domenica 28 febbraio 2010

Vita sessuale di un fervente musulmano a Parigi




Leila Marouane


e/o 2009
€ 17,00




"Scusami, figlio mio, ma per caso mi sono imbattuta nelle tue buste paga..." "e allora?" "Be', un uomo che non ha famiglia può cominciare a sostenere la madre, che per il bene del suo figlio adorato ha conosciuto solo privazioni e non ha mai chiesto niente in cambio. Guardati, figlio mio, sei un sultano. E grazie a chi? Grazie alla tua povera madre, che merita anche lei di vivere."


La divertente storia di un ricco quarantenne parigino di origini maghrebine che cerca di emanciparsi da una madre invadente e possessiva e da un fratello minore fervente islamista. Lo seguiamo nei suoi tentativi di intrecciare relazioni sentimentali e sessuali con donne arabe che vivono a Parigi e di allontanarsi dalle tradizioni culturali della propria famiglia di origine. L'autrice ci introduce nel mondo del difficile confronto tra culture diverse che costringono i personaggi a difficili e laceranti scelte esistenziali.
mm

sabato 27 febbraio 2010

Lo sguardo diverso

Ma come siamo, noi donne nell’Italia del 2000? Quelle del ceto medio acculturato, spesso ma non sempre single, spesso ma non sempre madri, spesso interessate a un sapere, a una competenza e talvolta a una causa – insomma né casalinghe né escort né rese cadaveri da congiunti e correligionari? Eppure siamo molte, donne sessuate ma già fuori dal «patriarcato» se, come penso, la prima liberazione sta nel costruirsi a prescindere dall’uomo che avremo o non avremo, e quindi dall’architrave dell’ordine simbolico corrente. Cosa non semplice, perché si dispiegano le domande sull’io e sul senso. Sono in gran parte itinerari di solitudine ma non di infelicità. Ne testimoniano, uscite quasi assieme, due riflessioni su di sé di autrici assai diverse... (continua)

Rossana Rossanda parla di Quartetto per masse e voce sola di Biancamaria Frabotta e Mondo privato e altre storie di Marta Dassù. Dal sito della Libera università delle donne di Milano.

venerdì 26 febbraio 2010

Sontag



La nobile tradizione del dissenso


Archinto 2005



Nutro forti sospetti tanto su chi rivendica il valore del non conoscere, quanto su chi attribuisce speciali virtù ai giovani. Tutto nella nostra dissoluta cultura ci invita a semplificare la realtà, a disprezzare la saggezza. Io mi aspetto dagli scrittori – e da me stessa, in quanto scrittrice – una visione complessa delle cose. Mi aspetto che ci incitino a essere più compassionevoli. Che orchestrino il nostro lutto. E celebrino l’estasi.

(da una lettera di Susan Sontag a Kenzaburo Oe del 1999)

mercoledì 24 febbraio 2010

Scansioni irregolari


Il 26 e 27 febbraio, al Giardino dei Ciliegi, Scansioni irregolari. Transazioni corpo-mondo nella narrazione femminile contemporanea, due giornate di seminario in preparazione al convegno nazionale della Società Italiana delle Letterate “Personagge”.

Il seminario è organizzato da: Società Italiana delle Letterate (Firenze); Associazione Il Giardino dei Ciliegi; Università di Firenze - Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Comparate; Provincia di Firenze - Ass. Politiche sociali, Pari opportunità e Cooperazione Internazionale; in collaborazione con Istituzione Scandicci Cultura.

Qui il programma completo.
Per informazioni: Liana Borghi liborg@cosmos.it - Clotilde Barbarulli barbarulli@tiscalinet.it

martedì 23 febbraio 2010

Lettura e scrittura come cura di sé


Riprendono venerdì 26 febbraio e lunedì 1° marzo, presso la Libreria delle donne, le serie di incontri Lettura e scrittura come cura di sé, progettati e condotti da Maria Letizia Grossi.

La lettura e la scrittura ci consentono una sosta e un tempo di riflessione, indispensabili per rientrare in contatto con la propria interiorità, per scoprire e prendersi cura del proprio Sé e per aprirsi alla relazione con gli altri, suggerendoci una molteplicità di incontri, di storie, di mondi possibili. Le opere di narrativa si rivolgono alle persone nella loro interezza, parlando nello stesso tempo al pensiero, alle emozioni, ai sentimenti, alle sensazioni e aprono alla ricerca di un senso, di un filo che costituisce il racconto, di una durata. La lettura e la scrittura favoriscono la consapevolezza e la presenza a noi stessi e nello stesso tempo introducono una distanza utile per una visione più ampia, la dimensione dell’invenzione narrativa.
Gli incontri avranno tre finalità, diverse ma convergenti: approfondire le modalità di lettura, svolgere un corso di scrittura (tuttavia le/i partecipanti potranno decidere se scrivere o meno e se leggere al corso i propri scritti), stimolare all’attenzione a sé e agli altri, a partire dai temi toccati e da suggestioni personali di ciascuno. Saranno proposte letture e analisi di testi letterari, indicazioni relative agli elementi testuali (in particolare il dialogo, le descrizioni, la punteggiatura, i finali, la scrittura teatrale, il saggio creativo) e approfondimenti di temi personali e sociali: per questo ciclo il nostro modo di abitare e di definire il nostro spazio, il rapporto con la natura, con la terra e col cosmo, la trasformazione degli elementi naturali attraverso la cucina; il nostro modo di vivere il tempo e il suo veloce fluire, la memoria, la nostalgia, la compresenza dei tempi. I testi di chi desidera scrivere, sia che partano dall’approfondimento della propria interiorità, sia che introducano una dimensione creativa, saranno, col consenso di chi li ha scritti, letti insieme. Un giro di parola commenterà i brani narrativi di autrici e autori e delle/dei corsisti e gli stimoli introdotti dalla conduttrice.

Informazioni e iscrizioni
055 0515228 – 349 1864454
marialetiziagrossi@gmail.com

domenica 21 febbraio 2010

sabato 20 febbraio 2010

Risvegli nel buio




Shira Nayman


Einaudi 2007
€ 15,50




Quattro racconti per un libro davvero coinvolgente.
Christiane, Rinat, Miriam sono le figlie che cercando se stesse si imbattono nel silenzio che, come una coltre di nebbia spessa, copre il passato delle loro madri. Hilde, Suzana, Ruth sono le madri che scampate alla persecuzione nazista si sono rifugiate in America, dove per ricominciare a vivere hanno taciuto la verità sul loro passato. Ma le figlie hanno bisogno di rimettere insieme i pezzi e conoscere la verità…
Le colpe dei padri ricadono sui figli. Ma c’è dell’altro. Vede, anche le sofferenze dei padri ricadono sui figli. Dvorak e Deborah si conoscono nel reparto di un ospedale psichiatrico, paziente la prima, il suo medico la seconda. Portano lo stesso nome, hanno la stessa età ed entrambe sono figlie di due padri sopravvissuti all’Olocausto.
Dvorak, a cui niente è stato taciuto, ha sofferto fino al punto di perdere se stessa, ma proprio la sua sofferenza e il suo delirio daranno a Deborah il coraggio di fare luce su ciò che non le era stato mai detto. Questo incontro cambierà le loro vite. Alla fine non sarà solo un urlo muto ciò che le accomunerà.
marinella m.

domenica 14 febbraio 2010

Sof'ja Tolstaja 2



I diari 1862-1910

prefazione di Doris Lessing

La Tartaruga 2010
€ 16,50



Per il genio bisogna creare un ambiente tranquillo, allegro, comodo... al genio bisogna dare da mangiare, bisogna lavarlo, vestirlo, bisogna trascrivere le sue opere un numero infinito di volte, bisogna amarlo, non fornire pretesti alla sua gelosia, perché sia sereno; bisogna nutrire ed educare gli innumerevoli figli che procrea, con cui però si annoia e non trova il tempo di stare, perché deve comunicare con i vari Epitteto, Socrate e Buddha e deve lui stesso tentar di diventare uno di loro.

Sof'ja Tolstaja



Amore colpevole


La Tartaruga 2009
€ 16,50




Subito dopo gli esami mi misi a scrivere una novella, scelsi come eroine me e mia sorella Tanja e la intitolai
Nataša. Anche Lev Nikolaevic chiamò così la sua eroina di Guerra e pace. Lev Nikolaevic lesse la mia novella prima del matrimonio e annotò nel suo diario: "Quale forza di verità e di semplicità". Io la bruciai prima delle nozze insieme ai miei diari, che avevo scritto dall'età di undici anni, e agli abbozzi di altre mie opere giovanili, cosa di cui ora mi rammarico molto.

Così scrive nella sua breve autobiografia, datata 28 ottobre 1913, Sof 'ja Tolstaja (1844-1919), moglie per quarantotto anni di Tolstoj, morto tre anni prima. Una vita, la sua, ricca di contraddizioni e sofferenza, dedicata al nutrimento del genio: avendo deciso di essere solo moglie e madre, aveva voluto amputare quella parte creativa di sé legata al saper scrivere e narrare storie che forse avrebbe potuto alleviare la sua solitudine negli anni difficili del matrimonio.
Nella prima parte del volume assemblato daLa tartaruga edizioni si trova inoltre il romanzo Amore colpevole. Sof 'ja lo aveva scritto nel 1893 in risposta alle analisi sul matrimonio contenute nella Sonata a Kreutzer di Lev Tolstoji, che tanto l'avevano ferita. C'è nel romanzo della Tolstaja un urlo di dolore e di solitudine della protagonista, Anna (un indiretto riferimento a Anna Karenina?), che rimanda al vissuto matrimoniale della scrittrice e alla sua visione dell'amore.
mm

venerdì 12 febbraio 2010

Corporea

Il corpo nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese
prefazione di Liana Borghi

Le voci della luna 2009
€ 12,00

A Roma, martedì 16 febbraio, alle ore 18,00, presso le Edizioni Empiria (via Baccina 79) Biancamaria Frabotta e Maria Grazia Calandrone presentano l'antologia insieme alle curatrici: Loredana Magazzeni, Fiorenza Mormile, Brenda Porster, Anna Maria Robustelli.

Qui Loredana Magazzeni parla di Corporea, "luogo ideale dove si sono incontrati la formazione umanistica delle traduttrici, la loro pratica di poesia, la comune esperienza femminile/femminista, il bisogno di comparazione fra lingue e culture, la necessità di evocare e risvegliare un nuovo immaginario".

Violenza, femminile singolare

giovedì 11 febbraio 2010

Jana Cerná




Lettera a Milena


Forum 2009
€ 15,00




Questo libro narra la storia di una ricerca e di un incontro, tra Jana e Milena, tra una figlia e sua madre.
Nessuna vita umana svela facilmente il proprio segreto, anche la semplice vita di una persona semplice è in realtà imperscrutabile… poiché lo so molto bene, per lungo tempo non ho saputo decidermi a scrivere di Milena. E nemmeno oggi mi accingo a farlo con la certezza che riuscirò a dire tutto di lei. Piuttosto con la certezza che finora nessuno di coloro che ci hanno provato ci è riuscito.
Milena Jesenská nacque a Praga nel 1896 e morì nel campo di concentramento di Ravensbrück nel maggio del 1944. Nota soprattutto per la relazione e l’epistolario con Kafka e l’infelice matrimonio con Ernst Pollak, questa donna coraggiosa e anticonformista brillò invece di luce propria e questo libro, scritto da sua figlia, la poetessa Jana Cerná, le restituisce quella luce e la illumina.
Giornalista, scrittrice, traduttrice, pubblicò a lungo e su molte riviste. Si schierò contro il Terzo Reich aiutando i profughi ad uscire dalla Cecoslovacchia occupata, e pagò il suo impegno con la vita. Prigioniera a Ravensbrück, conobbe Margarete Buber-Neumann, comunista tedesca, e insieme a lei denunciò le nefandezze del regime staliniano quando ancora nessuno voleva credere e ciò che stava accadendo in Unione Sovietica. Questo le costò l’isolamento subito e il silenzio dopo la morte.
Una donna generosa e piena di vita che le molte sofferenze non piegarono. Quando muore la madre Jana ha sedici anni; anche lei avrà una vita tormentata, anche lei scriverà. A lei, e a noi, Milena ha lasciato molto. Seppe sempre battersi per i suoi. E anche per il suo diritto a decidere da sola per se stessa.
marinella m.

mercoledì 10 febbraio 2010

Un segreto, anzi due


Trowta Burton

Luciana Tufani, 2009
€ 12,50

Ironia, mistero, equivoci e sentimento si intrecciano in un romanzo che ammicca alla narrativa popolare di metà Ottocento. Un libro avvincente, da leggere tutto d’un fiato.

Ne parlano venerdì 12 febbraio, alle 17,30, al Giardino dei Ciliegi (via dell’Agnolo, 5), Maria Letizia Grossi e la traduttrice, Giulia Ciarpaglini.

Metti il diavolo a ballare



Teresa De Sio


Einaudi 2009
€ 16,00


Nel Salento degli anni Cinqunta, la storia della giovane Archina, "morsicata" dalla tarantola.

Teresa De Sio, con Adele Dei e Antonio Pascale, presentano Metti il diavolo a ballare venerdì 12 febbraio, alle 17.30, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, nell'ambito del ciclo di incontri "Leggere per non dimenticare".

lunedì 8 febbraio 2010

Quel che è di Cesare

Oggi alle ore 17,00, presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, Savino Pezzotta e Aldo Schiavone discutono del libro-intervista a Rosy Bindi curato da Giovanna Casadio (Laterza 2009). L'iniziativa è organizzata dalla Fondazione Giorgio La Pira.
Coordina Mario Primicerio, partecipa Sergio Staino, interviene Rosy Bindi.
Con i libri sarà presente la Libreria delle Donne di Firenze.

Solo con gli occhi




Wataya Risa


Einaudi 2007
€ 9,00




La solitudine grida. Un grido che si leva alto e continua a risuonare come una campanella, al punto da farmi male alle orecchie, da serrarmi il cuore, e per impedire che i miei compagni lo sentano, mi metto a stracciare fogli di carta. In lunghe, lunghissime strisce. Il fastidioso rumore della carta strappata sovrasta quello della solitudine.

Hatsu è un'adolescente che frequenta i primi anni del liceo. Da una parte rifiuta di dover cambiare se stessa per poter essere accettata dal gruppo (Io detesto essere esclusa, ma odio ancora di più far parte di un gruppo. Appena ne diventi membro ti devi adeguare agli altri...), dall’altra soffre della sua solitudine che la la conduce ad escludersi dal mondo. Anche Ninagawa, suo compagno di classe, vive fuori dal mondo.
Tra incomprensioni e intolleranze nasce tra loro un rapporto che non riesce però a compiersi come Hatsu desidera.
calvina

sabato 6 febbraio 2010

La donna di Gilles




Madeleine Bourdouxhe


Adelphi 2007
€ 14,00




Il romanzo, pubblicato nel 1937 in Francia, rese famosa Madeleine Bourdouxhe (1906-1996), allora trentenne, autrice belga alla sua opera prima.
Come scrisse l’autrice nella breve nota introduttiva all’edizione Gallimard: L’annientamento nell’amore: un po’ la storia di tutte le donne. E pensandoci si prova una strana sensazione: la vita delle donne è segnata da una commovente nobiltà - ma come vorremmo sollevarle da questo peso!
Un’indimenticabile storia d’amore scritta con semplicità e perizia letteraria.
mm

venerdì 5 febbraio 2010

La passione di Artemisia





Susan Vreeland


Neri Pozza 2002
€ 16,50



Un giorno dipinsi due rughe verticali tra le sopracciglia di Giuditta, come aveva fatto Caravaggio, a dimostrazione che per Giuditta era stato difficile uccidere. Il giorno seguente, in tribunale, Agostino mi lanciò un’occhiata minacciosa, perché sapevo che era un assassino, e quel pomeriggio, tornata a casa, cancellai le rughe.
Volevo dare a Oloferne, nell’istante in cui aveva capito che stava per morire, la stessa espressione che aveva avuto Agostino quando lo avevo chiamato assassino.

Allieva del padre Orazio, Artemisia Gentileschi fu una pittrice di grande talento, una tra le poche protagoniste femminili della storia dell’arte europea, la prima donna che riuscì a entrare nella paludata Accademia delle belle arti. Nel 1612, a 15 anni, fu più volte oggetto di violenza carnale da parte del pittore Agostino Tassi, amico e collaboratore del padre. Fu il primo caso di stupro cui fece seguito un processo, per il quale tuttavia Artemisia dovette sottoporsi a torture e umiliazioni. Tassi scontò otto mesi in prigione e alla fine il caso fu archiviato. Artemisia dovette sposarsi e cambiare città – da Roma si trasferì a Firenze –, per lasciarsi alle spalle la vicenda dello stupro, dalla quale, forse, trasse in parte la forza e l’intraprendenza per costruire la propria carriera di pittrice.
In questo romanzo Susan Vreeland interpreta la vita avventurosa della pittrice attraverso le lettere e i documenti di archivio, ma soprattutto attraverso la sua immaginazione viva e uno sguardo sensibile alle sfumature della donna e dell’artista, che, costretta a vivere in un mondo ostile alle donne, riuscì a imporre la propria arte e a difendere la propria libertà. Non è un caso che Artemisia sia stata riscoperta negli anni ’70, divenendo presto un simbolo dell’emancipazione femminile.
Per chi volesse approfondire la conoscenza di Artemisia Gentileschi, oltre alle introvabili Lettere precedute da «Atti di un processo per stupro» (Abscondita 2004), suggerisco altre letture: il romanzo intenso ma rigoroso scritto da Anna Banti, narratrice e storica dell’arte che fa riaffiorare dalla memoria le vicende dell’artista sullo sfondo autobiografico del dopoguerra (Artemisia, Bompiani 1947 e segg.); un altro romanzo, frutto del lavoro della scrittrice francese Alexandra Lapierre, che ripercorre la vita della pittrice ispirandosi a fonti manoscritte e a riferimenti letterari (Artemisia, Mondadori 1999); infine, la biografia curata da Tiziana Agnati e Francesca Torres, con estratti degli «Atti del processo» in appendice, che presenta Artemisia come un’artista dello stesso valore di Caravaggio, Lorenzo Lotto, Rubens (Artemisia Gentileschi. La pittura della passione, Selene 2008).
C.L.

giovedì 4 febbraio 2010

Donne e uomini insieme contro il sessismo di tv e media

Il movimento delle donne di Firenze LibereTutte e l'ARCI provinciale organizzano un ciclo di incontri dal titolo DONNE E UOMINI INSIEME CONTRO il SESSISMO di TV e MEDIA, durante i quali sarà proiettato il documentario Il corpo delle donne di Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù.
Il primo appuntamento è venerdì 5 febbraio, al Circolo Arci Isolotto, via Maccari 104 Firenze. Interverrà Iaia Caputo, autrice di Le donne non invecchiano mai (Feltrinelli 2009). Sarà presente la Libreria delle Donne di Firenze.

Libere Tutte promuove sullo stesso tema altre iniziative in collaborazione con:
- ARCI LESBICA, via dei Serragli, 3: 12 febbraio, ore 20,30.
- Sezione Coop di Ponte a Greve, viuzzo delle Case Nuove: 8 marzo, ore 16.
- Sezione soci Coop di Rifredi - Nord ovest - p.zza Leopoldo: 19 marzo, ore 17,30.
- Commissione cultura Consiglio di Quartiere 5 e Biblioteca Buonarroti - Villa Pozzolini - v.le Guidoni, 188: 12 marzo, ore 17.

martedì 2 febbraio 2010

Come mi batte forte il tuo cuore



Benedetta Tobagi


Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre

Einaudi 2009
€ 19,00


Sono andata dappertutto, fieramente sola, orgogliosa della mia libertà. Sono stata forte, a volte spavalda. Dovunque, nel segreto del mio cuore, mi facevo coraggio pensando a lui, spesso portando con me qualcosa di suo. Fragili espedienti per cercare di sentire la sicurezza e la protezione delle braccia di un padre che mi è mancato ogni giorno della vita.
La nostalgia dell’abbraccio resta una ferita aperta… Papà, questo libro è la mia rosa per te…
Paradossale: non poter dimenticare neanche un momento un padre che non c’è e non potrai mai avere vicino. Un nome onnipresente e un vuoto abissale…

«È il tragico paradosso dei terroristi: uccidono per dimostrare che sono vivi». Così scriveva Walter Tobagi in uno dei suoi ultimi articoli, prima di essere ucciso il 28 maggio, in una mattina piovosa di tarda primavera. Vittima della «Brigata XXVIII marzo», il terrorismo di sinistra.
È stato il cocente senso di vuoto derivato dall’assenza di «papà», figura famigliare e privata, che mi ha indotto ad approfondire la conoscenza della sua immagine pubblica: era una componente essenziale per capirlo davvero… Ogni giorno sperimentavo, fin nelle piccole cose, di non essere figlia, ma orfana. Una scorticatura su cui non ricresce mai la pelle
Un padre che non ha quasi conosciuto e che si manifesta attraverso la ricostruzione e il racconto del modo di stare al mondo dell’ ex popularis al «Corriere della sera», giornalista e storico.
Immersa in immagini incomplete, sbilanciate, falsate, riduttive
Inizia così, attraverso uno “studio scientifico” della vita privata e pubblica, del “caso Tobagi” soprattutto, il lungo racconto della scoperta di un uomo che genera ˗ in questo modo ˗ il suo essere padre. Un uomo che ha fatto del suo lavoro una forma di riscatto sociale, una ragione di vita… la ragione di una persona che si sente intellettualmente onesta, libera e indipendente, e cerca di capire perché si è arrivati a questo punto di lacerazione sociale, di disprezzo dei valori umani.
Con questo libro Benedetta dimostra che al di qua e al di là della morte, del dolore, del vuoto, non solo privato, la Vita canta. Ma, cosa ancora più importante, …che chi cresce attorno al vuoto e ne conosce il morso cerca di tessere una trama robusta e amorevole perché non vi cada più nessuno.
Un libro magico, autentico fino alla fine. Il libro che avrei voluto scrivere.
A.T.

lunedì 1 febbraio 2010

Grete Weil

A poco più di dieci anni dalla sua morte, un'iniziativa pubblica per ricordare Grete Weil. Il 4 febbraio alle ore 17,00 presso l'Auditorium Sant'Apollonia (via San Gallo 25/A) si svolgerà la presentazione della sua raccolta Conseguenze tardive (La Giuntina 2008). Interverranno Ugo Caffaz (direttore generale Politiche formative, beni e attività culturali della Regione Toscana), Mara Baronti (presidente Centro Ideazione Donna), Camilla Brunelli (curatrice della raccolta) e Rosetta Loy (scrittrice). Letture di Patrizia Creati.

Ebrea e tedesca, scrittrice scomoda e poco amata sia dalla comunità ebraica sia dagli intellettuali tedeschi, Grete Weil (1906-1999) è rimasta una figura isolata nel panorama culturale della Germania Federale; è recente l'analisi del post-esilio interiore e esteriore degli ebrei di lingua tedesca, che non troveranno spazio nel mondo letterario e culturale della Germania fino agli anni Novanta, come ben spiega Camilla Brunelli nell'introduzione e nella postfazione alla raccolta.
In italiano, oltre a Conseguenze tardive (che avevamo segnalato nel giugno 2009), si possono leggere Mia sorella Antigone (Mimesis 2007) e Il prezzo della sposa (Giunti 2006).