sabato 29 ottobre 2011

Quando la notte




Cristina Comencini


Feltrinelli 2009
€ 16,00




Marina è una mamma in difficoltà. È quasi sicura di non essere una brava mamma. È sempre così distratta. È preoccupata, è sempre sola con il figlio. Deve cucinare, tenere in ordine la casa, fare tante cose, quando in realtà non può perdere d’occhio il bambino nemmeno un secondo. Non sopporta quando il piccolo piange, allora fa di tutto per evitarlo, gli parla continuamente, cerca di tenerlo occupato, perché poi, quando comincia a piangere, non si ferma più. È sempre così pallido, per questo il dottore ha detto di portarlo in vacanza in montagna. L’aria fresca e pulita lo rinforzerà. Marina ci deve andare da sola, il marito non può venire. Non sa se ce la farà…
Manfred è un padre solo. Sua moglie lo ha lasciato e si è portata via anche i bambini. È preoccupato, perché è convinto che una donna non sia in grado di tirare su dei figlioli. Le donne sono fragili e troppo buone, mentre i bambini hanno bisogno di una mano forte e severa. Lui e i suoi fratelli sono cresciuti solo con il padre. La madre li aveva abbandonati quando erano ancora piccoli. Non hanno avuto bisogno della madre, sono sempre stati bene. Adesso il padre è andato a vivere in città, uno dei fratelli ha preso il rifugio su in montagna, l’altro il negozio e lui la casa in paese. Ha affittato l’appartamento sopra casa sua, arriverà una donna. Non sa se ce la vuole…
Due persone, due caratteri strani, due destini diversi, due incidenti, ma un’attrazione e un desiderio inspiegabili che li lega.

…Marina, la mia donna, la mia carne.

Senza fiato toccami, Manfred, prima che muoia di nuovo, in un attimo, questo che mi lega a te per la vita…


manu

mercoledì 26 ottobre 2011

L’onore perduto di Isabella de’ Medici

Giovedì 27 ottobre 2011, alle ore 16, presso l'Auditorium dell’Archivio di Stato di Firenze (Viale Giovine Italia, 6, Firenze), ELISABETTA MORI presenta il suo L’onore perduto di Isabella de’ Medici (Garzanti 2011).
Ne discutono con l’autrice GIULIA CALVI (Istituto Universitario Europeo di Firenze), ELISABETTA GRAZIOSI (Università di Bologna) e ROSALIA MANNO TOLU (Archivio per la Memoria e Scrittura delle Donne)

domenica 23 ottobre 2011

La notte dell’uccisione del maiale




Magda Szabó


Anfora, 2011
€ 14,00



…Sognava il cortile, quanto lo sognava! Sapeva anche che sarebbe stato inverno quando ci sarebbe tornato, quella era la sua stagione; un tempo limpido, duro, scricchiolante. Avrebbe calpestato la neve, e le finestre della bottega sarebbero state congelate, amava il disegno dei cristalli che si formavano sul vetro. Ci sarebbe stata anche la luna, una luna seria, invernale. Doveva proprio essere inverno, perché allora sarebbe stata vera la luminosità che filtrava attraverso la porta della cucina, e vero l’entrare in cucina e riempirsi del luccichìo dei piatti, dei bicchieri, del fuoco. …


Romanzo scritto dalla Szabó negli anni Sessanta, nell’Ungheria del regime filosovietico che anni prima le aveva proibito di scrivere. Un campo di mine aperto, con tutti gli elementi che ho utilizzato nella mia carriera … Se preferite: Micene con la tomba aperta di Agamennone, dirà l’autrice.
Gli avvenimenti del romanzo accadono nella città di Debrecen, Ungheria dell’Est, dalle sei del pomeriggio del 15 dicembre, alla sera del 16 dicembre del 1955, il giorno del banchetto per l’uccisione del maiale.
In un giorno d’inverno due famiglie, i Tóth e i Kémery. I saponieri e la famiglia nobile decaduta. Divisi da un matrimonio – maledetto e infelice – tra il promettente primogenito dei Tóth, János, e la Kémery, Paula. Lui accusato di aver tradito le tradizioni familiari, lei forte sicura e calcolatrice. La scena si apre sulla loro vita matrimoniale, l’elemento scatenante.
Nonostante gli iniziali passaggi oscuri, il tenore drammatico è immediato. Su tutto l’odio e il disprezzo. Ogni capitolo è un personaggio diverso, presentato dal punto di vista di tutti gli altri, in un continuo cambio di dimensione spazio temporale. La prima complicata parte del romanzo porta a una seconda, magnifica. Dopo aver disseminato indizi sibillini, finalmente si scopre il segreto. Il velo di cecità della natura umana si alza. La tragedia si consuma, la morte. I personaggi si liberano, il freddo inverno cristallizza la riconciliazione.
Una storia dura, violenta. La Szabó è superba nel dare corpo all’incomunicabilità nella e della famiglia.
A.T.

giovedì 20 ottobre 2011

La figlia oscura





Elena Ferrante


e/0 2006
€ 14,50


…Sentivo i loro sguardi che volevano ammansirmi, ma più forte sentivo il fulgore della vita fuori di loro, nuovi colori, nuovi corpi, nuova intelligenza … niente che mi paresse conciliabile con quello spazio domestico dal quale entrambi mi fissavano in attesa…


Leda è madre di due bambine, Bianca e Marta. Da una parte le ama talmente tanto che fa male, gli dedica completamente la sua vita e farebbe tutto per loro. Ma dall’altra parte sente che le sue figlie le impediscono di andare avanti, di vivere la propria vita e a volte si sente soffocare dalla loro presenza. Così, quando le bambine sono ancora piccole, le abbandona al marito e si gode la vita finché il dolore per la mancanza non diventa troppo forte e torna a occuparsi di loro.
Tanti anni più tardi le figlie ormai maggiorenni raggiungono il padre, ormai ex-marito, in Canada, e invece di sentirsi triste Leda si sente come sollevata. Decide di fare una vacanza al mare, solo lei e i suoi libri dell’università. Tutto va bene finché non incontra una famiglia napoletana molto simile alla sua e una giovane madre molto simile a lei; in un colpo i giorni quieti e rilassanti sono finiti.
Elena Ferrante racconta dei sentimenti contraddittori di una madre per le sue figlie, racconta delle difficoltà di una donna di trovare se stessa quando in realtà si dedica completamente alle figlie, racconta com’è difficile essere una buona madre quando la quotidianità impedisce di trovare spazio per sé: descrive quello che una madre non ammetterebbe mai di provare.

manu

domenica 16 ottobre 2011

Antonietta Potente

Martedì 18 ottobre 2011, alle ore 17,30, alla Biblioteca delle Oblate (Sala conferenze - piano terreno, via dell’Oriuolo 26 Firenze), la Cooperativa delle donne e il Giardino dei Ciliegi presentano

Antonietta Potente
Un bene fragile. Riflessioni sull’etica
(Mondadori 2011)

Introducono Anna Biffoli e Milly Mazzei.
Alla presenza dell’autrice.

Antonietta Potente vive dal 1994 in Bolivia insieme ad una famiglia aymara, impegnandosi nel dialogo interreligioso e interculturale, per l’equilibrio economico e per l’ambiente. Teologa e suora domenicana, insegna all’Università di Cochabamba e La Paz.

mercoledì 12 ottobre 2011

La Divina a Firenze


Il 16 ottobre, alle ore17.00, alla Libreria delle donne di Firenze, Conferenza “Eleonora Duse, la Divina a Firenze” con proiezione di materiale iconografico.
Isabella Barlozzetti illustrerà lo speciale legame della grande attrice Eleonora Duse con Firenze, dal tormentato amore con il poeta Gabriele d’Annunzio vissuto sullo sfondo delle colline di Settignano agli spettacoli creati sui palcoscenici fiorentini e rimasti memorabili nella storia teatrale del Novecento.

L'ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria.
Ai soci Coop sarà applicato lo sconto su tutte le pubblicazioni esposte in libreria.
L'iniziativa è promossa, con la Cooperativa delle Donne (coordina Milly Mazzei), dall'Associazione Le Gocce (associazionelegocce@alice.it).

martedì 11 ottobre 2011

Madri oscure




Mara Forghieri


Presentazione di Lella Ravasi

Vivarium 2011
€ 17,00


Grandi e piccole madri sono protagoniste di questo libro. L’autrice, psicoanalista junghiana, narra di come le Grandi Madri della mitologia, signore della vita e della morte, vivono dentro ciascuna di noi, piccole madri. Racconta di come noi, piccole madri, così come le Dee, possiamo aiutare a volare o a tarpare le ali.
Attraverso le storie delle sue pazienti, Meri, Ines, Lara e Clelia, mostra invece quale prezzo paghiamo, come figlie, quando l’aspetto oscuro del materno governa, a loro insaputa, le nostre mamme.
Un bel libro che ci riguarda tutte, che per tutte ha una parola d’amore.

Mara Forghieri, psicoterapeuta e analista junghiana, è membro del Centro Italiano di Psicologia Analitica (CIPA) e dell’International Association for Analytical Psychology (IAAP). Vive e lavora a Verona.

marinella m.

giovedì 6 ottobre 2011

Nicole Brossard

Domenica 9 ottobre, alle ore 18.00, al Giardino dei Ciliegi (via dell'Agnolo 5, Firenze), incontro con la scrittrice canadese Nicole Brossard e presentazione del volume Il Deserto malva (tr. it. Wip, 2011).
L'iniziativa è organizzata dal Giardino dei ciliegi, con la Società Italiana delle Letterate – Firenze e la Libreria delle donne di Firenze.

Poeta, scrittrice e saggista, Nicole Brossard è nata, vive e lavora a Montréal.
Tra le più grandi scrittrici francofone contemporanee, dal 1965 a oggi ha pubblicato più di trenta libri, tra i quali Le centre blanc, Picture Theory, Hier, Cahier de roses et civilization, La Capture du sombre. Co-fondatrice nel 1965 della rivista letteraria La Barre du Jour e nel 1976 del mensile femminista Les Têtes de Pioche, coregista del film Some American Feminists (1976), è scrittrice di forte impegno politico e culturale. Nel 1991 pubblica assieme a Lisette Girouard la Anthologie de la poésie des femmes au Québec (Des origines à nos jours) e nel 1992 Poèmes à dire la francophonie. Vincitrice più volte di prestigiosi premi letterari, Nicole Brossard fa parte dell’Accademia delle Lettere del Québec dal 1994, e nel 2010 è stata nominata Officier dell’Ordre du Canada, la più alta onorificenza civile del suo paese.
I suoi testi sono stati pubblicati in più lingue, tra cui l’inglese, lo spagnolo, il tedesco, il rumeno, lo sloveno e il giapponese.

mercoledì 5 ottobre 2011

Parliamo di noi

Pubblichiamo il testo del comunicato stampa in cui oggi la Cooperativa delle donne esprime la sua posizione in merito alle vicende di cui è protagonista.


Anche a seguito di alcuni articoli di quotidiani titolati o sottotitolati in modo pittoresco (“Le donne e il Porcellino”, Corriere Fiorentino del 17 settembre 2011; “Sos dal negozio di via Fiesolana: affitto più che triplicato […] Libreria Donne, stangata dal Comune”, la Repubblica del 4 ottobre 2011), la Cooperativa delle donne ritiene opportuno fornire pubblicamente alcuni chiarimenti.

Fondata nel 1979, la Cooperativa ha aperto l'8 marzo del 1980 la Libreria, nel 1984 l'Archivio e il Centro di Documentazione FILI (aperti al pubblico e con catalogo consultabile in rete), aderisce dal 1982 alla Lega delle Cooperative e fa parte del Sistema Documentario Integrato dell'Area Fiorentina - SDIAF (http://sdiaf.comune.fi.it/sistema.html). Fin dall'inizio ha curato presentazioni di libri, ha ospitato mostre fotografiche e artistiche, ha organizzato e condotto corsi di formazione e gruppi di lettura. Svolge anche attività editoriale specializzata e dal 2009 ha aperto un blog di segnalazione di libri e di eventi culturali (http://libreriadelledonne.blogspot.com).

Dalla metà degli anni '90 ad oggi è stata quasi sempre la Libreria delle Donne a fornire i libri presentati nel ciclo di incontri “Leggere per non dimenticare” promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e curato da Anna Benedetti.

La Cooperativa delle Donne si trova in pieno accordo con l'Assessore Giuliano da Empoli quando dice (cfr. la Repubblica del 4 ottobre 2011) che "non si tratta di salvare il libro, bensì la lettura, che è il vero fattore culturale in gioco. […] I librai devono tornare alla vecchia scuola, conoscere i gusti dei clienti, orientarli [...]": la nostra attività si è sempre svolta anche in questa direzione.

Prendiamo atto che nel “Regolamento per l'assegnazione, agli organismi senza fini di lucro, di immobili di proprietà comunale a canone agevolato" varato dal Comune di Firenze nel 2009 non sono previsti abbattimenti di canone per attività culturali che, come quelle della nostra Cooperativa, non siano gestite da “enti iscritti al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato […] o all'Anagrafe delle ONLUS [...]”. Quello che a noi interessa come Cooperativa delle Donne non è ottenere un canone di affitto agevolato a norma dell'Art. 2 del Regolamento citato, ma un canone adeguato alle caratteristiche dei locali di proprietà comunale in cui svolgiamo la nostra attività di documentazione e di diffusione della produzione poetica, letteraria e culturale delle donne, attività che non vorremmo dover interrompere a causa di costi per noi insostenibili.

Confidiamo in un'efficace azione dell'Amministrazione Comunale che in questo periodo – come anche risulta dalle dichiarazioni attribuite dalla stampa al vicesindaco Dario Nardella – si sta adoperando per trovare soluzioni tecniche che evitino l'estinzione delle librerie medie e piccole nel centro di Firenze.


La Presidente della Cooperativa delle Donne
Milly Mazzei

sabato 1 ottobre 2011

I loro occhi guardavano Dio




Zora Neale Hurston


Cargo, 2009
€ 17,50




I desideri degli uomini viaggiano a bordo di navi lontane. Per alcuni arrivano in porto con la marea. Per altri navigano in eterno all'orizzonte, mai fuori vista, mai in porto, finché chi sta di vedetta non distoglie gli occhi rassegnato, i suoi sogni sbeffeggiati a morte dal Tempo. Tale è l vita degli uomini.

Le donne... Beh, le donne dimenticano tutto quello che non vogliono ricordare, e ricordano tutto quello che non vogliono dimenticare. Il sogno è la verità. E loro agiscono e si comportano di conseguenza.

Janie e la sua storia raccontata alla fedele amica Pheoby, una volta tornata a Eatonville.
Cresciuta dalla nonna, nella Florida occidentale, viene costretta a sposare un vecchio ricco nero, la sola fonte di riscatto sociale per una donna nera, il mulo del mondo. Stanca, decide di scappare con l'ambizioso Joe Starks, che le promette una vita da signora. L'intraprendente secondo marito diventa il sindaco della prima città dei neri, rendendo Janie la moglie del sindaco; pur messa su un piedistallo, diventa sempre più ribelle ai soprusi coniugali. Morto Joe, incontra Tea Cake, giovane simpatico che la porta a vivere una vita avventurosa negli Everglades; ancora una volta una comunità chiusa, ma finalmente conosce la felicità, che un violento uragano interrompe, spazza via.
La malinconica serenità di Janie, le sue avventure non sempre felici lasciano spazio alla sua continua voglia di vivere, al suo unico comandamento, scoprire cos'è la vita.

La Hurston è una lettura essenziale e universale, come si legge nell'introduzione di Zadie Smith, perché non è né autocosciente né limitata.

A.T.