lunedì 23 giugno 2014

Almanacco del giorno prima



Chiara Valerio  

Einaudi 2014
€ 20,00





… inversione a U. Da quando m’interrogo sull’opportunità o meno di mandarti un messaggio a una certa ora, mi sono accorto che è finita l’adolescenza del nostro rapporto. Menomale, che età terribile l’adolescenza. ...
… amen 4. Discutere è inutile. Dopo dieci minuti di discussione nessuno pensa più quello che sta sostenendo. ...


Alessio Medrano adora la matematica e finisce per occuparsi di finanza creativa: calcola la vita. Scopre però che non si può calcolare proprio tutto, sentimenti compresi. Storia senza punteggiatura. Da leggere più volte.
A.T.

mercoledì 18 giugno 2014

18 giugno, in libreria


Il rumore della vita
Invito alla lettura di Alice Munro

L'ultimo di tre incontri per accostarsi alla vita e all’opera di tre autrici che hanno impresso un segno durevole nella letteratura.

Parleremo di Alice Munro, che, nell’esatta misura dei suoi racconti, traccia realtà minime, personali, familiari di donne e uomini dei nostri giorni, attraversate da svolte, cambiamenti, illuminazioni, che restituiscono con pennellate finissime il senso di intere esistenze.    


Con Maria Letizia Grossi
Introduce e coordina Milly Mazzei

Ingresso gratuito; è gradita la prenotazione

Mercoledì 18 giugno 2014, ore 18.00
Libreria delle donne
via Fiesolana 2B - Firenze
Info e prenotazioni
055 240384 libreriadonne@iol.it

Un comunista in mutande




Claudia Piñeiro

Feltrinellli 2014
€ 14,00

 


La memoria è un gioco di scatole cinesi. Si apre la prima e dentro ce ne sono altre, e avanti così, quasi all'infinito. Lo stimolo insopprimibile ad andare avanti  nella ricerca è il bisogno di  certezze forse irraggiungibili. Il ricordo può essere ingannevole, un misto di dati certi e incerti che si fondono come in un sogno. E che spesso ci rifiutiamo di contraddire  e modificare nonostante una foto, un articolo di giornale o i ricordi di altre persone o di altri tempi ne contestino la veridicità. Perché i ricordi ci appartengono, quindi in essi non c'è verità o menzogna. I ricordi sono nostri complici.

L'estate del 1976 fu, in Argentina, quella in cui il golpe militare destituì il governo di Isabelita Peron, instaurando la dittatura.
Una ragazzina di tredici anni che vive a Burzaco, in provincia di Buenos Aires, racconta quell'estate, quando alla spensieratezza dei giochi con le amiche subentrò il timore per il padre così tanto ammirato e amato. Il padre, un bell'uomo, aitante sportivo, venditore di ventilatori, che in casa gira in mutande, è diverso dagli altri padri. Non partecipa, irriverente al potere, alle accese discussioni  degli abitanti di Burzaco che rivendicano il merito di avere eretto il primo monumento alla bandiera.
Ma soprattutto, è un comunista dichiarato. Lo è a modo suo, romantico, utopico, ma pur sempre comunista, e in quei tempi pericolosi anche solo l'ombra di un sospetto può essere fatale.
Tra  ricordi d'infanzia, avvenimenti realmente accaduti e invenzione letteraria, Claudia Piñeiro scrive un vivido romanzo sulla giovinezza e, in omaggio al padre, dipinge il ritratto di un'epoca.

Claudia Piñeiro è nata a Buenos Aires nel 1960. Scrittrice, drammaturga, sceneggiatrice, ha vinto numerosi premi, tra i quali il Premio Clarin nel 2005 per Le vedove del giovedì. In Italia sono stati pubblicati Tua (2011), Betibù (2012) e La crepa (2013). Con quest'ultimo romanzo si è aggiudicata il Premio Sor Juana Inès de la Cruz 2010, che riconosce l'eccellenza dell'opera letteraria delle donne latinoamericane di lingua spagnola, in precedenza vinto anche da Almudena Grandes, Marcela Serrano e Gioconda Belli.
marinella m.

sabato 14 giugno 2014

Malinteso a Mosca




Simone de Beauvoir 

Ponte alle Grazie 2014
€ 12,00




... Se si ha davvero voglia di avere un dialogo con qualcuno, bene o male ci si riesce sempre. Non con tutti, certo, con due o tre persone …
... si era ripromessa di combattere il suo destino … 

Il viaggio a Mosca di Nicole e André, due professori in pensione, accompagnati da Masa figlia di André che vive in Russia. Breve romanzo, temi diversi che si incrociano. La paura di invecchiare e la guerra fredda alle porte. Un rapporto di coppia oscuro. L'inquietudine, l'assenza di dialogo. Un malinteso risolto da un finale affrettato.
A.T.

lunedì 9 giugno 2014

11 giugno, in libreria




Il rumore della vita
Invito alla lettura di Renata Viganò


Il secondo di tre incontri per accostarsi alla vita e all’opera di tre autrici che hanno impresso un segno durevole nella letteratura.


Parleremo di Renata Viganò e del suo L'Agnese va a morire, un romanzo che, narrando la vicenda di una donna del popolo, racconta la storia di un popolo, la sua assunzione di responsabilità nella lotta contro la guerra e per la libertà e le radici della nostra Costituzione e del nostro ordinamento democratico.


Con Maria Letizia Grossi
Introduce e coordina Milly Mazzei

Ingresso gratuito; è gradita la prenotazione

Mercoledì 11 giugno 2014, ore 18.00
Libreria delle donne
via Fiesolana 2B - Firenze
Info e prenotazioni
055 240384 libreriadonne@iol.it

giovedì 5 giugno 2014

La moglie



Jhumpa Lahiri

Guanda 2013
€ 18,00





Subbash e Udayan vivono a Tollygunge, un sobborgo di Calcutta, nella parte bengalese della città. Nati a quindici mesi di distanza, alla fine della seconda guerra mondiale, i due fratelli, seppure molto diversi, sono legati l'uno all'altro come due anime in un nocciolo. 
Subbash è silenzioso, riflessivo, obbediente; Udayan, al contrario ha un temperamento ribelle ed esuberante. Davanti alla loro casa si stende una spianata e due grandi stagni. Alla fine del monsone, l'acqua sale fino a sommergere la spianata ed i due acquitrini si uniscono fino a  diventare  un grande lago. 
Giocando su quel grande specchio d'acqua i due ragazzi, giorno dopo giorno, si fanno grandi.
Sul finire degli anni sessanta le università bengalesi sono attraversate da un'ondata di rivolta guidata dal partito maoista  in difesa dei contadini oppressi da una miseria millenaria.
Udayan, consapevole dei rischi che corre, vi si getta anima e corpo; Subbash invece, terminata l'università, si trasferisce negli Stati Uniti, si stabilisce nel Rhode Island dove intraprende una tranquilla carriera di studioso.
Contravvenendo alla tradizione, che vuole che siano i genitori a scegliere la moglie, Udayan  si innamora di una studentessa di filosofia, Gauri, e la sposa. I due fratelli sembrano allontanarsi ma poi la tragedia irrompe e riannoda i fili, mai spezzati, delle loro vite.
Sulla spianata dei loro giochi di bambini, Udayan, di fronte alla moglie e ai genitori, viene ucciso dalla polizia. Subbash si sente in dovere di tornare a Calcutta per curare le ferite che la perdita del fratello ha inferto nel cuore dei suoi e della giovane cognata, mai accettata dai suoceri. Nonostante Gauri sia in attesa di un bambino, Subbash la sposa e la conduce negli Stati Uniti. È qui che nasce Bela, figlia per molto tempo di due padri, quello che non l'ha mai conosciuta e quello che la cresce con gioia e tenerezza.
Mentre  l'amore di Subbash per Bela è autentico, per Gauri la bambina rappresenta il frutto di un amore spezzato e  la creatura del fantasma di Udayan.
Quando la donna comprende che loro tre non potranno mai essere una famiglia, decide di costruirsi una vita propria e se ne va, sapendo che per questa sua scelta le sarà presentato il conto.

Jhumpa Lahiri (Londra, 11 luglio 1967) è autrice di altri tre libri, tutti tradotti in italiano: L'interprete dei malanni, L'omonimo e Una nuova terra. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio Pulitzer, PEN/Hemingway Award, Frank O'Connor International Short Story Award, Guggenheim Fellowship e nel 2009 il premio Gregor von Rezzori. Nel 2012 è stata nominata membro dell'American Academy of Art and Letters.

marinella m.