Ruta Sepetys
Garzanti 2011
€ 18,00
Non fu un bussare. Fu un rimbombo cupo e insistente che mi fece sobbalzare sulla sedia.
Lina Vilkas ha quindici anni quando, il 14 giugno 1941, la polizia sovietica irrompe in casa sua, in Lituania e la porta via insieme alla mamma e al fratello Jonas di undici anni.
Suo padre è il rettore dell’università e come molti altri dottori, professori, scrittori è sulla lista nera.
Ammassati su carri bestiame, insieme ad altre centinaia di persone, sono deportati in Siberia. Chi non muore di fame e di malattia sarà stroncato dal gelo del lungo inverno polare.
Da questo inferno Lina si vuole salvare con tutta se stessa e, quando non è costretta a scavare, disegna...
Ispirato a una storia vera, Avevano spento anche la luna rompe il silenzio su uno dei crimini più efferati della storia dell’Europa contemporanea, la deportazione dai paesi baltici nei gulag staliniani.
Un altro libro che costringe il ’900 a fare i conti con una parte di sé oscura e oscurata.
Ruta Sepetys è nata in Michigan, da una famiglia di rifugiati lituani. Non ha mai dimenticato le sue origini e la storia della sua famiglia. Per questo è andata in Lituania, nel tentativo di recuperare la memoria paterna. Per scrivere Avevano spento anche la luna le ricerche sono state impegnative e l’hanno portata a visitare i campi di lavoro in Siberia e a conoscere storici e tantissimi sopravvissuti, che l’hanno aiutata a descrivere i particolari più importanti di quel passato di atrocità.
marinella m.
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