venerdì 26 febbraio 2010

Sontag



La nobile tradizione del dissenso


Archinto 2005



Nutro forti sospetti tanto su chi rivendica il valore del non conoscere, quanto su chi attribuisce speciali virtù ai giovani. Tutto nella nostra dissoluta cultura ci invita a semplificare la realtà, a disprezzare la saggezza. Io mi aspetto dagli scrittori – e da me stessa, in quanto scrittrice – una visione complessa delle cose. Mi aspetto che ci incitino a essere più compassionevoli. Che orchestrino il nostro lutto. E celebrino l’estasi.

(da una lettera di Susan Sontag a Kenzaburo Oe del 1999)

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