mercoledì 27 maggio 2009

Il giardino perduto



Helen Humphreys

Traduzione di Carlotta Scarlata

Playground, 2009
€ 14,00


Potrei fare a Jane le domande tipiche della curiosità e dell’interessamento. Ma non lo faccio. Mi appoggio al muro e la guardo fumare la sua sigaretta. La tela viscida del cappello da pioggia mi si sta incollando al mento. Improvvisamente sono molto stanca. La guerra dura da così tanto tempo, penso, che questa attesa infinita è diventata la nostra vita. Non c’è altro. “A volte penso che tutto quello che abbiamo sempre desiderato arrivi a noi sotto le mentite spoglie della guerra. Che cosa stiamo aspettando? Stiamo aspettando di stare meglio. Stiamo aspettando di tornare a casa. Stiamo aspettando che qualcuno ritorni da noi. Sollievo e amore. Cos’altro c’è?” Mi rendo conto di aver parlato a voce alta.

Londra. Primavera del 1941. Gwen Davis, è sul treno diretta in una tenuta nella campagna del Devon. Sta abbandonando la sua adorata Londra sotto le bombe e il suo lavoro alla Royal Horticultural Society per entrare a far parte del Land Army, un corpo paramilitare incaricato di coltivare la terra per sostenere lo sforzo bellico. Dirigerà una squadra di sette Land Girl nella tenuta di Mosel. Nella valigia il suo amato Genus Rosa, un libro di botanica e alcune opere di Virginia Woolf. Per il suo carattere timido e introverso si rende conto appena arrivata che non sarà un compito facile. Ma concentrerà la sua dedizione nel decifrare un misterioso giardino perduto convinta che contenga un messaggio d’amore e questo le darà la forza di inseguire i propri desideri.

calvina

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