lunedì 30 novembre 2009

Ci salveranno i fulmini e il deserto?




Giovedì 3 dicembre 2009, alle ore 17,30, al Giardino dei Ciliegi, Mara Baronti e Manuela Giusti presentano il libro di Maria Letizia Grossi Ci salveranno i fulmini e il deserto? (Luciana Tufani 2009). Letture di Antonella Baldi. Sarà presente l'autrice.

giovedì 26 novembre 2009

La cura del mondo


Elena Pulcini

Bollati Boringhieri 2009

€ 25,00


Essere capaci di cura vuol dire scoprirsi fragili e avere paura per il mondo.


Elena Pulcini presenta La cura del mondo venerdì 27 novembre alle ore 17,30, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, nell'ambito del ciclo di incontri "Leggere per non dimenticare".

lunedì 23 novembre 2009

Il corpo violato delle donne e delle bambine

Mercoledì 25 Novembre,
ore 18
al Giardino dei Ciliegi

La cooperativa delle Donne in collaborazione con
Il Giardino dei Ciliegi e l’Associazione Nosotras
vi invita a partecipare all’incontro

La libertà inizia dall’inviolabilità
del corpo delle bambine e delle donne
in occasione della
Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

Verrà presentato il Fondo Nosotras sulle Mutilazioni genitali femminili a cura della Cooperativa delle Donne.

la cantautrice Letizia Fuochi presenta dal suo nuovo album
Come l’acqua alla terra la canzone Donna nigra,
dedicata alla campagna contro le mutilazioni genitali femminili.

Intervengono Mara Baronti, Laila Abi Ahmed, Milly Mazzei.
Coordina Alessandra Vannoni


mercoledì 18 novembre 2009

Sarah Waters




L'ospite


Ponte alle Grazie 2009
€ 20,00




Avevo dieci anni quando vidi Hundreds Hall per la prima volta. Era l'estate dopo la guerra e gli Ayres erano ancora una famiglia importante della zona, con gran parte del patrimonio ancora intatto... Dovevano sembrare una gran bella famiglia, ma di loro conservo un ricordo molto vago. La casa invece me la ricordo benissimo, perché ai miei occhi era apparsa come un vero palazzo. [...] Così quando rividi la casa trent'anni dopo, e alla fine di un'altra guerra, rimasi sconcertato dai cambiamenti che aveva subito.


Ultimo romanzo della nota scrittrice inglese (1966- ), nella rosa dei finalisti del prestigioso Booker Prize, è una coinvolgente ghost story che travalica il genere aprendosi a una comprensione della dimensione psicopatologica. Con una scrittura serrata, nella cornice della lugubre dimora si dipana la storia dei personaggi che è anche storia dell'Inghilterra, di due conflitti mondiali del Novecento, dell'evoluzione dei rapporti di classe, e dei cambiamenti avvenuti in campo sociale, economico e politico nel XX secolo.
mm

venerdì 13 novembre 2009

Non vi lascerò orfani




Daria Bignardi


Mondadori 2009
€ 17,50




…perdere un genitore a quarant’anni fa più male che a venti. A venti è uno strazio, ma sei in corsa e corri. A quaranta è un dolore che non passa più. Non potrai più decidere se andare a trovarlo o no. Non potrai più fargli un regalo, spedirgli una cartolina, fargli una sorpresa telefonando ad un’ora insolita. Non potrai più far felice nessuno con così poco.


Tutto d’un fiato si legge questo libro: un bicchiere d’acqua fresca in un giorno di calura.
Tentando di elaborare il lutto per la scomparsa dell’amata madre l’autrice tratteggia con vivacità il carattere dei suoi genitori, ricostruisce la genealogia della famiglia d’appartenenza, il movimento di affetti, i conflitti vissuti dai personaggi di cui parla; restituendoceli ci fa conoscere un pezzo della nostra storia d’Italia.

Daria Bignardi presenta Non vi lascerò orfani lunedì 16 novembre, alle ore 17,30, a Firenze presso la Biblioteca delle Oblate, nell’ambito del ciclo di incontri “Leggere per non dimenticare”.

giovedì 12 novembre 2009

La recherche di Caroline Gallois


Memoria, Trama, Caos, Danza. Queste parole chiave ci aiutano a comprendere il mondo artistico e interiore di Caroline Gallois. Il suo percorso artistico è specchio fedele della sua condizione esistenziale: una danza nella memoria e nel presente che cerca di ricomporre la tela sbrecciata dell’esistenza, di afferrare frammenti della realtà percepita per sottrarli al caos indistinto...

Sabato 14 novembre alle ore 18, presso la Libreria delle donne di Firenze, l'inaugurazione della mostra. L'esposizione si protrarrà fino al 6 gennaio 2010.
Per saperne di più su Caroline Gallois e la sua opera, clicca qui.

martedì 10 novembre 2009

Caterina Venturini






Martedì 10 novembre alle ore 17,30, al Giardino dei ciliegi, in via dell'Agnolo 5, Caterina Venturini presenta il romanzo Le tue stelle sono nane (Fazi 2009). Introduce Clotilde Barbarulli.

domenica 8 novembre 2009

Paula Fox 2


Quello che rimane

Fazi 2005
€ 8,50


Gli oggetti, le loro forme che iniziavano a rafforzarsi nella luce crescente, avevano un’aria oscura, erano minacciosi come totem.

Questo pensa Sophie quando si sveglia all’alba e si muove silenziosamente per la sua casa. E questa è l’atmosfera di ansia e di oppressione del l’intero romanzo. La scrittura di Paula Fox è di un’anestetizzante rigorosità. Il suo sguardo penetra come uno spiraglio di luce in tutti gli anfratti della quotidiana normalità, nella cornetta di un telefono, sotto le coperte di una coppia navigata nella lussuosa casa della Brooklyn degli anni sessanta, nella casa del vicino attraverso la finestra difronte sino ai marciapiedi del quartiere.
Come dice Jonathan Franzen nell’introduzione “Quello che rimane è un romanzo in rivolta contro la sua stessa perfezione”. Ben venga allora la rabbia che produce uno scatto, che fa emergere un sentimento a cui si riesce a trovare un nome.
calvina

Paula Fox


Il vestito della festa

Fazi 2007
€ 15,00


Nell'America ruggente degli anni Venti e poi durante la grande depressione degli anni Trenta, nel mondo del teatro e del cinema di Hollywood, nel quale si affacciano spettrali comparse personaggi noti - da Stella Adler a Clifford Odets, da John Gilbert a Harpo Marx - Paula cresce tra adulti distratti, falliti, folli, disillusi nelle loro ambizioni artistiche e nei loro amori. Contundente è il ritratto dei genitori: coppia di sbandati belli e dannati come Francis Scott Fitzgerald e Zelda - affascinante e crudelmente anaffettiva la madre, sceneggiatore fallito, strambo e alcolizzato il padre (dall'introduzione di Melania G. Mazzucco).

Con uno stile asciutto e graffiante, in questa autobiografia Paula narra la sua difficile vita segnata dall'abbandono di sua madre, ferita mai rimarginata di una bambina sballottata tra adulti che tentano di accudirla. Luoghi e vestiti non suoi l'accompagnano nel cammino estraniante verso l'età adulta e una capacità di scrittura essenziale, che niente concede alla leggerezza del vivere, la riscatta senza farle mai assaporare la dolcezza del perdono.
mm

sabato 7 novembre 2009

Marta Dassù




Mondo privato e altre storie


Bollati Boringhieri 2009
€ 10,00





Tutto è stato confuso da subito. Eravamo Milanesi a Firenze, Comunisti al golf, esonerati dall'ora di religione nei primi anni sessanta. Eravamo, per volere materno, lì ma altrove. E io credo, dottore, che questo essere lì ma essere altrove abbia finito per non farmi sentire da nessuna parte...


Marta Dassù presenta
Mondo privato e altre storie mercoledì 11 novembre, alle ore 17,30, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, nell'ambito del ciclo di incontri "Leggere per non dimenticare".


martedì 3 novembre 2009

Lasciami l’ultimo valzer




Zelda Fitzgerald


Bollati Boringhieri 2009

€ 19,00



Pubblicato nel 1932, Lasciami l’ultimo valzer è l’unico romanzo di Zelda Sayre Fitzgerald, musa dell’“età del jazz” e moglie di Francis Scott Fitzgerald. Dolorosamente autobiografico, il libro narra la storia di Alabama Beggs, bella e anticonvenzionale ragazza del Sud, che sposa un artista, viaggia con lui in Europa, conducendo una vita relativamente infelice. La ricerca di qualcosa per sé, che Alabama trova nella danza, attraversa tutto il libro come un brivido di febbre fa con un corpo malato. A dispetto della vita stimolante che conduce, l’insoddisfazione segna la sua esistenza, come il gusto di amaro che talvolta accompagna dolci molto speziati.
Ai dialoghi serrati Zelda alterna bellissime descrizioni di ambienti e atmosfere.

Il treno li trasportò attraverso il carnevale rosa della Normandia, oltre il delicato merletto di Parigi e gli alti terrazzi di Lione, i campanili di Digione e il bianco romance di Avignone, fino al profumo dei limoni, al fruscio del fogliame scuro, alle nubi di falene che sferzavano il crepuscolo purpureo, fino alla Provenza, dove la gente non ha bisogno di vedere, a meno che non vada in cerca dell’usignolo.

Zelda Sayre Fitzgerald nacque a Montgomery, in Alabama, nel 1900. Cresciuta in una solida famiglia del profondo sud degli Stati Uniti, fu fin da giovane al centro dei pettegolezzi della sua città, per i suoi atteggiamenti anticonformisti. Nel 1920 sposò Fitzgerald; due anni dopo ebbero una figlia, Frances. Lo scrittore era all’apice del successo e la coppia divenne il modello vincente dei “ruggenti anni Venti”.
A ventisette anni, appassionatasi alla danza, Zelda decise di intraprendere una carriera da ballerina, impresa che contribuì, insieme a una vita coniugale scossa da risentimenti e gelosie, a renderla ancora più fragile. Al suo primo ricovero in sanatorio, nel 1930, con una diagnosi di schizofrenia, ne seguì un secondo nel 1932, dopo la morte del padre. La degenza in clinica non le impedì però di completare il romanzo Save me the Waltz. Entrata di nuovo in ospedale psichiatrico nel 1936 ad Asheville, in Carolina del Nord, vi morì nel 1948, insieme a diversi altri degenti, in un incendio che devastò la clinica.

marinella m.

Némirovsky 2



Come le mosche d’autunno


Irène Némirovsky

Adelphi 2007
€ 9,00



Russia, imperversa la guerra civile. I Karin, eredi di un’antica casata di ricchi possidenti, sono scacciati dal proprio palazzo, braccati e costretti a fuggire in Francia. La vecchia nutrice, Tat’jana Ivanovna, veglia sul loro inesorabile declino. L’anziana njanjuška non è un personaggio fatto di carne: è più facile immaginarla come un idolo di bronzo, forgiato dal dolore e dal tempo, trascinato da un capo all’altro del mondo, antico lare testimone di un’odissea di disperazione. Le sue calme movenze, l’operosità silenziosa, fatta di gesti necessari, obbedienti al dettato di una legge atavica che prescrive lealtà senza riserve, ma anche l’unione viscerale con la natura innevata e sterminata della propria terra, fanno di questa vecchia serva l’incarnazione dell’anima di una Russia antica, destinata a soccombere in un esilio che sarà, prima di tutto, umano e morale.

ma.me.