lunedì 30 marzo 2009

L’8 aprile al Giardino dei ciliegi: L’aborto e la responsabilità


Cecilia D'Elia

L’aborto e la responsabilità. Le donne, la legge, il contrattacco maschile

Ediesse 2008

€ 9,00


Questo libro nasce da un moto di ribellione per il modo in cui si discute di aborto in questo paese. Per questo volevo raccontare quello che il movimento delle donne, nel quale sono stata impegnata, ha detto sull’aborto.

Sono passati trent’anni dall’approvazione della 194, ma da allora e sempre più frequentemente la questione dell’aborto è tornata al centro dell’agenda politica italiana. Partendo da una rilettura dei testi femministi, Cecilia D’Elia ricostruisce le vicende che portarono all’approvazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e offre una rilettura di trent’anni di conflitti che hanno al centro il riconoscimento della soggettività e dell’autodeterminazione femminile.

Cecilia D’Elia parlerà del libro insieme a Grazia Zuffa, Mara Baronti e Anna Picciolini al Giardino dei ciliegi l’8 aprile 2009 alle 17,00.

domenica 29 marzo 2009

Camille Claudel



Il prezzo della creatività

Brigida Di Leo

Selene 2008

€ 13,80



Avrei fatto meglio a comprare bei vestiti e graziosi cappelli che evidenziassero le mie qualità naturali piuttosto che dedicarmi alla passione per le sculture per i gruppi più o meno arcigni.
Quest’arte disgraziata è fatta piuttosto per le grandi barbe e le brutte facce che per una donna verso la quale la natura è stata benevola.

Così scrive di sé una grande artista dell’Ottocento, anticonformista nell’arte come nella vita, vittima del perbenismo borghese dell’epoca e del suo amore folle per il maestro Rodin (una delle “grandi barbe”, forse più idonee di lei alla scultura). In questo libro Brigida Di Leo ricostruisce il drammatico percorso artistico e umano di Camille attraverso le testimonianze del fratello Paul, dei critici e degli artisti contemporanei. L’autrice cerca quindi di risalire alle responsabilità e alle circostanze che hanno condotto Camille alla follia, condannandola a morire in solitudine e disperazione in manicomio.

C.L.

Le nigeriane


Chika Unigwe

Neri Pozza 2008

€ 15,50




Quando scese dall’aereo a Bruxelles, con i resti della sua vecchia vita infilati nel bagaglio a mano, e la sua nuova vita si rivelò di fronte a lei come un quadretto variopinto pieno di colori e di promesse, capì che la Profezia si sarebbe realizzata qui. Aveva lasciato all’aeroporto di Lagos la zucca che la madre aveva voluto per forza farle portare. L’aveva buttata, insieme a tutte le altre tracce di dubbi su quel viaggio, in un secchio della spazzatura vicino ai bagni. Lagos era una città di morte, e lei le stava sfuggendo. Non le serviva trascinarsi dietro una zucca grande come la luna. Né i dubbi che l’avrebbero fatta tornare sui suoi passi.

Sisi, Efe, Ama e Joyce lasciano la Nigeria ed entrano clandestinamente in Belgio, attratte dalla promessa di un lavoro. Ciò che le attende ad Anversa, dove arrivano una dopo l’altra e diventano amiche, è invece una nuova forma di schiavitù. Romanzo duro e appassionato, documentato e avvincente, Le nigeriane ci fa conoscere la realtà di tante giovani migranti che cercano di realizzare in Europa un loro sogno di felicità (e a quel sogno, piuttosto un miraggio, allude il titolo originale, Fata Morgana) per finire dietro la vetrina di una strada del sesso.

a.bu.

venerdì 27 marzo 2009

Mariti e pidocchi



Storia di un processo
e di un aceto miracoloso

Giovanna Fiume

Edizioni XL 2008

15.00


È venuta a parlarmi una mia amica che vuole che io le cerchi una fattucchiera capace di far morire il marito di una sua amica…

La Palermo del 1789 e le sue donne. Il matrimonio legittima socialmente e la preoccupazione di “sistemarsi bene” ritorna, ma nella Sicilia settecentesca il matrimonio non è scelta definitiva. L’uomo nei campi e le donne “occupate” in amicizie illecite, tresche adulterine al confine tra rispettabilità e prostituzione. La fedeltà coniugale è un lusso: il matrimonio si può rinegoziare per soluzioni più convenienti, per assicurarsi una vita più agiata. Per divorziare non serve una legge né un giudice ma una fattucchiera, la vecchietta mendicante che ha un rimedio per tutto, una pozione velenosa che non uccide solo pidocchi. Un mondo contadino al femminile, una fitta rete di rapporti in cui tutto è permesso: «il vicino della mia vicina conosce una vinaia che conosce poi una giovane moglie che ha sentito dire…».
Povera Giovanna che per sbarcare il lunario si è trovata morta per impiccagione!

A.T.

giovedì 26 marzo 2009

«Io leggo La principessa di Clèves!»

La Francia ha trovato un modo nuovo e originale di contestare il presidente Nicolas Sarkozy: leggere il capolavoro di Madame de La Fayette (1678). Sarkozy racconta di averlo detestato, fin da quando andava a scuola: «Solo un sadico o un idiota – ha dichiarato – potrebbe chiederla a un concorso pubblico».

Di pari passo con il calo dei consensi verso il presidente francese, crescono le vendite del libro e si moltiplicano le letture pubbliche in università e teatri.

Qui l'articolo intero

27 e 28 marzo: Voci del verbo fare


Pensare a quando fare un figlio, trentadue, trentatré, trentaquattro anni, paura di non farcela, lavoro precario, lavoro a intermittenza, e un figlio dove lo infili tra i viaggi da e per, dentro i convegni, nei ricevimenti agli studenti, nelle lezioni; eppure prima le donne i figli li facevano, e non avevano paura. Li facevano. Voce del verbo fare.

Festival Nazionale sulla Drammaturgia Contemporanea delle Donne – XVII edizione

PRIMA ASSOLUTA

IL TEATRO DELLE DONNE - Centro Nazionale di Drammaturgia

VOCI DEL VERBO FARE (donna lavoro) di Silvia Calamai

con Luisa Cattaneo

regia di Chiara Macinai

TEATRO MANZONI - via Mascagni, 18 Calenzano (Firenze) - ore 21.15

mercoledì 25 marzo 2009

2 aprile: Le futuriste italiane al Giardino dei Ciliegi



Le futuriste italiane

Mirella Bentivoglio e Franca Zoccoli

De Luca 2008

€ 25,00






Sperimentatrici audaci nell’arte e nella vita, protagoniste di rilievo del movimento artistico più originale del Novecento: se ne parla il 2 aprile alle ore 17,30 al Giardino dei ciliegi.




martedì 24 marzo 2009

C'era una volta una famiglia



Lizzie Doron


Giuntina 2009

€ 12,00



All'inizio degli anni '50, nello Stato d'Israele nacque un nuovo paese, il paese di qua.
In questo paese vive un popolo estraneo che viene dalla terra di là.
I suoi abitanti sono giunti qua contro la loro volontà; uniche loro proprietà: una lingua straniera, strane usanze, ricordi e incubi.

Dopo il caos della terra di là, si imposero il compito di dare vita a una nuova creazione, e costruirono un nuovo mondo.

Nel paese di qua vive anche Helena, mia madre dopo che era morta nella seconda guerra mondiale...

Nel romanzo, costruito sui giorni della shivà (i sette giorni di lutto in cui si ricevono parenti e amici), la protagonista ci racconta della sua infanzia, della madre, della scuola, della vita di quartiere, del suo Paese, Israele. Con una forma di scrittura incisiva tratteggia personaggi e situazioni in parte legati al mondo dei reduci della shoah, suscitando in chi legge emozioni profonde e interrogativi inquietanti.

mm

Il sogno di Sultana




Begum Rokheya Sakhawat Hossain

illustrazioni di Durga Bai

Donzelli 2009
€ 20,00




Torna in libreria, in una bella edizione illustrata, Il sogno di Sultana della bengalese Begum Rokheya Sakhawat Hossaim (1880-1932), scrittrice e femminista che ha combattuto per affermare il diritto delle donne musulmane all’istruzione e per eliminare la segregazione femminile (purda) diffusa anche in India nelle aree toccate dalla dominazione islamica.

Pubblicato in inglese nel 1905, e in traduzione italiana nell'antologia Le dita nella terra, le dita nell'inchiostro a cura di Anna Vanzan (Giunti 2002), Sultana’s dream è considerato un capostipite della science-fiction femminista, insieme a Herland di Charlotte Perkins Gillman, di pochi anni successivo. Il “sogno di Sultana” è l’utopia di un mondo senza guerre e senza violenza, governato dalle donne secondo i principi della pace, della bellezza e della conoscenza: agli uomini, che usando la forza hanno prodotto una società violenta e ingiusta, è imposta la reclusione entro le mura domestiche e la gestione delle faccende quotidiane.

a.bu.

venerdì 20 marzo 2009

21 marzo a Ferrara: APPASSIONATA SAPIENZA


Di Goliarda Sapienza - scrittrice e attrice teatrale - si parla sabato 21 marzo in un convegno a Ferrara L'arte della gioia - il suo capolavoro - è stato pubblicato postumo nel 1998 da Stampa Alternativa. Dopo l’enorme successo di pubblico che il libro ha avuto in Francia e Germania è stato ristampato da Einaudi nel 2008.
Qui il programma

28 MARZO: Manuela Fraire al Giardino dei Ciliegi

M. Fraire e R. Rossanda
La perdita
Bollati Boringhieri 2008

Questo libro parla di perdite: perdita affettiva, perdita politica, perdita di senso…“Che cosa è dunque questo Io che ha e perde, esposto, indolenzito, che a un certo punto a forza di perdere magari stramazza, ma è?”



Sabato 28 MARZO alle 17,30, all'interno del ciclo "TRAME di SGUARDI", in collaborazione con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione - Progetto Donna del Comune di Firenze ci sarà un incontro con Manuela Fraire che parlerà del suo libro. Non perdetelo! L'indirizzo del Giardino dei Ciliegi è Via dell'Agnolo 5, a Firenze.



martedì 17 marzo 2009

Un matrimonio in provincia



Marchesa Colombi

Nota introduttiva di Natalia Ginzburg

Einaudi 2009

€ 9,00


La matrigna aveva detto che, se fossi stata vestita bene, questo sarebbe accaduto in otto giorni. Ed io calcolavo che, essendo vestita male, ci sarebbero voluti otto giorni di più, o anche quindici, o anche un mese, per prevedere il peggio. Ma insomma, la cosa doveva accadere, perché tanto, che ero bella se ne accorgevano malgrado la mia vestitura così infelice e ridicola...

La maturazione di una ragazza di provincia, figlia di un notaio, che riesce a fatica a liberarsi dell'«immensa uggia» che la soffoca per anni, rinunciando all'amore per un giovane corteggiatore e rassegnandosi alle nozze con un quarantenne brutto e incolore. La Colombi, osserva Natalia Ginzburg nella nota introduttiva, presenta «le persone e i fatti senza colorarli di rosa né sollevarli in una sfera nobile» ma in «un modo ruvido, allegro e sbadato». Un piccolo libro, leggero e indimenticabile.

a.bu.

lunedì 16 marzo 2009

Iniziamo i lavori!

Non abbiamo mai pensato alla nostra libreria come un “punto vendita”. Siamo prima di tutto una libreria di lettrici e nelle nostre riunioni mensili, come nel rapporto con le/i nostre/i clienti, il desiderio di scambiarsi opinioni e condividere esperienze di lettura, spesso, prevale sull’urgenza di far quadrare i bilanci o di fare un buon incasso.
In questo piccolo spazio in rete vogliamo mantenere lo stesso spirito e non limitarci ad aggiornarvi sulle nostre iniziative o informarvi su incontri e conferenze in cui trovate il nostro banco vendita. Ci piacerebbe creare uno spazio in cui riflettere insieme a voi e scambiarci suggerimenti sui libri scritti da donne o che trattano di donne.
Se avete voglia di inviarci recensioni, commenti, passi di opere o poesie che vi hanno lasciato un segno, inviatecele pure. Speriamo di riuscire a coinvolgervi e chissà che un giorno non vi venga voglia di lasciare la vostra tastiera e venire a farci visita.