domenica 31 maggio 2015

Nuovi orari





Dal mese di giugno la libreria sarà aperta nei seguenti orari:
lunedì 15,30-19,30
martedì-venerdì 9,30-13,00; 15,30-19,30
sabato e domenica chiuso

Vi aspettiamo con i nostri suggerimenti di lettura per l'estate


11 giugno, in libreria

Lou Salomé: il fascino irresistibile di una donna
La leggenda di Lou Salomé nasce dal coniugare una forte personalità autonoma – quella di una delle donne più colte ed emancipate dei suoi tempi – con la forma dell’incontro con l’altro, incontro che provoca sia una tensione sia uno scambio tra femminile e maschile. I nomi di Friedrich Nietzsche, Rainer Maria Rilke, Sigmund Freud, insieme a quelli di tanti altri meno noti, rivissuti attraverso l’eccezionale biografia di Lou, ci permettono di penetrare nel mistero della seduzione di una donna che volle risolutamente vivere secondo i suoi desideri e le sue capacità.

Conferenza di Susanna Mati; introduce e coordina Milly Mazzei

Giovedì 11 giugno, ore 18,00
Libreria delle Donne
Via Fiesolana 2/B - Firenze, FI

Ingresso gratuito; è gradita la prenotazione

Info e prenotazioni
055 240384
eventi.libreriadonne@gmail.com

venerdì 29 maggio 2015

Il sogno del teatro

 Venerdì 5 giugno 2015, ore 16.00 - Auditorium dell'Archivio di Stato

Presentazione del libro-intervista di Dacia Maraini  e  Eugenio Murrali

Il sogno del teatro. Cronaca di una passione (Rizzoli 2013)

Intervengono:  Andrea Mancini e  Marzia Pieri
Coordina: Elisabetta De Troja
Partecipano gli Autori
 
ARCHIVIO PER LA MEMORIA E LA SCRITTURA DELLE DONNE ALESSANDRA CONTINI BONACOSSI - www. archiviodistato.firenze.it/memoriadonne

giovedì 28 maggio 2015

Il femminile in viaggio


L'inizio di qualcosa di bello




Lizzie Doron

Giuntina 2014
€ 15,00




Amalia Ben Ami è un'affermata conduttrice di programmi radiofonici, Hezi è uno  stimato studioso di storia, Gadi è il proprietario di una catena di negozi di ottica sparsi in tutti gli Stati Uniti.
Amalia, il cui vero nome è Malinka Zukmayer, Gadi ed Hezi si conoscono da sempre. Nati e cresciuti nel quartiere di Tel Aviv dove abitano i sopravvissuti alla Shoah, sono stati compagni di giochi e di scuola. Le loro famiglie sono unite da un marchio incacellabile: il numero tatuato sul braccio ad Auschwitz. Hezi era allora il re del quartiere, Gadi invece, zoppicante per una poliomielite,  ne era lo zimbello; tutti e due erano innamorati della bella e ribelle Malinka.
Diventati adulti tutti e tre se ne andranno. Gadi sarà spedito in America da una madre risoluta e convinta che solo lontano da Israele il ragazzo possa farsi una vita. Hezi e Malinka  fuggiranno dal dolore inconsolabile delle loro madri, pervase l'una dalla rabbia, l'altra dalla malinconia.
Molti anni dopo il caso li farà rincontrare ma non ritrovare, segnati come sono, non sul braccio, ma nell'anima.
“Per concludere la programmazione notturna vi farò ascoltare un evergreen dei Lager”. Così Amalia Ben Ami conclude una delle sue trasmissioni.
Un libro intenso e struggente dove si dimostra che il passare del tempo nulla può contro quelle ferite che non si rimarginano.

Lizzie Doron è nata a Tel Aviv nel 1953, dove vive tuttora. I suoi libri hanno riscosso un grande successo di pubblico e di critica e hanno vinto numerosi premi, tra i quali, in Italia nel 2009 il premio Adeì-Wizo “Adelina Della Pegola” e il premio Alziator. In italiano sono stati pubblicati Perché non sei venuta prima della guerra?, C'era una volta una famiglia, Giornate tranquille e Salta, corri, canta!

marinella m.

Scuola estiva SIS 2015

Felicità della politica/Politica della felicità

La commissione Scuola Estiva SIS 2015 è lieta di presentare il programma della nuova edizione della Scuola Estiva della Società Italiana delle Storiche, che si svolgerà dal 26 al 30 agosto 2015 presso il Centro Studi Cisl (Via della Piazzola 71) a Firenze.
Le iscrizioni sono aperte sino al 31 Luglio 2015.
Scarica il programma e la locandina della scuola
Il tema della nuova edizione
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 12 luglio 2012 (risoluzione 66/281) ha proclamato il 20 marzo giornata internazionale della felicità, riconoscendo la felicità e il benessere come «fini e aspirazioni universali della vita degli esseri umani nel mondo» e pertanto da promuovere come obiettivi fondamentali di politica pubblica. Ma cos'è la felicità? Felicità e benessere possono essere considerati sinonimi? Come siamo arrivati ad accettare nel discorso pubblico l'idea che la felicità sia qualcosa di universalmente desiderato da ogni essere umano? Che rapporto sussiste tra felicità privata e felicità pubblica?
La “ricerca della felicità” compariva già nella Dichiarazione di indipendenza americana del 1776 come parte dei diritti naturali dell’individuo, inaugurando un percorso, travagliato e segnato da profonde contraddizioni, per l’acquisizione di spazi di libertà e di democrazia percepiti da uomini e donne anche come espressione di una felicità della politica, intesa come trasformazione individuale e collettiva e come ricerca dell’utopia.
In una prospettiva storica, individueremo alcuni momenti e contesti geopolitici in cui il nesso tra politica e felicità (ma anche infelicità) ha segnato o segna ancora le vite delle donne, le loro aspettative, i loro desideri. In Italia il Risorgimento e gli anni del femminismo sono significativi dei modi diversi e anche divergenti con cui le donne vissero il nesso tra politica e felicità. La partecipazione femminile è sempre stata caratterizzata da forti emozioni politiche, in cui la gioia poteva nascere anche dal sacrificio in vista della lotta per un obiettivo comune, della speranza di poter partecipare alla costruzione di un mondo migliore. Quella stessa speranza ha mobilitato le energie delle donne indiane in importanti battaglie ambientaliste, nella convinzione che non si dia benessere individuale laddove lo sviluppo è costruito attraverso processi di spoliazione, senza alcuna considerazione per le esigenze della riproduzione sociale e senza rispetto per l'ambiente.
A partire da Amartya Sen e da Martha Nussbaum, ci interrogheremo su un'idea di sviluppo in termini non meramente economici, ma che considerino come sua parte integrante anche il benessere sociale e ambientale.
L'industria della felicità, che punta in chiave neoliberista sul nostro capitale umano e vede le donne come consumatrici e utenti, guarda alla felicità privata e al benessere individuale. Audre Lorde ci aiuterà a riflettere su quanto costa adeguarsi a questo ideale di felicità quando si appartiene a una minoranza, quando i modelli dominanti appaiono oppressivi – come lo sono ancora in molti casi per le donne.
E ancora: quale ruolo ha il lavoro, al quale una parte del femminismo ha affidato un ruolo fondamentale nell'emancipazione e inclusione femminile, nella ricerca di felicità delle donne? Un approccio giuslavorista ci consentirà di delineare le possibili strategie di resistenza e di opposizione alla compressione del benessere personale e collettivo che attraversa il lavoro contemporaneo.

lunedì 18 maggio 2015

24 maggio, in libreria


Mondine in campo
La vita, il lavoro, le lotte delle mondine tra la fine dell’Ottocento e i primi anni Sessanta ricostruite attraverso fonti narrative, iconografiche e storiografiche.

Conferenza di Barbara Imbergamo e Simonetta Soldani, storiche
con proiezione di immagini
Coordina Milly Mazzei

Domenica 24 maggio 2015 - ore 17.00
Libreria delle Donne
Via Fiesolana 2/B
Firenze

Ingresso gratuito fino a un massimo di 50 persone, prenotazione obbligatoria.

Info e prenotazioni
055 5001495 info@ttctoscana.com

domenica 10 maggio 2015

Uno dei nostri




Willa Cather

Traduzione di Anna Maria Paci

Elliot, 2014
€ 18,50


Gli Wheeler erano una delle più grandi e antiche famiglie di propritari terrieri del Nebraska. Le loro terre occupavano un'intera vallata. Dalla loro fattoria, posta sulla cima della collina, si potevano vedere il bosco, i grandi appezzamenti coltivati a cereali e quelli lasciati a pascolo.
Mentre il maggiore dei fratelli Wheleer, Bayliss, aveva trovato la sua strada nel commercio, e il minore, Ralph era attratto dai macchinari, Claude, tanto vitale quanto sensibile, cercava un senso al suo essere nel mondo, convinto che ci fosse qualcosa di meraviglioso che lui non riusciva a trovare.
Per un breve momento, mentre frequentava un corso sulla storia europea alla State University, Claude pensa di aver trovato gli stimoli che cerca, e intravede nuovi possibili orizzonti. Ma il padre, convinto invece che il futuro del ragazzo sia nell'agricoltura, gli affida la responsabilità di tutta la tenuta.
Siamo nel 1917, e quando gli Stati Uniti entrano in guerra, Claude, che la immagina come una possibilità di riscatto e un'occasione per nuove conoscenze, si arruola volontario.

Claude rimase da solo per mezz'ora e più, assaporando un nuovo genere di felicità, un nuovo genere di tristezza. Rovina e rinascita: il brivido delle cose brutte del passato, l'immagine tremolante delle cose belle all'orizzonte. Trovare e perdere: questa era la vita, aveva capito.

Ma è troppo tardi: insieme al suo migliore amico rimarrà in Francia, vittima di quella carneficina che fu la Grande Guerra.
Una scrittura scorrevole, una descrizione dettagliata e raffinata di luoghi e personaggi ci accompagnano lungo questa storia di formazione e ci portano nelle grandi praterie del Nebraska, incantandoci.


Willa Cather (Back Creek Valley,Virginia, 1873 - Manhattan, 1947) visse i suoi anni giovanili in Nebraska nel periodo in cui quel territorio vedeva la colonizzazione da parte di immigrati provenienti dall'Europa; nel 1893 si trasferì a Pittsburgh per collaborare alla rivista Home Monthly.
Oltre a molti articoli, scrisse raccolte di racconti e romanzi; tra le opere tradotte in italiano, Pionieri (1913), La mia Antonia (1918), Una signora perduta (1923), La casa del professore (1925), Il mio mortale nemico (1926), La morte viene per l'arcivescovo (1927), La nipote di Flaubert (1930).
Con Uno dei nostri nel 1923 vinse il Premio Pulitzer per la narrativa.
marinella m.