lunedì 24 febbraio 2014

L’incontro



Michela Murgia


Einaudi 2014
€ 8,00
 

…Benedetto sempre sia il rispetto per la carne della nostra carne, ma la strada e l’averci giocato insieme offre ai bambini una più alta dimensione di parentela, che nemmeno da adulti sarà mai dimenticata. […] Così li senti davvero certi adulti nei bar, […] vantarsi ancora tra di loro dei legami nella strada dell’infanzia – abbiamo fatto il gioco insieme – come di un parto condiviso…

Maurizio vive in campagna, un po' fuori città, ma l’estate la passa con i suoi nonni a Crabas. Fra le esplorazioni in tunnel segreti, la caccia ai passeri lungo lo stagno e la morte del clan dei topi si diverte tantissimo con i suoi amici Giulio e Franco. Ma poi nell’estate del 1986 tutto cambia. La città si spezza in due e mette in pericolo anche l’amicizia dei ragazzi.

manu

domenica 16 febbraio 2014

Chi verrebbe a cercarci qui, in questo posto isolato?

 
Izieu, una colonia per bambini ebrei rifugiati (1943-1944)

a cura di Stéphanie Boissard e Giulia Ricci

Anniversary books, 2014
€ 15,00


Gli eventi
11 novembre 1942. I tedeschi invadono la zona non occupata (dopo l’armistizio con la Germania del 22 giugno 1940, la Francia era stata divisa in zone, quella occupata a nord e quella non occupata al centro-sud).

5 maggio 1943. Sabine Chwast e suo marito, Miron Zlatin, insediano a Izieu, nel dipartimento dell’Ain,  “una colonia  di bambini rifugiati”, fino a quel momento ospiti nella “Maison d’enfants” di Lodeve.

6 aprile 1944. La Gestapo rastrella i 44 bambini e i 17 adulti presenti nella colonia d’Izieu. Alle ore 20.10 dello stesso giorno Klaus Barbie firma ed invia un telex alla Polizia di Sicurezza e dei Servizi di Sicurezza in Francia, che annuncia la retata della colonia, enumera gli adulti e i bambini arrestati ed informa che gli stessi saranno trasferiti al Campo di Drancy il giorno dopo.
Sabin Zlatin non era presente: si era recata a Montpellier per trovare un posto più sicuro per i bambini.

8 aprile 1944. Gli adulti e bambini d’Izieu, dopo una notte passata nella prigione di Lione, entrano a Drancy registrati dal numero 19185 al numero 19235.

13 aprile - 30 giugno 1944. In questo periodo, con convogli diversi, 42 bambini e 16 adulti  vengono deportati ad Auschwitz. Tornerà solo l’educatrice Lea Feldblum. Il direttore Miron Zlatin e due adolescenti partiranno il 15 maggio 1944 e saranno uccisi a Tallinn, in Estonia.

7 aprile 1946. Si tiene la prima cerimonia in ricordo degli ospiti d’Izieu e sulla casa viene apposta una targa con i loro nomi e l’età di ciascuno.

La casa
La casa, scelta da Sabine Zlatin perché appartata e posta in alto rispetto alla strada, è situata nella zona sud del Bugey tra le colline della catena del Giura e si affaccia sulle Alpi. “Sono molto contenta si essere qui, ci sono delle belle montagne e dalla cima delle montagne si vede il Rodano che passa ed è molto bello” scrive Mina Aronowicz alla zia rifugiata negli Stati Uniti.

Il libro
Curato da Stephaine Boissard e Giulia Ricci, oltre ad una dettagliata ricostruzione storica, ci restituisce attraverso tante bellissime fotografie la vita nella casa e i volti sorridenti dei bambini che la abitarono e che non ci sono più:
Sami Adelsheimer, Hans Ament, Mina Aronowicz, Jean Paul e Max-Marcel Balsam, Esther, Elie e Jacob Benassayag, Jacques, Richard e Jean-Claude Benguigui, Baruk-Raoul Bentitou, Albert e Marcel Majer Bulka, Lucienne Friedler, Edmond Egon Gamiel, Maurice e Lilian Gerenstein, Henry-Chaim e Joseph Goldeberg, Claudine e Mina Halaunbrenner, Georges Halpern, Arnold Hirsch, Isidore Kargeman, Liane e Renate Krochmal, Max Leiner, Claude Levan-Reifman, Frtz Loebmann, Alice-Jacqueline Luzgart, Marcel e Paula Mermelstein, Theodore (Theo) Reis, Gilles Sadowski, Martha e Senta Spiegel, Sigmund Springer, Sarah-Suzanne Szulklaper, Herman e Max Tetelbaum, Charles Weltner, OttoWertheimer, Emile Zuckerberg.


marinella m.

sabato 8 febbraio 2014

Il mare che bagna i pensieri




Ilma Rakusa

Sellerio 2011
€18,00




Di madre ungherese e padre sloveno, Ilma Rakusa è anche e soprattutto figlia dei paesi in cui ha vissuto e dei confini che ha attraversato, dalla Slovacchia a Zurigo, dove si stabilisce definitivamente, passando per Budapest, Lubiana e Trieste.
Bambina e adolescente con le valigie sempre pronte per seguire i molti spostamenti della sua famiglia, porterà come compagne fedeli del suo peregrinare solo una collezione di piccole conchiglie.
Compiuti gli studi in Svizzera completerà il suo percorso universitario a Parigi e San Pietroburgo.
Donna dell’Europa, il cui cuore batte ad est, sceglie il tedesco ufficiale come lingua in cui scrivere.
Il mare che bagna i suoi pensieri è quello di Trieste, così come appare in tutta la sua maestosità dal castello di Miramare.
Il suo modo di narrare non ci restituisce una storia lineare, ma piuttosto ci regala frammenti di ricordi, tra profumi e colori, impressioni e ripensamenti.
Una composizione di parole che, frastagliata come le coste del mare, rovente come la sabbia o  impetuosa come la Bora, è poesia.

Ilma Rakusa  è scrittrice, poetessa, critica e traduttrice. Nata a Rimavská Sobota, in Slovacchia, nel 1946 da madre ungherese e padre sloveno, ha vissuto in diversi paesi dell’Europa centro-orientale prima di stabilisrsi a Zurigo. Il mare che bagna i pensieri ha vinto nel 2009 il premio dell’Associazione dei librai e degli editori svizzeri.
marinella m.