sabato 19 dicembre 2009

Storia di un amore




André Gorz


Lettera a D. Storia di un amore

Sellerio 2008
€ 9,00


Stai per compiere ottantadue anni. Sei rimpicciolita di sei centimetri, non pesi che quarantacinque chili e sei sempre bella, elegante e desiderabile. Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai. Porto di nuovo in fondo al petto un vuoto divorante che solo il calore del tuo corpo contro il mio riempie.


Inizia così Lettera a D. Storia di un amore, il libro che André Gorz dedica a sua moglie Dorine. Una dichiarazione d’amore lunga un libro per una storia d’amore lunga una vita.
Subito dopo però Gorz, il pensatore della sinistra esistenzialista francese, il fondatore dell’ecologia politica, si pone una domanda che lo tormenta: Perché sei così poco presente in quello che ho scritto mentre la nostra unione è stata ciò che vi è di più importante nella mia vita?
Per rispondere, prima di tutto a se stesso, Gorz ripercorre la storia di questo amore che ha dato senso alla sua vita e arricchito il suo pensiero. Tu non avevi avuto bisogno di scienze cognitive per sapere che senza intuizioni né affetti non c’è intelligenza né significato.
E noi ci siamo chieste: perché è così difficile dire l’amore per la propria compagna e aspettare fino all’ultimo per riconoscere che questo amore ci ha reso migliori?
Il libro si conclude con un’ultima, struggente, reciproca confessione: Ciascuno di noi non vorrebbe dover sopravvivere alla morte dell’altro. Ci siamo spesso detti che se, per assurdo, avessimo una seconda vita, vorremmo trascorrerla insieme.
È il giugno del 2006. Il 22 settembre 2007 i corpi di Andrè Gorz, 84 anni, e di sua moglie Dorine, 83, quest’ultima afflitta da tempo da una grave malattia degenerativa, sono stati trovati stesi l’uno accanto all’altro nella loro casa di Vosnon.
Andrè Gorz, “ebreo austriaco”, come si definiva, era nato a Vienna nel 1923. Giovanissimo si era trasferito a Parigi dove aveva iniziato la sua carriera di giornalista e scrittore.

marinella m.

giovedì 17 dicembre 2009

Luisa Muraro

…il reale non è indifferente al desiderio e non assiste indifferente alla passione del desiderare, nonostante ci capiti spesso di fare l’esperienza di una loro apparente, reciproca, terribile estraneità; esperienza che sopportiamo male se non capiamo quello che essa significa: non è un appello alla moderazione, né alla rinuncia rassegnata, ma alla contrattazione instancabile, sempre rilanciata, dalla quale usciremo tanto più guadagnanti quanto più avremo rincarato sul desiderio, perché niente di niente ci è dato di essere senza andare al mercato in prima persona.

Luisa Muraro presenta il suo ultimo libro, Al mercato della felicità. La forza irrinunciabile del desiderio (Mondadori 2009), venerdì 18 dicembre alle 17,30, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze.

Il ciclo di incontri, dopo la pausa natalizia, riprende il 13 gennaio 2010 con Michela Murgia e il suo Accabadora.

martedì 15 dicembre 2009

Anilda Ibrahimi




L'amore e gli stracci del tempo


Einaudi 2009
€ 18,50




– Essere padri non ha niente a che fare con questo maledetto test – urla Zatlan. – Tu devi aprire questa busta, me lo devi, capito? Questa è l'ultima cosa che farai per me prima di andartene, – Ajkuna urla ancora di più mentre si siede accanto a lui. Zatlan apre la busta. Sono poche le righe stampate, dalle quali lui allontana lo sguardo velocemente. Si sofferma solo sulla firma del medico [...]. La pioggia cade sopra quelle poche righe, e lui continua a guardare la firma del medico [...] la pioggia batte sulla carta ormai zuppa, che nessuno dei due guarda più.


Romanzo straordinario dal ritmo narrativo incalzante, intriso di una struggente poesia, scritto in lingua italiana da una scrittrice albanese che vive in Italia da poco più di dieci anni.
Con il suo primo libro Rosso come una sposa, Einaudi 2008, attraverso quattro generazioni di donne avevamo conosciuto la storia dell'Albania del Novecento; con il secondo romanzo ci avviciniamo – attraverso l'amicizia di Milos e Besor e la storia d'amore tra Zatlan e Ajkuna – ai conflitti etnici nei Balcani, alla guerra in Kossovo alla fine degli anni novanta, alla distruzione della convivenza pacifica tra serbi e albanesi kossovari, all'orrore degli stupri etnici, alla dolorosità dell'esilio. Ai due protagonisti è data infine una possibilità di riscatto in contesti culturali diversi (Italia e Svizzera), una possibilità di rimarginare le profonde ferite lasciate dalla guerra, una possibilità di futuro attraverso i propri figli.
mm

sabato 12 dicembre 2009

Winterson




Argenta nel tornado del tempo


Mondadori 2007
€ 16,00




Il tempo è impazzito: i cronotornado fanno apparire e scomparire falangi egiziane e autobus, i treni si bloccano in trappole temporali e poi arrivano con un’ora d’anticipo, i governi si preoccupano e gli scienziati non capiscono.
Cosa può farci una ragazzina orfana di nome Argenta? Molto più di quel che si crede, secondo il sinistro orologiaio Abel Darkwater, perché lei è l’unica in grado di trovare l’orologio guardatempo, che rimetterebbe per sempre a posto le lancette.
Argenta abita con un’odiosa zia e un coniglio spione in una vecchia casa vivente che la ascolta e le parla, ma sarà costretta a lasciarla per cercare il guardatempo con l’amico Gabriel: incontrerà il suo antenato pirata, sfiorerà buchi neri, finirà nell’alambicco di un alchimista, affonderà nelle sabbie del tempo e affronterà una potente multinazionale che vuole impossessarsi dell’orologio per vendere trasfusioni temporali, e non potrà avere esitazioni, perché il tempo passa veloce come non mai.

calvina

giovedì 10 dicembre 2009

Il linguaggio della Dea




Marija Gimbutas


Venexia 2008
€ 36,00




Una Dea è all’origine del mondo. Marija Gimbutas ha rintracciato i suoi segni a partire dal neolitico (6500 a.C.) all’età del bronzo (3500 a.C.) in tutta Europa, dalle coste del Baltico al Mediterraneo.
Nascita, morte, trasformazione, sono le tre parole chiave per comprenderne la grandezza. Signora dell’inizio e della fine, governa il processo di rinnovamento che fa della vita una continua rigenerazione.
Al tempo stesso trascendente e immanente, la grande Dea si manifesta in forme fisiche. Gimbutas ha catalogato migliaia di reperti archeologici divisi per aree geografiche e per periodi storici. Dal suo lavoro emerge che tra i suoi simboli ci sono la luna, l’acqua, l’orsa, la cerva, la civetta, il serpente, il triangolo, pesce, la scrofa, la rana, la farfalla e molti altri. Dai suoi studi emerge come la sua presenza sia sopravvissuta nella mitologia greca, nel folclore popolare e nelle grandi religioni insieme al culto del Dio padre.
Un bel libro, ricco di immagini, da leggere e regalare. Un libro affascinante che ci avvicina a quel luogo sacro dentro di noi, da dove, signore di noi stesse, possiamo avviare il nostro processo di trasformazione personale.
Marija Gimbutas (1921-1994), lituana, studiò archeologia, folclore e linguistica alle Università di Kaunus e Vilnius. Fuggita durante l’invasione russa, si laureò nel 1946 all’Università di Tubinga. Nel 1949 si trasferì negli Stati Uniti e iniziò il suo lavoro si esperta di preistoria dell’Europa orientale. Nel 1963 divenne docente di Archeologia all’Università di Los Angeles.

marinella m.

mercoledì 9 dicembre 2009

Margherita Hack




Dal sistema solare ai confini dell'Universo


Liguori 2009
€ 11,90




Questo libretto vuol dare un’idea di come l’uomo si è sempre meravigliato davanti allo spettacolo del cielo e si è interrogato fin dall’antichità su cosa erano le stelle, sui loro movimenti, sul loro rapporto con la Terra, di come siamo arrivati, nel corso dei secoli, a imparare a leggere il gran libro della natura.


Margherita Hack presenta Dal sistema solare ai confini dell'Universo venerdì 11 dicembre, alle ore 17,30, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, nell'ambito del ciclo di incontri "Leggere per non dimenticare".

martedì 8 dicembre 2009

Anita Brookner



Rue Laugier


Neri Pozza 2009
€ 15.00

…«Nessuna ragazza perbene, cosa che io spero tu sia, Maud, partirebbe così con due uomini che a stento conosce»…

Agosto. A La Gaillarderie, ospite della zia Germaine, è l’estate in cui il viso dorato di Maud Gonthier incontra la divinità David Tyler e l’amico Edward Harrison.
Maud, educata ad aspettarsi qualcosa di meglio, vuole solo vivere a Parigi con o senza marito, meglio senza. Tyler è bello, in maniera esagerata, è ricco, e senza imbarazzi. Un gentiluomo che spezza il cuore non solo alle donne, e a cui le donne perdonano molto. Mr. Harrison, invece, si sente un paggio, che valoroso procedeva a grandi passi al fianco del suo signore, Tyler.
Dopo tanti anni, un taccuino ritrovato, pagine bianche tranne la prima: Dames Blanches. La Gaillarderie. Place des Ternes. Sang. Edward.
Passione e disperazione. Il passato è sempre con noi, e per un tempo considerevole.
A.T.

domenica 6 dicembre 2009

Herta Müller



Lo sguardo estraneo
ovvero
La vita è una scorreggia in un lampione

Sellerio 2009
€ 9,00



Quando ero bambina, nel villaggio in cui sono cresciuta, per anni ed anni sono andata in bicicletta. Attraversavo campi di tabacco, frutteti, verso il letto del fiume, l'orlo del bosco. Mi piaceva soprattutto farlo da sola e senza una meta. Unicamente per avere una visione diversa da quella che si ha quando si cammina...


Arriva in questi giorni in libreria un inedito di Herta Müller: un'occasione per accostarsi alla vita e all'opera della scrittrice premio Nobel per la letteratura 2009.

giovedì 3 dicembre 2009

Uno sguardo indietro


Edith Wharton

Editori Riuniti 1984, 2000
€ 14,46


Anni fa, mi sono detta: "Non esiste la vecchiaia; c'è soltanto la tristezza"... Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi...


...ma nelle nostre vite individuali, sebbene gli anni siano tristi, i giorni hanno la possibilità di essere radiosi. La vita è la cosa più triste che ci sia, quasi quanto la morte, ma ci sono sempre nuovi Paesi da visitare, nuovi libri da leggere (e, spero, da scrivere); mille piccole meraviglie quotidiane di cui stupirsi e godere... Il mondo visibile è un miracolo quotidiano per coloro che hanno occhi e orecchie; e io mi riscaldo ancora le mani, con gratitudine, al vecchio fuoco, anche se ogni anno che passa è alimentato dalla legna secca di ricordi sempre più lontani.


Incipit e finale della straordinaria biografia intellettuale di Edith Wharton (New York 1862- Francia 1937), pubblicata quattro anni prima della sua morte. Attraverso la sua vita movimentata (Henry James la chiamerà "donna pendolo"), l'autrice, nota scrittrice e grande viaggiatrice, ci introduce con scrittura ironica e densa alle atmosfere negli ultimi decenni dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento dei salotti da lei conosciuti di New York, del New England, di Londra, Parigi, Roma e Firenze frequentati da aristocratici e intellettuali (scrittori, pittori e musicisti), facendoci assaporare con gusto i dettagli di un mondo scomparso e tratteggiando con dovizia di particolari le vite di molti personaggi famosi.

mm

martedì 1 dicembre 2009

Storia di Venezia città delle donne



Guida ai tempi, luoghi e presenze femminili


Testo storico di Tiziana Plebani
Introduzione di Franca Bimbi

Marsilio 2008
€ 15,00


“Venezia, Repubblica Serenissima, regina dell’Adriatico, città d’acque interne, canali e lagune, non può che essere femmina”, e questo libro racconta la storia delle sue donne. Ci sono tutte: dogaresse, merlettaie, filatrici di seta, imprenditrici del vetro, pittrici, operaie, giornaliste e tante altre ancora.
Ma Venezia, emporio commerciale e ponte verso l’Oriente, è anche città di forestiere e pellegrine. Insieme alle mercanzie, transitano o vi si stabiliscono donne provenienti dalle terre del Levante, armene, turche, ebree cacciate dalla Spagna e dal Portogallo dopo l’espulsione del 1492.
Un libro di storia e memoria, ma anche una guida urbanistica ai luoghi dove, nel tempo, le donne hanno lavorato, pregato, assistito, studiato e resistito (tre sono i monumenti che Venezia, liberata il 28 aprile 1945, ha dedicato alle sue partigiane), e a quelli delle veneziane di oggi. Un libro delizioso non ultimo per le tante curiosità che contiene: dobbiamo alle schiave orientali arrivate a Venezia intorno al 1525 la moda degli orecchini; una donna, Maria Barovier - siamo nel 1427 - ha inventato la lavorazione del vetro a rosetta e la murrina; a una veneziana, Maria Pezzè Pascolato, si deve la prima traduzione delle novelle di Andersen… e molto altro.
Tra le tante veneziane del libro ne abbiamo trovata una legata a Firenze e la vogliamo ricordare. Amelia Pincherle Moravia Rosselli nasce a Venezia il 16 gennaio 1860 in una famiglia della borghesia ebraica. Dopo gli studi lascia Venezia e si trasferisce a Vienna dove sposa nel 1892, Joe Rosselli. Nel 1903 si separa dal marito e si trasferisce a Firenze dove cresce i suoi tre figli: Aldo, Carlo e Nello Rosselli. Collabora a riviste e dirige la collana di Le Monnier “Biblioteca delle giovani italiane”; per il suo impegno emancipazionista e suffragista è tra le dirigenti del Consiglio delle Donne Italiane. Negli anni del fascismo segue le vicende di Carlo e Nello (Aldo era caduto nella prima guerra mondiale), fondatori del movimento Giustizia e Libertà, che saranno assassinati in Francia il 9 giugno 1937. Da allora vive in esilio con le nuore Marion e Maria e i nipoti. Tornata in Italia dopo la guerra, muore a Firenze nel 1954.

marinella m.