Chika Unigwe
Neri Pozza 2008
Quando scese dall’aereo a Bruxelles, con i resti della sua vecchia vita infilati nel bagaglio a mano, e la sua nuova vita si rivelò di fronte a lei come un quadretto variopinto pieno di colori e di promesse, capì che la Profezia si sarebbe realizzata qui. Aveva lasciato all’aeroporto di Lagos la zucca che la madre aveva voluto per forza farle portare. L’aveva buttata, insieme a tutte le altre tracce di dubbi su quel viaggio, in un secchio della spazzatura vicino ai bagni. Lagos era una città di morte, e lei le stava sfuggendo. Non le serviva trascinarsi dietro una zucca grande come la luna. Né i dubbi che l’avrebbero fatta tornare sui suoi passi.
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