domenica 10 marzo 2013

Il diario di Lena





Lena Muchina
Mondadori 2013
€ 16,50





La Germania nazista invase l’Unione Sovietica il 22 giugno 1941.
Di lì a pochi mesi, l’8 settembre, le armate tedesche dettero inizio all’assedio di Leningrado, che si concluse il 27 gennaio 1944 con la sconfitta delle forze d’invasione e la liberazione della città.
Tutte le vie di rifornimento furono bloccate, rimase aperto solo un piccolo corridoio verso il lago Ladoga che prese il nome di Strada della Vita.
Per la popolazione il momento più tragico dell’assedio fu l’inverno 1941-1942. Solo da gennaio ad aprile del 1942 morirono, per la fame, il freddo e gli attacchi dell’aviazione tedesca, 378.795 persone.
Il diario di Lena Muchina, che allora aveva sedici anni, costituisce una testimonianza unica della tragedia che fu l’assedio per la città di Leningrado.
La ragazza registra, con il linguaggio limpido proprio della sua età, l’assillante e disperata ricerca di cibo, i morti ammassati per le strade, gli attacchi tedeschi,  ma scrive anche della sua fiducia nei soldati dell’Armata Rossa, della tristezza che in certi giorni l’assale e della gioia per l’arrivo della primavera, della speranza di essere evacuata e raggiungere dei suoi parenti a Go’rkij, della sua volontà di sopravvivere e del suo desiderio di vivere.

10 gennaio
… Zia Sasa le ha fatto assaggiare [alla mamma] una gelatina che ha preparato con la colla da falegname di prima scelta, e poi le ha regalato una tavoletta di questa colla perché la assaggiassimo anche noi … È piaciuta molto a tutt’e due.

20 gennaio
Non avevo mai immaginato che il freddo potesse esercitare sull’essere umano un potere così letale. Adesso, per esempio, sto in piedi e scrivo con le mani congelate, tracciando lentamente una lettera dopo l’altra. Potrei anche sedermi, ma la sola idea di fare un movimento mi affatica. Sarà un mese che ho i piedi congelati.

29 gennaio
Non so se ce la faremo a sopravvivere. La mia mammina è uscita distrutta da queste giornate tremende. Si è indebolita parecchio, ma lo spirito è forte. Vuole vivere e vivrà, ne sono certa.

8 febbraio
Ieri mattina la mamma è morta. Sono rimasta sola.

25 maggio
Tutto intorno è verde, gli uccellini svolazzano irrequieti, costruiscono i loro piccoli nidi, i bambini corrono e schiamazzano. Che meraviglia!



Lena Muchina ha iniziato il suo diario il 22 maggio 1941 e lo ha terminato il 25 maggio 1942. Sopravvissuta alla guerra, è morta a Mosca nel 1991 a 65 anni senza riuscire a realizzare il suo più grande desiderio, quello di diventare scrittrice.
Il manoscritto è stato ritrovato, negli Archivi di Stato dell’Unione Sovietica, da uno storico dell’Università di San Pietroburgo che ne ha curato la pubblicazione. In Russia è uscito nel 2011.

marinella m.

1 commento:

Bea ha detto...

avete visto che oggi lo scrittore Vanni Santoni vi faceva pubblicità su Twitter?



‏@vannisantoni – son stato alla Libreria delle Donne, libreria in via Fiesolana che vende solo libri scritti da donne, e ho comprato: pic.twitter.com/c19vzvZMtb