domenica 24 luglio 2011

Asini, oche e rabbini




Roberta Anau


e/o 2011
€ 18,00




Acuto e irriverente, tagliente e dissacrante, spiritoso e autoironico, questo libro in cui Roberta Anau, ebrea rispettosa della tradizione (ma non sempre, ma non solo) racconta la sua storia e quella della sua famiglia tra la grassa Ferrara e la più malinconica Torino fino a La Miniera, l’azienda agrituristica che apre in provincia di Ivrea.
Tra grasso d’oca, semi di sesamo e di papavero, carciofi e melanzane, carni salmistrate, zuppa di azzime e Challah, polpettoni di carne che profumano d’aglio, uova sode cotte nella buccia di succulente cipolle rosse, buricchi ferraresi e bagna cauda piemontese, una volta cucinate da mamme e nonne, e oggi preparate per turisti italiani e stranieri che arrivano a La Miniera, Roberta ritorna indietro e su di sé.
Ho capito che il ricordo fa bene, asciuga le frequenti montate lattee e aiuta a pensare con dolcezza e a spegnere fuochi, fuocherelli, fiammelle e soffioni bollenti. Ora riesco a posare gentilmente la mano sulla guancia di mia madre così forte e coraggiosa, a baciare quella baffuta e pungente della mia nonna splendidamente avara, ad annusare quella profumata della nonna piccina e timorata, a sentire comprensione per il burbero nonno, a ricordare senza disprezzo la faccia d uovo di mio padre e a sognarlo. Mi mancano tutti, anche quelli che ho conosciuto solo in fotografia, quelli di cui so soltanto i nomi, quelli che sconosciuti e silenziosi hanno camminato per le strade dei ghetti d’Europa, quelli che hanno studiato, che hanno cantato, che hanno commerciato e tutte quelle donne che hanno cucinato il cibo quotidiano e i piatti delle feste, che si sono arrabattate, che sono state pronte a rovesciare la loro vita per fuggire e ricominciare da capo. Il coraggio di prendere decisioni è stata per loro l’ultima strada aperta, buia ed obbligata. So però che se io sono qui è perché loro hanno avuto quel coraggio e la mia valigia è piena del loro ricordo. Nel doppio fondo anche un pochino del loro coraggio...
Un boccone prelibato… tutto da leggere.

Roberta Anau nasce a Ferrara e cresce all’interno della sua piccola comunità ebraica. Si laurea in lettere a Torino e dopo molti anni di insegnamento cambia vita dedicandosi al recupero ambientale, agricolo e museale di un’antica miniera di ferro vicino a Ivrea. Nel 1995 apre, nei vecchi edifici minerari, l’azienda agrituristica La Miniera in cui propone una cucina di matrice e tradizione ebraica italiana.
Ha pubblicato Cucina ebraica (2000) con Elena Loewenthal, La cucina della Bibbia (2002) con Daniela Messi, e Gian Burrasca: ragazzi di marzapane e cervello di crema (2010).

marinella m.

giovedì 14 luglio 2011

Il sudario di Laerte




Maria Beatrice Di Castri


Edizioni dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli, 2011
€ 10,00



Non voglio stare sola
/ con l'ombra di mio padre / che sale dall'Averno / e non si fa abbracciare. / Ma voglio restar sola / col ricordo di mio padre / ché nel pianto si feconda / anche l'abbraccio alla sua ombra.

Seduti al telaio del mito, con una manciata lucente di verde, che colora questi versi, si assiste alla tessitura di un sudario fatto di poesie dal ritmo pacato, lento. Parole, immagini, gesti quale personale tecnica di elaborazione del dolore, del lutto che s'incontra molto prima della morte come evento.
Con perseveranza interiore e faticosa, il giorno è il momento del tessere il pensiero del proprio padre ancora bello, non opaco, vetro sporco, investito dal dissolvimento della malattia, così da allontanare la morte ed esorcizzare la paura. La notte, invece, vede sfilare Penelope, quel velo troppo pesante che porta alla lenta rassegnazione. Ostinazione che lascia posto alla stanchezza, al disfare per intessere poi nuovamente.
E dopo tanto lavoro, lacrime, arriva il momento di scegliere trattenerti ancorato alla baia dei ricordi o lasciarti al mare aperto.
Ci si allontana dal telaio, si accetta di recidere, di dividersi dove il nome sul marmo gli ridette la nobiltà incisa della sua anima.
A.T.

domenica 10 luglio 2011

Flora Tristan




Passeggiate londinesi

Prospettiva 2011
€ 24,00




Pubblicato per la prima volta in Italia, è l’affresco in forma di appunti di viaggio di una città, la Londra del 1840, al centro di profonde e dolorose trasformazioni, rese attraverso l’occhio attento e partecipe dell’autrice. Flora Tristan (1803-1844) ci parla della dignità dei più umili, della novità di una metropoli e delle sue abitudini, ci svela la triste condizione delle donne, il dramma dell'oppressione e il cinismo dei padroni, sollecitando i lavoratori e le donne a riconoscersi nel comune sfruttamento, a specchiarsi l'uno nell'altra e a imparare a reagire: le chance di riscatto risiedono nella forza di un comune pensiero solidale capace di superare i confini nazionali.

Mercoledì 13 luglio, alle ore 21, presso la Libreria Prospettiva di Pontassieve, invito alla lettura di "Passeggiate londinesi" di Flora Tristan. L'iniziativa si svolge in collaborazione con l'Associazione Donne in cammino*Voci dal futuro

sabato 9 luglio 2011

Fratture




Irit Amiel


Keller, 2010
€ 13,50




Fratture, separazioni, interruzioni, perdite, ma anche ritrovamenti, ritorni, speranze…
Partenze senza ritorno dai ghetti della Polonia, esodo verso la vita in Israele…
Irit Amiel, con linguaggio asciutto quanto intenso, ci introduce nel mondo degli “scottati” che lambiti, ma non divorati dal fuoco, feriti, ma non vinti, non hanno perso insieme al desiderio di vivere l’aspirazione alla felicità.
Un uccellino emise un bel trillo cristallino, al che lei proruppe in un pianto dirotto. Come se in quel momento avesse compreso per la prima volta che né la sua mamma, né il suo papà avrebbero mai più potuto vedere o udire, o sentire nulla dello splendore di questo mondo. Forse in lei si era finalmente fatta strada una disposizione d’animo nuova, che le permise di mettere da parte il suo ego ferito e di pensare soltanto a loro. Perché se era vero che lei aveva perso i genitori, era ancor più vero che loro avevano perso la vita, e lei, e il mondo.

Nata nel 1931, Irit Amiel ha trascorso i primi anni della seconda guerra mondiale nel ghetto di Cestocova, in Polonia, riuscendo a fuggire e a salvarsi procurandosi dei falsi documenti ariani.
Ha lasciato la Polonia nel 1945 per raggiungere la Palestina, clandestinamente, solo due anni dopo, nel 1947, passando per la Germania, l’Italia e Cipro. Da allora vive in Israele e alterna lavori in prosa a raccolte poetiche.
Fratture è stato inserito nella rosa dei candidati al Nike 2009, il più prestigioso premio letterario polacco assegnato al miglior libro dell’anno.

marinella m.

sabato 2 luglio 2011

Freschi di stampa 19

Roberta Anau
Asini, oche e rabbini
e/o, € 18,00

Ingeborg Bachmann
Diario di guerra
Adelphi, € 11,00

Gioconda Belli
Nel paese delle donne
Feltrinelli, € 17,00

Nataša Dragnić
Ogni giorno, ogni ora
Feltrinelli, € 15,00

Herta Müller
Oggi avrei preferito non incontrarmi
Feltrinelli, € 16,00

Herta Müller
Il re s'inchina e uccide
Keller, € 12,00

Aglaja Veteranyi
Lo scaffale degli ultimi respiri
Keller, €13,00

Chitra Banerjee Divakaruni
Raccontami una storia speciale
Einaudi, € 20,00