giovedì 29 aprile 2010

Care ragazze. Un promemoria




Vittoria Franco


Donzelli 2010
€ 16,00




Care ragazze, ho incontrato tante di voi, in circostanze e luoghi diversi: nelle scuole, nelle università, nei partiti, nelle associazioni. Alcune entusiaste e consapevoli, altre sfiduciate, dal futuro incerto, rassegnate. Altre ancora desiderose di affermarsi, di superare ogni ostacolo pur di realizzare i propri progetti di vita…


È per loro che Vittoria Franco stila un promemoria delle libertà femminili conquistate dalla sua generazione, e l’intento è tutto rivolto al presente e al futuro di chi a quelle lotte non ha partecipato: ricordare che la libertà e i diritti delle donne non sono acquisiti una volta per tutte, e che l’impossibilità di praticarli fino in fondo li rende lettera morta fino a farli scomparire. Scoprire l’esperienza di donne che hanno lottato duramente per conquiste che oggi si danno per scontate; sapere che prima del 1974 in Italia non era possibile divorziare; che prima del 1978 l’aborto era illegale; che fino al 1975 la donna era sotto tutela del padre, del fratello o del marito e non aveva neanche diritto all’eredità; che prima del 1996 la violenza sessuale era un delitto contro la morale e non contro la persona: tutto questo serve come monito a non tornare a una concezione proprietaria della donna e a contrastare i tentativi di ricacciarla nei ruoli tradizionali e consueti. È vero, oggi le ragazze occupano la scena pubblica, ma è solo quella delle immagini televisive, che distorce la libertà e favorisce la mercificazione del corpo. Ecco, dunque, un promemoria dei tanti passi che le donne hanno fatto, ma soprattutto dei tanti ancora da fare, quelli decisivi per una reale parità e una cooperazione con gli uomini nella costruzione di una democrazia effettiva.

Vittoria Franco presenta Care ragazze a Firenze lunedì 10 maggio, ore 17,00, presso la Casa della creatività (Vicolo di Santa Maria Maggiore). Interverranno Enrica Asquer, Claudio Martini, Anna Scattigno e Maria Teresa Mori.

Il corpo delle donne 2



Lorella Zanardo


Feltrinelli 2010
€ 13,00



...Per anni ho lottato cercando di adeguarmi a modi di pensare "al maschile", diversi dal mio: non non peggiori, dunque, né migliori; semplicemente, "altro da me". Strutture di pensiero logiche che partono spesso da una forma astratta, teorica... Restava però un persistente senso di frustrazione, la sensazione che fosse rimasto qualcosa di inespresso...
Alcune di noi, guidate da ottime maestre, stanno faticosamente cercando di uscire dalle "scarpe" del pensiero dominante. Su piedi-pensieri impacciati dal non-utilizzo, provano ad avventurarsi incontro al mondo espressivo con un nuovo approccio: partire da noi, dal nostro vissuto e dalle nostre esperienze per capire il mondo e offrire questa comprensione a donne e uomini. Chiedendo a questi ultimi che, per una volta, si affidino a noi e al nostro
modo...

mercoledì 28 aprile 2010

Un'estate da sola



Elizabeth von Arnim


Bollati Boringhieri 2000
€ 12,00


2 maggio. Ieri sera dopo cena, mentre eravamo in giardino, dissi:« Voglio restare da sola per l’intera estate, e giungere all’essenza della vita. … Non inviterò nessuno … trascorrerò i mesi sui prati e nei boschi. … Là fuori, sulla piana, tutto è silenzio e dove c’è silenzio, ho scoperto, c’è pace».
«Attenta a non bagnarti i piedi» disse l’Uomo di Rabbia, levandosi il sigaro di bocca. … Il cielo era sgombro di nubi, e presto vidi il sole sorgere rapido dalla segale, una grande, nuda palla rossa: il grigio del campo divenne giallo, lunghe ombre si disegnarono sull’erba e i fiori bagnati si trasformarono in diamanti. D’un tratto, mentre osservavo quell’incredibile spettacolo assaporando un’intensa felicità, la certezza del dolore e della sofferenza e della morte calò come un nero sipario tra me e la bellezza del mattino, e mi assalì un altro pensiero … la consapevolezza della tremenda solitudine in cui ciascuno di noi vive e muore…

Trasferitasi nella tenuta del marito, l’Uomo di Rabbia, il Conte August, vive anni felici, anni di gioie semplici … di libertà dalle costrizioni. Il contatto con la natura, la corsa in giardino, è il modo più immediato e sicuro di fuggire a un marito autoritario e al provincialismo della Germania. Un profondo stream of consciousness. Femminista e anti-mondana.
a.t.

domenica 25 aprile 2010

Due




Irène Némirovsky


traduzione di Laura Frausin Guarino
Adelphi 2010
€ 18,50



...Fino a quelo momento Marianne e Antoine non avevano conosciuto la maledizione congenita al matrimonio: le liti senza ragione, senza motivo, che scoppiano all'improvviso in piena bonaccia come un temporale in un cielo d'estate, e che, rare all'inizio e di cui ci si vergogna, finiscono per occupare il tempo, la mente degli sposi...
Unica tregua ai litigi, quell'ora misericordiosa prima del sonno, quando la lunga abitudine del dormire insieme avvicina l'uno all'altro i due corpi, crea una cavità nel fianco della donna, fa cercare all'uomo il posto tiepido, accanto a quel petto nudo, dove già per tante sere ha trovato riposo, confonde i respiri, li placa, unisce per un istante gli sposi, prima di separarli in modo ancora più sicuro, più inesorabile, trascinando ciascuno verso il proprio sogno...

giovedì 22 aprile 2010

L’anulare


Ogawa Yoko

Adelphi 2007
€ 9,00



Una ragazza giapponese, un laboratorio dove si conservano esemplari di oggetti da cui la gente vuole separarsi per sempre, un enigmatico professore.
Qual è il punto esatto in cui la realtà si trasforma in follia? Nell’universo feticista della Ogawa tutto rasenta il non-senso. La sua scrittura implacabile si muove tra parentesi atmosferiche di sole e di pioggia, partiture musicali suonate su un vecchio pianoforte e scarpe che esercitano silenziosi incantesimi. E riesce ad incatenarti senza apparente logica a questi mondi.

calvina

lunedì 19 aprile 2010

Ci vediamo a casa, subito dopo la guerra




Tami Shem-Tov


Piemme 2010
€ 18,00




È il 1943, l’Olanda è occupata.
“Ci vediamo a casa, subito dopo la guerra”: così si erano salutati Lieneke e il suo papà quando questi l’aveva accompagnata a casa del dottor Kohly e della sua famiglia nel piccolo villaggio di Den Ham.
Il dottore è un membro della Resistenza e, insieme alla moglie Vonnette, nasconde gli ebrei, altrimenti destinati alla deportazione.
La famiglia di Lieneke si divide, tutti con false identità e in nascondigli diversi; si riabbracceranno a guerra finita. Solo la mamma, già gravemente malata, non ce la farà. Lieneke è la minore di quattro fratelli, figli di Jacques e Lien van Der Hoeden. Il suo vero nome è Jacqueline, di cui la piccola è molto orgogliosa perché riunisce in uno quello di entrambi i suoi genitori.
“Il tuo nome è segno di un grande amore” le aveva ripetuto una volta Lien, prima di aggiungere "ma non bisogna mai più menzionarlo fino alla fine della guerra. D’ora in poi ti chiamerai Lieneke”.
Tami Shem-Tov ha raccolto la storia di Lieneke van Der Hoeden e l’ha raccontata con il linguaggio lieve, ma non per questo meno penetrante, di una bambina. Arricchito dalle illustrazioni delle lettere che si scambiavano Lieneke e il babbo nel periodo in cui erano lontani, il libro è dedicato ai veri eroi delle guerre: quelli che salvano vite umane. Per tutti questi motivi è un testo bello anche per ragazzi.
Oggi Lieneke vive in Israele, si chiama Nili Goren, ha avuto tre figli e ha sei nipotini, ma, a tanti anni di distanza, continua a sentirsi Lieneke.

marinella m.

sabato 17 aprile 2010

Letteralmente femminista




Perché è ancora necessario il movimento delle donne

Monica Lanfranco

Punto rosso 2009
€ 10,00


Ciascuna donna, è stato detto fin dalle prime manifestazioni delle femministe negli anni ’70, e tutte le donne, sono portatrici e testimoni della rivoluzione più grande: quella della scoperta e dell’affermazione della propria identità, e allo stesso tempo della propria iscrizione ad un genere, iscrizione che, da destino segnato dall’inferiorità, diventa scelta di soggettività.
Come ogni percorso di soggettività l’affermazione della differenza non è stata né è mai, per ogni donna che ne rinnovi il percorso, una strada lastricata di rose. Mai. A seconda della latitudine, del contesto sociale, della cultura dominante, il conflitto tra i due generi, (che l’uguaglianza spesso cela), divampa quando la differenza irrompe... Tutto, dal momento in cui la consapevolezza sulla propria differenza è balenata dentro ciascuna di noi, è cambiato in modo irreversibile: i fatti fino a quel momento inevitabili e subiti sono diventati scelta da operare. Dall’essere madre al decidere di non procreare, dai comportamenti sociali alla libertà di espressione. Nessun ambito dell’esistenza è stato risparmiato: è stata, ed è ancora, una battaglia.

Monica Lanfranco ha scritto Parole per giovani donne. Diciotto femministe parlano alle ragazze d’oggi (Solfanelli, 1993) e ha curato Il Web delle donne: guida ai siti femminili in internet (Erga, 2002), Donne disarmanti. Storie e testimonianze su nonviolenza e femminismi (Intramoenia, 2003) e Senza velo. Donne nell’islam contro l’integralismo (Intramoenia, 2005). Dirige il trimestrale femminista Marea.
C.L.

venerdì 16 aprile 2010

Week end a casa Guidi


Due giorni di iniziative a Casa Guidi, la dimora di Elizabeth Barrett e Robert Browning a Firenze, in piazza San Felice n. 8.

Sabato 17, alle 17,00, presentazione del volume Il vittorianesimo (Liguori 2009), con il curatore Franco Marcucci, Gigliola Sacerdoti e Antonello La Vergata.
Domenica 18, alle 11, 00 e alle 15,30, apertura di Casa Guidi, con visite guidata in italiano e in inglese.

Info e prenotazioni: elena.capolino@fastwebnet.it

giovedì 15 aprile 2010

Dita di dama




Chiara Ingrao


La Tartaruga 2009
€ 16,50



Mi chiamo Francesca, e sono io che racconto questa storia, non so bene se a qualcun altro o a me stessa, che importa? Importa altro: riuscire a trovare le parole giuste, per dire quegli anni. ... Io non lo so, perché mi assediano la mente quei tempi frenetici, con tutte quelle cose che ci precipitavano addosso: piazza Fontana, i contratti, lo Statuto dei lavoratori, il divorzio, Reggio Calabria… Io non lo so, perché tutti questi ricordi, perché proprio ora. Se è per l’età, o per il casino che ci succede intorno; o invece soltanto per i casini fra Peppe e Maria, che lui non fa che rovesciarmeli addosso. Io non lo so: so che ci ho lasciato una parte di me, in quei giorni caldi di quarant’anni fa. Allegri e feroci, e più veloci della luce.


Chiara Ingrao presenta Dita di dama venerdì 16 aprile, alle 17.30, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, nell'ambito del ciclo di incontri "Leggere per non dimenticare". Con lei Ernestina Pellegrini e Vittoria Franco.

lunedì 12 aprile 2010

La mela d'oro

Mito e destino
Susanna Mati
Moretti & Vitali 2009
€ 16,00

Susanna Mati presenta La mela d'oro mercoledì 14 aprile, alle 17.30, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, nell'ambito del ciclo di incontri "Leggere per non dimenticare".

sabato 10 aprile 2010

Coventry




Helen Humphreys


Traduzione dall’inglese di Carlotta Scarlata
Playground 2010
€ 13,00



...Ecco cosa fanno lei ed Harriet: passarsi l’una all’altra il ricordo di quella notte del novembre 1940. Harriet manda a Maeve una poesia. Maeve manda ad Harriet un disegno. Se un tempo Maeve disegnava il mondo intorno a lei per poterlo attraversare, ora disegna solo immagini di quella notte, quando Coventry fu rasa al suolo…

Due guerre, due incontri, due perdite assolute. Dopo Cani selvaggi e Il giardino perduto, un nuovo romanzo di Helen Humphreys.
a.bu.

martedì 6 aprile 2010

Milano è una selva oscura




Laura Pariani


Einaudi 2010
€ 19,00




Che mi domando e dico: cos'ho mai fatto nella mia vita, oltre a scappare? Il Dante sorride tra sé mentre prova a rispondere... Ché se la vita la fosse un catalogo, potrebbe scriverci: andato in guerra, dato lezioni, emigrato, sposato, diventato padre, ammalato, confinato, letto libri, scritto quatter patanflànn di poesie, viaggiato di notte su un camion per un sacco di riso e una tolla di latte condensato da portare alla Milena, urlato per i bombardamenti, gridato d'allegria nel sole di aprile, venduto libri, perduto il lavoro, finito sotto processo, ben pistaa in la pirotta, camminato... Insomma, una lista lunga, e non sempre di faccende volgari.


Laura Pariani presenta Milano è una selva oscura mercoledì 7 aprile, alle 17.30, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, nell'ambito del ciclo di incontri "Leggere per non dimenticare".

La sposa gentile




Lia Levi


e/o 2010
€ 18,00




Una cascata di riccioli color castagna tenuti prigionieri in una crocchia… un cestino di ciliegie… una ragazza che corre attraverso i campi… i suoi capelli che, liberati dalle forcine, le ricascano sulle spalle mentre si abbandona tra le braccia di lui…
Amos e Teresa, lui banchiere benestante e lei povera contadina, lui ebreo e lei gentile, ovvero non ebrea. Un amore che divampa come un fuoco ardente, ma che deve essere nascosto. Un amore che non si piega neanche di fronte alla condanna delle due famiglie. Unita ad Amos da un sentimento profondo, Teresa farà della sua casa un autentico focolare ebraico, dove si cucina kasher e si rispettano la Tradizione.
Aiutata dal suo senso pratico e sorretta dal suo amore, Teresa fa tutto questo perché suo marito “sia sempre contento”, semplicemente. In questa sua dedizione non c’è spirito di sacrificio, non c’è fatica, non c’è rinuncia. Si percepisce subito e fino alla fine, che nel suo intimo, essa conserva qualcosa per sé. Quasi un prodigio.

Lia Levi, di famiglia piemontese, è nata a Pisa e vive a Roma, dove ha diretto per quasi trent’anni il mensile ebraico Shalom. Ha scritto molti romanzi, anche per ragazzi. Con Una bambina e basta ha vinto il Premio Elsa Morante Opera Prima e con L’albero della magnolia il Premio Moravia e Premio Fenice Europea.
marinella m.

venerdì 2 aprile 2010

King Kong girl




Virginie Despentes


Einaudi 2007
€ 11,50




... Dopo molti anni di buona, leale e sincera investigazione, ho comunque dedotto che: la femminilità, è comportarsi come delle puttane. L’arte del servilismo. Si può chiamarla seduzione e farne una cosa glamour. È uno sport di altissimo livello solo in rari casi. Per la massa, vuol dire semplicemente abituarsi a comportarsi come degli esseri inferiori.

... Piacere agli uomini è un’arte complicata, che chiede che si cancelli tutto ciò che rientra nell’ambito della potenza.

... Decisamente, le donne piace soprattutto vederle in pericolo. Marchiate, la collettività veglia a che paghino caro per essere uscite dalla retta via, e per averlo fatto pubblicamente.
... Dove sono le racchie, le vecchie le camioniste, le frigide, le mal scopate, le inscopabili, le isteriche, le tarate, tutte le escluse dal gran mercato della bella donna? Io scrivo dalla loro parte.

Sono frasi estratte a caso dal libro di Virginie Despentes. Uno sguardo di cruda attualità sugli intrecci tra morale, sesso, potere e casta dominante.
calvina