mercoledì 24 giugno 2015

Mai come mia madre



Mai come mia madre
e altre cose che ho imparato da lei

Ruth Reichl

Ponte alle Grazie 2009
€ 12,00


 


Per te mamma, finalmente.
Gridando o sussurrando, piangendo o ridendo, almeno una volta tutte abbiamo promesso a noi stesse, pensando a nostra madre o guardandola: non sarò mai come te.
Ruth Reichl, critica culinaria di fama internazionale e affermata scrittrice, scopre, scendendo in cantina e aprendo lo scatolone delle lettere e degli appunti lasciati da sua madre Miriam, che il regalo più grande che ha ricevuto da lei è stato proprio: tu non sarai come me.
Per assecondare i genitori, per i quali, secondo la morale imperante, l’unica esperienza che dà senso alla vita di una donna (specialmente se bruttina) è il matrimonio, Miriam rinuncia a studiare medicina, si sposa e ha una figlia.
Sarà una donna delusa e insoddisfatta, il cui unico desiderio tuttavia, come scrive nelle sue annotazioni, è che la figlia trovi la sua strada e la percorra tutta.
Miriam non è la donna rinunciataria che sembra; le sue parole, al contrario, rivelano forza, tenacia e un amore immenso per la figlia.

Ruth Reichl è direttrice della rivista culinaria Gourmet Magazine. È stata critica gastronomica per il New York Times e per il Los Angeles Times. È popolarissima negli Sati Uniti anche per i suoi libri: La parte più tenera (2002), Confortatemi con le mele (2003), Aglio e zaffiri (2005).

marinella m.

venerdì 19 giugno 2015

25 giugno 2015, in libreria

Il Gioco dell'Esserci, tra femminile e femminista
Tra drammi e commedie, testi teatrali che vedono in scena donne famose o sconosciute, inventate o re-inventate nella loro stanza, nel rapporto con l’uomo che le vide appassionate, nella perdita, nella gioia, nel dolore, nel carcere o correndo libere, ma sempre con coraggio, senso critico, desiderio di vivere e costruire un ponte con l’altro.

Incontro con Maria Inversi, scrittrice e regista; introduce e coordina Milly Mazzei


Giovedì 25 giugno 2015, ore 18,00
Libreria delle Donne
Via Fiesolana 2/B Firenze
Ingresso gratuito; è gradita la prenotazione

Info e prenotazioni
055 240384 eventi.libreriadonne@gmail.com

venerdì 12 giugno 2015

Gostanza e le altre

Le streghe tra storia e leggenda

Guaritrici che curano con le erbe; fattucchiere che preparano intrugli; donne che aiutano a partorire, ma anche ad abortire o ad evitare gravidanze: contro di esse si scatena l’Inquisizione, sostenuta e ispirata da libri, trattati e bolle papali.
Come in molte parti d’Europa, la caccia alle streghe arriva anche in Toscana. La storia di Gostanza da Libbiano, processata per stregoneria nel 1594, è emblematica delle persecuzioni di cui furono oggetto molte donne anche nella nostra regione.

Conferenza di Francesca Taddei, con proiezione di materiale iconografico; introduce e coordina Milly Mazzei

Giovedì 18 giugno 2015, ore 18,00
Libreria delle Donne  Via Fiesolana 2/B Firenze

Ingresso gratuito; è gradita la prenotazione

Info e prenotazioni
055 240384 - eventi.libreriadonne@gmail.com

venerdì 5 giugno 2015

Trieste





Il passato è un libero pensatore, il passato è un viandante, il passato attraversa le frontiere con gai lustrini, il passato è un grande viaggiatore che si perde nei propri labirinti, il passato somiglia a una talpa.


Artemisia



Anna Banti

SE 2015
€ 22,00





 Per quante forme, per quanti modi diversi possa esprimersi il dolore di una intattezza violata, Artemisia me lo fa intendere in quest’aria di sacrificio e di pericolo che fomenta, con i rimpianti di tutti, il suo rimpianto di risuscitata invano. La nostra povera libertà si lega all’umile libertà di una vergine che nel milleseicentoundici non ha se non quella del proprio corpo integro e non può capacitarsi in eterno di averla perduta. Per tutta la vita essa si adoprò a sostituirla con un’altra, più alta e più forte, ma il rimpianto di quell’unica restò: mi pareva, con quei fogli scritti, d’averlo quietato. Ora ritorna più intenso che mai, con un moto di relitto che appare e dispare sull’onda che lo porta, e, a momenti, sembra che l’acqua limpida l’abbia digerito. Scottata mille volte al bruciore dell’offesa, mille volte Artemisia si fa indietro e prende fiato per lanciarsi di nuovo nel fuoco. Così usava un tempo, così usa oggi con me.

giovedì 4 giugno 2015

Il sogno del teatro


DACIA   MARAINI  ALL’ARCHIVIO DI  STATO  DI  FIRENZE

5  Giugno alle ore  16.00 - Viale Giovine Italia, 6








Il   lavoro  che  Dacia  Maraini  e  Eugenio Murrali  presenteranno il  5 giugno alle ore  16:00, nell’Auditorium  dell’Archivio di  Stato, rappresenta un’occasione fondamentale per avvicinarsi  al  Teatro di questa grande interprete del  Novecento. IL SOGNO DEL TEATRO.  CRONACA  DI   UNA  PASSIONE, con prefazione di  Dario Fo (Rizzoli 2013),  colma un vuoto di attenzione per la scrittura della  Maraini  che non è solo una   grande  narratrice  e saggista ma autore teatrale di rilevanza  europea. Questo aspetto forse  già conosciuto dagli addetti   ai lavori  ritrova in questa  ricchissima retrospettiva  la possibilità di ricostruire la sua iniziazione teatrale, fiorentina, di quegli anni mitici, immemoriali, del Poggio Imperiale  e  poi  la storia di questa avventura  culturale e civile che parte dagli anni  sessanta  per  arrivare  ai  primi anni del nuovo millennio.Si deve alla forma calibratissima di una apparente serie di interviste  (in realtà sono colloqui, dialoghi) questa idea di rappresentare società e intimità, le due grandi  protagoniste di queste pagine. L’aspetto anticonvenzionale e teatrale del libro abilmente evita  l’idea  di un  continuum  che l’avrebbe reso retorico; è  dunque il  colloquio a spezzare  l’ufficialità  di un  testo- saggio per ripercorrere esperienze teatrali  fondamentali (come dimenticare il teatro di  Cantina di via  Belsiana e la Compagnia del Porcospino?): naturalmente veniamo riportati  a testi lontani nel tempo ma dalla tematica ancora attualissima come La famiglia normale in cui il disagio e l’infelicità sono ancora oggi palpabili, più vivi che mai. Da  rilevare anche quella componente non più “autoriale” e basta ma legata ad un “fare” sul palcoscenico, ad esperienze  anche tecniche di montaggio, di regia, di uso delle luci, di creazione di  vestiti da scena: un teatro a tutto tondo, appassionato, non più solo di testa o di parole ma di azione.
Qui presenti in questo articolato dibattito, in questa rievocazione commossa ma rigorosa del teatro italiano le  voci  più rappresentative: Dario Fo, Luca  Ronconi, Eugenio Barba, Riccardo Reim, per citarne alcuni. Questa amicizia creativa, questo lavorare insieme coinvolge anche la riflessione e il ricordo di molte nostre importanti attrici  di teatro: Piera degli Esposti, Mariangela D’Abbraccio, Elisabetta Pozzi. Ma  sono moltissime quelle presenti  nel lungo percorso del teatro di  Dacia Maraini.

Presenteranno il  volume Andrea Mancini e Marzia Pieri. Coordinerà Elisabetta De  Troja.

mercoledì 3 giugno 2015

Vergine giurata



Elvira Dones

Feltrinelli 2007, 2015
€ 15,00





Lassù, sulle catene montuose nel nord dell'Albania, vige la legge del Kanun.
Il Kanun è il più antico codice consuetudinario albanese, che da secoli regola tutti gli aspetti della vita delle comunità di questa zona, tra le più arretrate del Paese.
Il codice si fonda su un sistema patriarcale alla cui base è l'appartenenza al clan.
Secondo il Kanun "la donna è un otre, che sopporta pesi e fatiche". Proprietà esclusiva, prima del padre e poi del marito, il suo destino è segnato dalla nascita.
L'unico diritto che le viene riconosciuto è quello di proclamarsi uomo e diventare una vergine giurata. Con il giuramento la donna si obbliga per sempre all'astensione dalla vita sessuale, prende un nome da maschio e acquisisce tutti i diritti che il Kanun riserva agli uomini: muoversi liberamente, vendere e comprare proprietà, partecipare alle vendette dei clan, bere e mangiare in compagnia.
La figura della vergine giurata nacque dall'esigenza di consentire la continuità della famiglia, qualora il patriarca che ne stava a capo fosse morto senza un erede maschio.
È proprio alla morte di zio Gjergj, che Hana (Luna in albanese) Doda, la protagonista di questo libro, per salvare l'onore della famiglia diventerà una vergine giurata col nome di Mark Doda.
Dopo quattordici anni passati da sola su quelle Montagne Maledette, abbrutita dalla fatica, stanca di portare vestiti da uomo e di tenere fede al giuramento, Hana si trasferisce negli Stati Uniti dalla cugina Lila.
Accolta con calore ed affetto, riuscirà a poco a poco, con l'aiuto della cugina e di sua figlia Jonida, a liberare la Hana che Mark ha tenuto prigioniera dentro di sè. Troverà un lavoro, ritroverà il gusto di indossare gonne e camiciette, ma sopratutto accetterà il suo corpo di donna, e come tale, ad amarlo e farsi amare.

Elvira Dones, albanese di origine, è scrittrice, sceneggiatrice e autrice di documentare televisivi. È stata lei a realizzare un filmato con protagoniste sei donne anziane che vivono come uomini. La scrittrice aveva scoperto l'esistenza di queste donne per caso, in una foto di una famiglia kosovara dove spiccava un uomo dal volto estremamente femminile.
Vergine giurata ha vinto il premio Fondazione Carical Grinzane Cavour per la cultura euromediterranea nel 2008. Liberamente tratto dal libro è stato realizzato un film, diretto da Laura Bispuri e interpretato da Alba Rohrwacher, presentato al Festival di Berlino 2015.
marinella m.