lunedì 22 febbraio 2016

Mia amata Yuriko




Antonietta Pastore

Einaudi 2016
€ 16,50




È il 6 agosto 1945 quando tre B29 americani attraversano a tutta velocità il cielo di Hiroshima.
La terra trema e in cielo, preceduta da un bagliore accecante, si alza una nube nera simile a un enorme fungo. In quel momento Yuriko cerca di raggiungere l'ufficio postale che si trova al lato opposto della città, ma anche in quel punto le case si disintegrano, e chi, come lei, non rimane sotto le macerie, si trova ricoperto da una polvere nera.
Anche sull'isola di Etajima, dove la ragazza abita con i genitori e dove fortunosamente riesce a tornare, giunge il boato di quello che sembrava sulle prime un terremoto, e la stessa polvere, portata dal vento, forma come una leggera patina sul terreno.
Yuriko, che ha poco più di vent'anni, è da poco sposata con Yoshi, un giovane ufficiale della marina giapponese del quale da tempo non ha notizie. Il loro è stato un matrimonio d'amore, ma i due ragazzi appartengono a due famiglie di diversa estrazione sociale; lei è figlia di agricoltori mentre lui è figlio di un alto funzionario del governo discendente di samurai.
Sono la contingenza della guerra e l'imminente partenza di Yoshi che consentono la loro unione perché in tempo di pace un matrimonio tra membri di due così diversi ceti sociali non sarebbe mai stato celebrato.
Yoshi, quasi miracolosamente, si salva e torna dalla sua amata Yuriko sull'isola di Etajima, ma non è più lo stesso uomo. Nel giro di pochi mesi la coppia giunge al divorzio.
La prima bomba atomica provocò la distruzione del 98% degli edifici di Hiroshima e fece circa 70.000 morti, ai quali vanno aggiunti coloro che, anche superficialmente colpiti dalle radiazioni, continuarono a morire per molti anni ancora.
Attraverso la storia di Yuriko ... spero di aver dato voce anche a quelle donne – di Etajima, di Hiroshima o di altrove – che sono state doppiamente vittime, ma di cui "si è sempre evitato di parlare".

Antonietta Pastore è traduttrice dal giapponese di Murakami Haruki, Natsume Soseki e Kawakami Hiromi. È autrice  di Nel Giappone delle donne (2004) e Leggero il passo sui tatami (2010).
marinella m.

domenica 7 febbraio 2016

Quello che non ti ho mai detto



 
Celeste Ng 

Bollati Boringhieri, 2015   
€ 17,50




La mattina del 3 maggio 1977, Lydia non scende a fare colazione; il letto è intatto ed è evidente che non ha dormito a casa. I genitori, Marilyn Walker e James Lee, dopo aver telefonato agli amici della figlia, chiamano la polizia. Ben presto il cadevere della ragazza viene ritrovato nel lago antistante la casa: si è trattato di suicidio.
Fino a quel momento, quella dei Lee era stata una normale famiglia americana; lei casalinga, lui docente universitario, e tre figli: Nath, Lydia e Hannah. Mentre i genitori dipingono al tenente Fiske il ritratto di una sedicenne che frequenta con profitto il liceo ed è piena di amiche, Nath invece, che è all'ultimo anno della stessa scuola la ricorda sempre sola e in disparte. Solo negli ultimi mesi l'ha vista frequentare un loro vicino di casa, Jack.
Se per la polizia il caso si chiude, per la famiglia Lee si apre una voragine dalle quale emerge a poco a poco una vita di coppia fatta di speranze deluse, aspettative tradite e sopratutto, di troppe cose non dette.
Lydia ha ereditato dalla madre l'azzurro degli occhi, e dal padre la forma a mandorla di quegli occhi, insieme ai lunghi capelli neri. Marilyn è originaria della Virginia e James Lee, è nato in America da genitori cinesi.
Nessuno dei due vuole anche solo prendere in considerazione la possibilità che per questo la loro figlia sia stata derisa ed isolata. I figli invece non sanno che i loro genitori si sono scelti per esigenze che poco hanno a che fare con l'affetto. Sposando un'americana, James credeva di potersi essere finalmente integrato in quel Paese che aveva tenuto ai margini sia lui che la sua famiglia d'orgine. Marilyn, dal canto suo, ha contratto quel matrimonio come gesto di sfida nei confronti della madre che, da insegnante di economia domestica, la voleva perfetta donna di casa e sistemata con un buon partito.
Siamo nel 1958 e quel matrimonio segnerà la rottura definitiva tra le due donne, ma rappresenterà per Marilyn, incinta, anche la fine del suo sogno: studiare fisica.
In modo subdolo e strisciante, mascherato dietro un'ipocrita perbenismo, la famiglia patirà tutto il peso della sua diversità.
Scritto come un giallo, via via che si procede nella lettura appare chiaro che c'è stato un movente per la morte di Lydia, talvolta manifesto e altre impalpabile ma non meno feroce: il razzismo. Siamo negli anni '60 e in un altro continente, ma il libro è di una raggelante attualità. Il pregiudizio per "il diverso" è come una pandemia a cui pensiamo di far fronte chiudendo le frontiere o rimandando indietro i barconi, mentre dovremmo, con umiltà e coraggio, guardare in faccia le ragioni e le radici della nostra paura e dei nostri fantasmi.

Celeste Ng è cresciuta a Pittsburgh, in Pennsylvania e a Shaker Heights, Ohio, in una famiglia di scienziati. Ha frequentato la Harvard University e la University of Michigan. I suo racconti e i suoi articoli sono stati pubblicati su "One Story", "TriQuarterly", "Bellevue Lieterary Review" e "Kenyon Review Online". È stata premiata con il Pushcart Prize.
marinella m.

sabato 6 febbraio 2016

Lettura e scrittura come cura di sé


LETTURA E SCRITTURA COME CURA DI SÉ
LE NOSTRE STORIE DENTRO LA GRANDE STORIA

Progetto e conduzione a cura di Maria Letizia Grossi

A partire da alcune pagine di autrici che narrano storie di singole persone attraversate e condizionate da eventi storici e sociali, ci interrogheremo sul nostro passato e sul nostro presente, sui nostri rapporti con gli altri e le altre, con la società, l’attualità, la politica, le scelte personali e collettive.
La conduttrice darà indicazioni di analisi dei testi e tecniche narrative, attraverso la lettura di pagine di Annie Ernaux, Suad Amiry e di poesie di Ingeborg Bachmann.

Il corso si si articolerà in 6 incontri settimanali pomeridiani, di 2 h,45’ ciascuno, dalle ore 16,45, di venerdì, a settimane alterne, presso la Libreria delle Donne di Firenze, via Fiesolana 2 B. Possibili incontri di recupero in altri giorni della settimana, da definire, se ci fossero numerose richieste in tal senso. Il corso inizierà venerdì 19 febbraio, alla Libreria delle Donne.

Date: venerdì 19 febbraio, 4 e 18 marzo, 1, 15 e 29 aprile 2016

Sede: La Libreria delle Donne, via Fiesolana 2b, Firenze

Informazioni e iscrizioni (solo per il ciclo di incontri)
055 0515228 – 349 1864454
marialetiziagrossi@gmail.com