levatrice



 Jennifer Worth


Traduzione di Carla De Caro

Sellerio 2014
€ 15,00


Le levatrici di St. Raymund Nonnatus operarono nel cuore delle Docklands di Londra e fino alla metà del '900 furono le uniche levatrici qualificate a cui si potevano rivolgere gli abitanti dei quartieri prospicienti il porto di Londra, ultimi tra gli ultimi. Non lasciarono il lavoro neanche nel 1940, quando i docks furono bombardati in modo massiccio e in sella alle loro biciclette corsero da una strada all'altra, continuando a far nascere bambini. All'inizio degli anni '50 anche Jennifer Worth era una di loro, e quella che racconta in Chiamate la levatrice è la sua esperienza, professionale e umana.
Conosciute e rispettate da tutti, apostrofate con Ciao tesoro!, erano le uniche persone libere di andare e venire in strade dove per chi non viveva nell'East End era sconsigliato, se non proibito, avventurarsi.
Seguivano le donne nell'ambulatorio, il Nonnatus House, dal sesto mese di gravidanza, e quando erano vicine al parto andavano a casa a intervalli regolari. Le loro visite continuavano per un po' anche dopo la nascita per assicurarsi che mamma e bambino fossero in salute.
Sfrecciavano sulle loro biciclette a tutte le ore e con qualsiasi stagione. Quello che quasi sempre  trovavano era qualcosa di simile all'inferno. Case spoglie e sporche con nugoli di bambini vestiti solo con logori maglioncini. Mentre gli operai specializzati percepivano una paga discreta e regolare, quelli generici dovevano aspettare l'arrivo di una nave e allora lavoravano anche quindici ore al giorno, per finire il resto della notte al pub. Le levatrici e le suore di Nonnatus House facevano quel che era possibile per aiutare questa gente,  che in grande quantità aveva solo figli e miseria.
Il libro di Jennifer ci restituisce una  realtà cruda e talvolta drammatica, ma senza scadere mai nel melodramma. La levatrice Worth scrive con la vivacità e l'entusiasmo di chi ha amato il proprio lavoro e, tirando le somme, può dire che quella si rivelò l'esperienza più importante, quanto inaspettata, della mia vita.

Jennifer Worth (1935-2011), infermiera fino agli anni '70, e dopo musicista, ha scritto una trilogia dedicata alla sua esperienza come levatrice nell'antica zona proletaria di Londra: oltre a Chiamate la levatrice (2002), Shadows of the Worhouse (2005) e Farewell of the East End (2009). L'opera ha venduto oltre un milione di copie in Gran Bretagna e la BBC ne ha tratto una serie per la televisione, in questi giorni trasmessa anche in Italia
marinella m.

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