venerdì 16 luglio 2010

Le cose che non ho detto



Azar Nafisi


Adelphi 2009
€ 19,50


Azar Nafisi racconta in questo libro la sua storia e quella della sua famiglia, le cui vicende sono strettamente legate a quella del suo paese, l’Iran. Trasgredendo alla legge non scritta che vuole che i panni sporchi non si lavino in pubblico, Azar alza il velo su ferite private e denuncia intrighi e ingiustizie politiche.
Le parole qui raccolte, che finora non aveva detto, sono insieme parole d’amore e di accusa. Amore per la cultura e le tradizioni del suo Paese, amore per i suoi genitori che scrivendo il libro ha ritrovato, e accusa contro il fanatismo e la tirannia.

E ho capito che quello che mio padre mi aveva insegnato con l’immaginazione era un modo per costruirmi una casa oltre i confini geografici e le nazionalità, che nessuno potrà mai portarmi via. Quelle storie non hanno potuto consolarmi della perdita dei mie genitori; ho però una casa che posso portare ovunque con me, una casa dove posso conservare la memoria e resistere alla tirannia degli uomini e del tempo.

Azar Nafisi è figlia di Ahmad Nafisi, ex sindaco di Teheran, e Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta nel Parlamento iraniano. Si laurea in letteratura inglese e americana presso la University of Oklahoma. Ritorna in Iran nel 1979 divenendo docente di letteratura inglese presso l'Università Allameh Tabatabai di Teheran - incarico che terrà per 18 anni, eccetto che per il periodo 1981-1987, nel quale sarà espulsa per non aver rispettato le norme vigenti sull'abbigliamento. Testimone della rivoluzione islamica e della presa di potere di Khomeini, Azar diverrà presto un'oppositrice del regime. Nel 1995, trovandosi impossibilita nel continuare le sue lezioni senza attirare il biasimo delle autorità, si licenzia e invita sette delle sue migliori studentesse a seguire delle lezioni-dibattito ogni giovedì mattina in via del tutto privata a casa sua, lontane da orecchie e occhi indiscreti. Insieme analizzano e studiano le opere più controverse e censurate dal regime: Lolita, Madame Bovary, Il grande Gatsby... cercando di comprenderle e interpretarle in chiave attuale e iraniana. Questa esperienza sarà materia del suo libro di successo Leggere Lolita a Teheran (Adelphi, 2007). Nafisi lascia l'Iran nel 1997 e si trasferisce con il marito e i figli negli Stati Uniti. Insegna letteratura inglese alla School of Advanced International Studies (SAIS) dell'Università Johns Hopkins di Washington D.C.
marinella m.

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