sabato 29 dicembre 2012

Chi ti credi di essere?



Alice Munro

Traduzione di Susanna Basso

Einaudi 2012
€ 19,50



...Nel corso della squisita mezz'ora di lucidità prima che la colazione la insonnolisse tanto da costringerla a optare per il motel ... pensò a quanto l'amore allontani il mondo da noi, quando è felice non meno di quando non lo è. Il che non avrebbe dovuto sorprenderla, e infatti non lo fece. La sorpresa fu il suo desiderio, quasi la pretesa che ogni cosa tornasse ad essere lì apposta per lei, semplice e compatta come il servizio di recipienti da gelato, tanto da convincerla di non essere solo in fuga da delusioni, perdite e abbandoni, ma anche dal loro esatto opposto: dalla cerimonia violenta dell'amore, dallo stato di di frastornata alterazione che comportava. Perfino quando non era pericolosa, faticava ad accettarla. In un modo o nell'altro l'amore ti derubava sempre di qualcosa: una sorgente di equilibrio interiore, un piccolo nocciolo duro di onestà. Così la pensava.

Dieci momenti della vita di Rose in dieci racconti che danno forma a un romanzo indimenticabile.
Con questa ultima segnalazione, vi auguriamo un nuovo anno pieno di gioia e di belle letture.
a.bu.

giovedì 20 dicembre 2012

Un favoloso bugiardo





Susann Pásztor

Keller 2012
€ 14,00





Al capezzale di Jozsef Molnar in punto di morte c’erano tre donne, e tutte avevano o stavano per avere un figlio da lui. Una era prossima al parto, una sapeva da pochi giorni di essere incinta e la terza aveva un bambino dodicenne e infelice. Tutte e tre piangevano: la prima aveva rischiato di perdere il marito, la seconda l’uomo che voleva sposare, la terza l’ex marito da cui si era separata con il cuore spezzato, dato l’affetto profondissimo che nutriva per lui. Poi due di esse si ritirarono e Jozsef Molnar, detto Joschi, rimase solo con la moglie.
Trent’anni dopo la sua morte, nel centenario della nascita, i suoi figli Gabor, Hannah e Marika decidono di tornare a Buchenwald dove Joschi era stato prigioniero, per festeggiarlo e onorarne la memoria.
Insieme a loro c’è Lyli, la figlia quindicenne di Marika, mancano i primi due figli, nati dalla seconda moglie e morti bambini ad Auschwitz.
Gabor, Hannah e Marika scoprono di avere del padre un’immagine alquanto diversa che ha influenzato il corso delle loro vite e che, nel tempo, li ha allontanati. Decidono di ricordarlo facendo volare in cielo dieci di quelle lanterne con le quali i cinesi commemorano i morti. Nottetempo si introducono nel Campo Piccolo di Buchenwald, accendono i palloncini e uno a uno li guardano volare nel buio.
Insieme alle fiammelle colorate Gabor, Hannah e Marika lasciano andare via anche i fantasmi che li hanno accompagnati per tutta la vita e ringraziano Joschi, uomo dai mille mestieri, incantatore di donne e narratore di storie, ebreo solo di padre e quindi mezzo ebreo, che ha comunque dato loro, seppure sgangherata, una famiglia.

Con Un favoloso bugiardo, suo romanzo d’esordio, Susann Pásztor ci conduce con incredibile leggerezza nella notte del Novecento e dentro una storia familiare in cui tragedia e comicità vanno a braccetto. L’umorismo è una forma d’amore.

marinella m.

giovedì 13 dicembre 2012

Vera





Elizabeth von Arnim

Tea 2010
€ 9,00



Il mio cuoricino non farà nulla che rovini i piani del suo Everard dopo tutto il daffare che si è dato, VERO?

Inghilterra, anni 20. Una storia semplice: un matrimonio infelice. Tre personaggi: una ragazza giovane, sua zia e un uomo maturo.  L’autrice, con alle spalle più separazioni, descrive come sia difficile sottrarsi alle violenze psicologiche quando siamo innamorati e quindi maggiormente indifesi.
L’affettuosa e determinata Miss Entwhistle, zia della ragazza, e in particolare il suo intuito navigato e scaltro,  donano al romanzo le migliori pagine, nelle quali emerge la sapiente attenzione di Elizabeth nel sapere osservare e descrivere frammenti di conversazioni quotidiane che ci appaiono alla fine come gli specchi di quello che siamo davvero.
Il ritmo e l’intensità sono quelli di un racconto anche se conta 242 pagine.
Per chi volesse leggerlo in lingua originale ne esiste una copia online

Elizabeth von Arnim (Mary Annette Beauchamp;  Sydney, 1866 – Charleston, South Carolina, 1941) crebbe in Inghilterra. Si trasferì in Germania, dopo le nozze con il conte H.A. von Arnim. Rimasta vedova sposò successivamente Francis Russel, fratello di Brertrand, e visse tra Inghilterra, Svizzera e Francia.

calvina

lunedì 10 dicembre 2012

Exit


 

Alicia Giménez-Bartlett

Sellerio 2012
€ 16,00





Clarissa, una giovane donna molto bella e molto dolce; Pamela, anche lei una giovane donna molto bella, ma dura, seria, sarcastica e ironica; Finn, un uomo alto, elegante e intelligente; la signora Tevener, una vedova di una certa età, sempre di buon umore e vestita elegantemente; il signor Ottosillabo, un ferroviere in pensione annoiato dalla vita; Léonard, un giovane poeta un po’ maleducato e deluso dalla vita; il signor Paracelso Pasteur Fleming, un mendicante con la barba lunga abituato a mettersi sempre tutti i vestiti che possiede.
Tutte queste persone, così diverse fra loro, vivono nella stessa villa, chiamata “Exit”, e tutti vogliono una sola cosa: morire.

…Sono venuta qui per suicidarmi in modo originale, personalizzato, confortevole e poco traumatico – esattamente come promette la vostra pubblicità –, in modo civilizzato, per dirlo in una parola…
Manu