domenica 18 gennaio 2015

Il nuotatore



Zsuzsa Bánk

Neri Pozza, 2014
€ 17,00





Anni '50 del secolo scorso, l'Europa è divisa in due dalla Cortina di ferro.
Ogni mattina Katalin si reca al lavoro in bicicletta nell'antica città ungherese di Pàpa. La figlia, Kata, la guarda allontanarsi, mentre il fratellino, Isti, ancora dorme.
Ma viene un giorno in cui Katalin, invece di dirigersi verso la fabbrica, prende la strada per la stazione, dove con un'amica sale sul treno diretto a Vienna per attraversare clandestinamente la frontiera e raggiungere l'Occidente. Non farà mai più ritorno a casa.
Da quel momento la vita di Kalman, il marito, è come svuotata di significato.
Attanagliato dalla solitudine, l'uomo passa il tempo a guardare le foto della moglie, senza occuparsi dei bambini che trascorrono le giornate da soli e, da soli, cercano di far fronte al dolore per la perdita della mamma fuggita in quell'Ovest di cui non sanno niente, e in cui ora lei vive.
Quando i vicini cominciano a mormorare che Kata e Isti sono abbandonati a se stessi, Kalman  vende la casa e la terra, e parte con i due figli per un viaggio senza meta.
Da un parente all'altro, da una casa ad un'altra, da una parte all'altra del Paese, trovano un po' di sola vera serenità quando si fermano per un'estate nella casa di Zoltan, sua moglie Agi e la loro figlia Viràg, vicino al lago.
Kalman, che è un nuotatore, insegna ai piccoli a nuotare. Con lui si spingono al largo, dove il lago cambia colore, e Isti passa intere giornate nell'acqua mentre Kata e Viràg lo guardano dalla spiaggia tuffarsi e riemergere.
Un inconsolabile sentimento di perdita e di nostalgia attraversa questo libro. Sullo sfondo, quasi sfumate e mai dettagliate, si intravedono le vicende dell'Est di quegli anni.

Papà ha detto: Se vuoi andare, puoi andare, l'ha detto già mesi fa. E da allora aspetto che me lo permettano. Mi hanno spiegato che ci vorrà del tempo, che dovrò aspettare, forse più a lungo di quanto credo, di sicuro più a lungo e io ho detto: Non importa, non me ne importa niente, posso aspettare, e poi l'ho detto un'altra volta: Sì, io posso aspettare.

Zsuzsa Bank è nata a Francoforte sul Meno nel 1965. Dopo aver lavorato come libraia, ha intrapreso gli studi di giornalismo, scienze politiche e lettere nelle università di Mainz e Washington. Il nuotatore ha vinto numerosi premi, tra i quali il Deutscher Buchprei. Della Bank nel 2012 è stato pubblicato in Italia il romanzo I giorni chiari.
marinella m.

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