martedì 26 aprile 2011

Rosso come una sposa



Anilda Ibrahimi

Einaudi, 2009
€ 12,00




...È vestita tutta di rosso. Come il sangue. Come un sacrificio umano dato in dono agli dèi per propiziare la pioggia. Come una sposa...

Saba nasce in un piccolo paese in Albania. Ha 4 fratelli e 4 sorelle. Tutti più grande di lei. Lei è l’ultima, un incidente. Sua madre in teoria aveva già chiuso con i parti. Essere l’ultima ha i suoi vantaggi, ma anche tanti svantaggi. Saba è l’unica figlia femmina a poter frequentare la scuola elementare. Per imparare qualcosa, ma soprattutto per portare il pranzo a suo fratello insegnante, perché a quei tempi una femmina non doveva saper leggere e scrivere. Le ragazze aiutano nel campo e fanno i lavori domestici. Sono i genitori a “sistemare” i figli e a dare in sposa le figlie. Saba ha solo 15 anni quando deve sposare Omer, con cui la famiglia ha un debito di sangue. In realtà toccava a sua sorella Sultana, che però è morta al primo parto. Così Saba deve rimpiazzare sua sorella. Saba non è bella né forte come lo era Sultana e tanto meno ama il marito diventato ubriacone dopo la perdità della sua amata prima moglie, ma è molto intelligente. In silenzio subisce tutte le umiliazioni e pian piano conquista il suo posto in famiglia.

Rosso come una sposa non è solo la storia di Saba. È anche la storia dello sterminio dei suoi fratelli ai tempi di guerra. C’è la storia della bella Esma, che ingiustamente viene accusata di aver tradito il marito ed è costretta a lasciare lui e le sue due figlie. La storia di Adile, che si è trovata a dover condividere il marito con una seconda moglie. La storia di Bedena, che ha pagato la sua cattiveria con la nascita di una figlia scema. È la storia del comunismo, della chiusura del paese e di tante persone che sono rimaste chiuse dentro. È la storia della nipote di Saba che vede la fine del comunismo, vede la libertà e l’apertura. È la storia dell’autrice, che in questo libro ha immortalato tutte le storie della sua famiglia.
manu

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