giovedì 26 aprile 2012

Il letto di Frida




Slavenka Drakulić

La Tartaruga 2011
€ 15,30




Frida, ormai arrivata alla fine, ripensa a tutta la sua vita sfortunata e dolorosa. Pensa alla malattia che le ha insegnato come sopportare il dolore. Pensa all’incidente e tutte le cicatrici che ha lasciato. Ma soprattutto pensa alle persone che le sono state care, che le sono state vicine e l’hanno tradita. Suo padre, anche lui affetto da una malattia, che voleva una vita migliore per lei. Sua madre, molto cattolica, che le ha insegnato come nascondere la vergogna. Il suo primo fidanzato, che se n’è andato quando ha capito che sarebbe rimasta invalida. Suo marito, che l’amava, ma la tradiva con le sue modelle. Sua sorella, che le sta vicino fina alla fine e che però ha commesso il tradimento più grave.
L’unica costante positiva nella vita di Frida è la sua passione per la pittura. Attraverso la sua arte riesce a figurare il dolore che non riesce a esprimere con le parole.
…Mi ricordai che il rosso è allo stesso tempo il colore della vita e della morte. […] Se mai avessi dipinto il quadro rappresentante l’incidente, avrei utilizzato quei due colori. Ma quel quadro è l’unico che non ho mai dipinto, anche se tutti gli altri derivano da questo non dipinto…
manu

martedì 24 aprile 2012

Le stanze di lavanda




Il romanzo di un'infanzia armena

Ondine Khayat

Piemme 2010
€ 10,50
 
Lucine appartiene ad una ricca famiglia armena di commercianti e banchieri della città turca di Marache, nei pressi del confine con la Siria. Mentre il babbo è spesso in viaggio per affari, il nonno veglia sulla famiglia ed è punto di riferimento per tutta la comunità.
L’infanzia di Lucine, che trascorre serena insieme al fratello Pierre, di poco più grande, ed alla sorellina Marie, ha il profumo della lavanda.
La mamma era più bella della luna nelle notti di plenilunio. Ogni sera mi dava un bacio sulla guancia e il suo profumo di lavanda aleggiava in tutta la camera.
Ma è il nonno la persona a cui Lucine apre il suo cuore, da cui corre ogni volta che ha una domanda o cerca una risposta, ed è tra le sue  braccia che “la piccole poetessa di Marache”, come lui la chiama, si sente protetta e felice.
Lucine ha quattordici anni quando il 24 aprile 1915, per ordine del Ministro dell’Interno del  governo turco, Talaat Pacha, circa seicentomila intellettuali sono arrestati a Istanbul e un mese dopo, il 27 maggio, viene promulgata la “ legge provvisoria di deportazione” che stabilisce il quadro regolamentare dei massacri e della spoliazione delle vittime.
Mai, sognando il suo futuro, avrebbe immaginato di perdere le persone che ama nel giro di una notte, quella in cui  la sua casa è data alle fiamme e solo lei e la piccola Marie scampano al rogo.
Quella mattina, scortati dai gendarmi, sotto il sole cocente, senza acqua né cibo, gli armeni di Marache si mettono in marcia, le due bambine sono tra loro…
Seguirono  sputi e insulti. Il mio corpo non era che una conchiglia svuotata, rigettata sulla riva dalla furia del mare.
Dopo quattro mesi le due bambine giungono ad Aleppo, dove raccolte da un prete vengono sistemate in un collegio.
La piccola Marie sceglierà il convento, Lucine, che ha avuto salva la vita, rimarrà per molti anni incapace di amare, riversa su quella strada polverosa.
Lentamente e con il cuore pietrificato Lucine ricomincerà a scrivere, prima per gli altri e poi per sé.  Lucine, Luna, Estrella, Aurora, Joraya … ci vorranno cinque generazioni per sentire di nuovo nell’aria il profumo della lavanda …

Ondine Khayat è nata nel 1974 da madre francese e padre armeno. Attualmente vive a Parigi, dove collabora con varie ong per la realizzazione di progetti umanitari. Le stanze della lavanda, suo primo romanzo, racconta le memorie della nonna armena.
marinella m.

venerdì 20 aprile 2012

Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore

Lunedì 23 aprile 2012 alla Libreria delle donne di Firenze il primo appuntamento di un progetto rivolto ai giovani detenuti dell'Istituto Penale Minorile di Firenze. L'iniziativa, promossa dall'Associazione Fiesolana 2B in collaborazione con la Libreria delle donne di Firenze e il gruppo dell'Istituto Penale Minorile "Gian Paolo Meucci" de L'Altro diritto di Firenze, ha come obiettivo aiutare i ragazzi a vivere più attivamente la Biblioteca dell'Istituto.

Nella Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, dalle 17.30,  la presentazione del progetto seguita da un buffet "letterario", il cui ricavato andrà a finanziare il progetto ("buono da mangiare" di 2 euro).
Le/i clienti della Libreria delle donne potranno inoltre acquistare un libro da donare alla Biblioteca (con sconto del 10% sul prezzo di copertina), scegliendo da una lista di titoli proposti e selezionati dalle libraie. Per chi donerà un libro il buffet è gratuito. E' possibile anche, per chi possiede uno dei libri in elenco, donare la propria copia già usata. La lista sarà esposta in libreria a partire da lunedì.
Chi non potrà essere presente il 23 aprile avrà la possibilità di fare la propria donazione fino al 27 maggio.
A chiusura della "raccolta", una nuova iniziativa per presentare lo stato di avanzamento del progetto.

Info:
La libreria delle donne: libreriadonne@iol.it
Associazione Fiesolana 2B: fiesolana2b@libero.it

domenica 15 aprile 2012

L’amore è un’ombra



Perché tutte le mamme possono essere terribili

Lella Ravasi Bellocchio

Mondadori 2012
€ 17,00



Questo libro, lo diciamo subito, racconta di tutte noi, a tutte parla e da tutte dovrebbe essere letto.
L’autrice, chiedendo aiuto alla poesia, che sola può scendere negli abissi del dolore e dell’orrore, narra alcune storie di donne che, prigioniere della Regina delle Nevi e derubate delle emozioni, hanno vissuto con il cuore congelato e, in questo ghiaccio, hanno ucciso i loro figli.
Donne intrappolate in storie familiari in cui hanno vinto il silenzio e la menzogna, in cui il male, tramandato di generazione in generazione, ha creato una sorta di genetica della sofferenza, che ha soffocato prima loro, e poi le loro creature.
Attraverso le storie di queste madri estreme, l’autrice ci accompagna, con grande umana pietà, nell’ombra del materno. Ovvero in quel territorio, che ognuna di noi porta dentro di sé, dove il materno è ambivalenza, luce e ombra, forza creatrice e potenza distruttiva.
Ma come nelle giornate assolate cerchiamo l’ombra per trovare un po’ di refrigerio, nello stesso modo non dobbiamo avere paura dei lati oscuri (ed oscurati) della nostra anima, perché è andando là che impareremo a essere figlie e madri serenamente imperfette, e dunque donne intere.

Lella Ravasi Bellocchio, analista junghiana, è membro dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (ARPA) e redattrice della “Rivista di psicologia analitica”; ha pubblicato tra gli altri Di madre in figlia (1987, nuova edizione 2010), La lunga attesa dell’angelo (1992), Gli occhi d’oro (2004), L’inconscio creatore (2009).
marinella m.

martedì 10 aprile 2012

I Ching, l'arte del mutamento: applicazioni e magie

 
Domenica 15 aprile alle ore 17,00, presso la Libreria delle donne, un incontro introduttivo all'antico libro de I Ching, una delle poche opere sacre al mondo - forse l'unica - che è stata in grado di costituire le basi del pensiero filosofico di un'intera civiltà orientale, quella cinese, e al contempo di affascinare menti poderose della cultura occidentale, che nel perlustrarne il sistema hanno intravisto le sue sconvolgenti correlazioni con codici quali la sincronicità, il linguaggio binario informatico, il DNA. Selene Ballerini, giornalista e ricercatrice, ma soprattutto magista appassionata, autrice del volume che dà il titolo all'incontro (Venexia 2009), ci introduce a quest'opera densa di valenze archetipiche. Introduce Milly Mazzei.

L'iniziativa è promossa, con la Cooperativa delle donne, dall'Associazione Fiesolana 2B

L'ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria.
Ai soci Coop sarà applicato lo sconto su tutte le pubblicazioni esposte in libreria.
Info www.ildidifesta.it
Prenotazioni: tel.  055 5001495, fax 055 576938, e-mail: info@ttctoscana.com

venerdì 6 aprile 2012

Mare al mattino




Margaret Mazzantini

Einaudi 2011
€ 12,00




…Devi trovare un luogo dentro di te, intorno a te. Un luogo che ti corrisponda. Che ti somigli, almeno in parte…
Angelina è stata araba per undici anni. Il colonialismo aveva portato la sua famiglia in Africa, in Libia. Lei ci andava a scuola, aveva degli amici e parlava arabo, ma poi all’improvviso hanno dovuto andarsene. Angelina e la sua famiglia dovevano per forza tornare in Italia. Un paese completamente sconosciuto per loro. Non ci vogliono andare, non è casa loro. Solo Angelina riesce dopo un po’ ad accettare la novità e lotta per crearsi una vita nuova. Da questo tentativo nasce suo figlio Vito, a cui adesso cerca di insegnare cosa significhi “patria”.
Jamila ha perso suo marito. Gli hanno sparato. Adesso deve scappare. Lei e suo figlio, Farid, devono lasciare il deserto dell’Africa, casa loro. Raggiungono il mare e riescono ad imbarcarsi per l’Italia. Il viaggio è lungo, non sanno se la benzina basterà, l’acqua finisce presto e l’igiene è inesistente, ma hanno speranza. In Italia riusciranno a costruirsi una nuova vita, staranno meglio. Jamila ne è sicura.
…Farid aspetta l’alba. Aspetta l’Italia. Lì le donne camminano con il capo scoperto e la televisione ha infiniti canali. Scenderanno nelle luci, qualcuno li fotograferà. Gli daranno dei giocattoli, gli daranno la coca-cola e la pizza…
Due donne che il destino porta in Italia. All’una sembra una punizione, all’altra una possibilità. Quel che le unisce, la guerra, è la causa della perdita della patria.
manu