Elena Varvello
Fandango Tascabili 2008
€ 8,00
Mi sono chiesto dove fosse mia madre, se stesse dormendo o se ne fosse andata davvero, lei sola, se fosse per quello che mio padre era sveglio nel cuore della notte e stava fumando. Se le cose che si erano detti prima l’avessero fatta scappare via. Improvvisamente, ho valutato la possibilità d’essere rimasto solo con mio padre, in quella casa. Era una cosa che non avevo mai preso in considerazione. Lui e io, da soli. Sarebbe stato come una specie di errore nell’economia delle cose, come se il mondo, tutt’a un tratto, avesse preso a girare al contrario.
Elena Varvello, giovane scrittrice e poetessa torinese, racchiude in un libercolo poco più grande di una mano L’economia delle cose. Una madre assiste impotente all’ultima corsa del bob su cui è seduto il figlio; una donna racconta al proprio bambino d’aver udito molti anni prima la voce di Dio; un’altra, in una realtà sospesa tra ricordo e sogno, vede nel presente la propria famiglia violata dall’intrusione di estranei in una notte d’inverno. Nove vite scompaginate dall’imprevisto e legate in modo indissolubile dall’amore, sfondo che prende di volta in volta sembianze diverse, che si trasforma fino a diventare un fatto di ostinazione, come la fede. Un punto di vista, come quello di chi vede forme di animali nelle nuvole. Il lettore si sente trascinato alla scoperta di ogni singolo racconto che rappresenta nella sua assolutezza un piccolo tassello nel complesso disegno della vita.
C.Q.
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