mercoledì 28 gennaio 2015

Risposte a nome di Madonna Laura




Pellegra Bongiovanni 

Risposte a nome di Madonna Laura alle Rime di messer Francesco Petrarca in vita della medesima

Antenore, 2015
€ 39,00      
   




Nella seconda metà del Settecento una giovane poetessa – il cui nome, come quello di molte altre autrici coeve, sarebbe presto stato rimosso dalla storia ufficiale della letteratura italiana – compone un intero libro con cui dà voce a Laura, la taciturna musa immortalata dalla poesia petrarchesca. Nelle sue Risposte a nome di madonna Laura alle rime di messer Francesco Petrarca in vita della medesima, apparse per la prima volta a Roma nel 1762, Pellegra Bongiovanni Rossetti (1700-1770), figlia del pittore palermitano Vincenzo Bongiovanni e poetessa dell’Accademia dell’Arcadia, accoglie la sfida del confronto con l’inarrivabile nume della lirica italiana: fingendosene l’amata, gli risponde, letteralmente, per le rime.
Il suo libro, che qui viene riproposto con un puntuale commento e corredato da materiali bio-bibliografici relativi alla figura e all’opera dell’autrice, colloca a fronte, in un dialogo inedito nella storia del petrarchismo, la voce di Francesco e quella, non sempre conciliante, di Laura. Dagli oltre duecento componimenti di Pellegra Bongiovanni emerge, contrassegnato dalla libertà di una scelta programmatica non subordinata al modello, un interessante, a tratti ironico e sempre intellettualmente acuto esperimento dialogico paritario, in cui Laura, per la prima volta nella sua storia di personaggio letterario, prende mente, voce e corpo di donna.

venerdì 23 gennaio 2015

Questioni di genere

Corso in 5 incontri
con Silvia Lelli, PhD, Antropologa

Libreria delle Donne - via Fiesolana 2b Firenze

di giovedì, dal 19 febbraio al 19 marzo 2015, ore 17.30 - 19.00


Il corso offre strumenti per approfondire la conoscenza di vari aspetti relativi alle questioni di genere nella nostra società: dalla costruzione culturale dei sessi e dei generi, alla gestione dei poteri nelle relazioni pubbliche e private, alle discriminazioni strutturali, a varie forme di violenza contro le donne, in particolare quelle meno evidenti, che la società non vuole vedere e i cui processi di costruzione sono difficili da riconoscere anche per chi le subisce.
5 moduli, forme laboratoriali, approccio antropologico e interdisciplinare con l'ausilio di testi, dati, ricerche sul campo, testimonianze, immagini, video e documentari.
Analizziamo insieme gli elementi socio-culturali che persistono nel tempo e contribuiscono alla costruzione di un immaginario del genere femminile che permette la riproduzione delle forme di discriminazione e/o di violenza di genere nascoste nella normalità quotidiana, che costituiscono il terreno fertile in cui forme di violenza più eclatanti affondano le radici.
L'obiettivo è imparare a conoscere i processi culturali, sociali, psicologici di costruzione dei generi, a riconoscere forme di ingiustizia e di violenza, e fornisce un empowerment utilizzabile nella vita quotidiana per reagire a situazioni di prevaricazione che riguardano noi o altre persone.

Modulo 1: TRA SESSI E GENERI: tra costruzione culturale dei generi e biologismi
Modulo 2: QUANTO CONTANO LE PAROLE: Linguistica Cognitiva, Simbolismi, Pragmatics: effetti concreti.
Modulo 3: FORME POCO VISIBILI DELLE VIOLENZE DI GENERE: le molte forme della violenza di genere - culturale, strutturale, simbolica, psicologica, economica, fisica…
Modulo 4: TRA ASSISTENZA e PREVENZIONE: patologizzazioni, prese di coscienza, poteri, empowerment.
Modulo 5: FILOSOFIE e POLITICHE di NON DISCRIMINAZIONE: femminismi al plurale, tra i corpi e il web.

Silvia Lelli, docente e ricercatrice all'Università di Firenze, dove insegna Antropologia Culturale, Sociale, del Genere, del Linguaggio, fondatrice dell'Associazione AntropoLogiche, con cui sta realizzando il Documentario partecipativo LA VIOLENZA INVISIBILE, sui processi sociali e culturali che sottendono, permettono e legittimano la violenza di genere.    

Info e iscrizioni: tel. 3392973580   -   email:  antropologiche@gmail.com

domenica 18 gennaio 2015

Il nuotatore



Zsuzsa Bánk

Neri Pozza, 2014
€ 17,00





Anni '50 del secolo scorso, l'Europa è divisa in due dalla Cortina di ferro.
Ogni mattina Katalin si reca al lavoro in bicicletta nell'antica città ungherese di Pàpa. La figlia, Kata, la guarda allontanarsi, mentre il fratellino, Isti, ancora dorme.
Ma viene un giorno in cui Katalin, invece di dirigersi verso la fabbrica, prende la strada per la stazione, dove con un'amica sale sul treno diretto a Vienna per attraversare clandestinamente la frontiera e raggiungere l'Occidente. Non farà mai più ritorno a casa.
Da quel momento la vita di Kalman, il marito, è come svuotata di significato.
Attanagliato dalla solitudine, l'uomo passa il tempo a guardare le foto della moglie, senza occuparsi dei bambini che trascorrono le giornate da soli e, da soli, cercano di far fronte al dolore per la perdita della mamma fuggita in quell'Ovest di cui non sanno niente, e in cui ora lei vive.
Quando i vicini cominciano a mormorare che Kata e Isti sono abbandonati a se stessi, Kalman  vende la casa e la terra, e parte con i due figli per un viaggio senza meta.
Da un parente all'altro, da una casa ad un'altra, da una parte all'altra del Paese, trovano un po' di sola vera serenità quando si fermano per un'estate nella casa di Zoltan, sua moglie Agi e la loro figlia Viràg, vicino al lago.
Kalman, che è un nuotatore, insegna ai piccoli a nuotare. Con lui si spingono al largo, dove il lago cambia colore, e Isti passa intere giornate nell'acqua mentre Kata e Viràg lo guardano dalla spiaggia tuffarsi e riemergere.
Un inconsolabile sentimento di perdita e di nostalgia attraversa questo libro. Sullo sfondo, quasi sfumate e mai dettagliate, si intravedono le vicende dell'Est di quegli anni.

Papà ha detto: Se vuoi andare, puoi andare, l'ha detto già mesi fa. E da allora aspetto che me lo permettano. Mi hanno spiegato che ci vorrà del tempo, che dovrò aspettare, forse più a lungo di quanto credo, di sicuro più a lungo e io ho detto: Non importa, non me ne importa niente, posso aspettare, e poi l'ho detto un'altra volta: Sì, io posso aspettare.

Zsuzsa Bank è nata a Francoforte sul Meno nel 1965. Dopo aver lavorato come libraia, ha intrapreso gli studi di giornalismo, scienze politiche e lettere nelle università di Mainz e Washington. Il nuotatore ha vinto numerosi premi, tra i quali il Deutscher Buchprei. Della Bank nel 2012 è stato pubblicato in Italia il romanzo I giorni chiari.
marinella m.

sabato 10 gennaio 2015

RITROVARE LA MEMORIA




Giovedì 15 gennaio 2015, dalle 17.30 alle 19.30, presso la Libreria delle Donne, in via Fiesolana 2b - Firenze
I rami ritrovati (Incontro di introduzione al laboratorio)
La nostra esperienza: ricerche sul campo e negli archivi per ricostruire i rami familiari che erano stati sepolti nell’oblio, e anche per ridare spessore alle singole figure. Un percorso che ci appassiona da anni e ricco di sorprese, a metà strada fra la ricerca storica e l’indagine investigativa!

venerdì 9 gennaio 2015

31 gennaio: sul Matriarcato


18 gennaio 2015, in libreria


ZIBALDONE GOLDONIANO

Vita e opere del più grande autore comico italiano, con particolare attenzione ai suoi diversi soggiorni in Toscana e al variopinto universo femminile legato al suo teatro, fatto di personaggi ma anche di attrici in carne e ossa.
 

Conferenza di Isabella Barlozzetti con proiezione di materiale iconografico
Coordina Milly Mazzei

Ingresso gratuito fino a un massimo di 50 persone, prenotazione obbligatoria.
Ai soci Coop sarà applicato lo sconto su tutte le pubblicazioni esposte in libreria.


Domenica 18 gennaio 2015 - ore 17.00
Libreria delle Donne
Via Fiesolana 2/B - Firenze

Info e prenotazioni
055 5001495 info@ttctoscana.com