martedì 13 maggio 2014

La giudice



Paola Di Nicola


Ghena 2013
€14,00






"Giudice" è un sostantivo epicèno, ovvero non distingue tra maschile e femminile, ma quando Paola Di Nicola ordina il suo timbro, quello che apporrà su ogni sentenza, chiede alla tipografa sconcertata che la scritta riporti "la Giudice".
Dietro a quell'articolo determinativo c'è tutta la sua vita. C'è la fatica e il coraggio della donna Paola Di Nicola per vedere affermato il suo diritto a esercitare la professione di magistrato, ma c'è anche la sua consapevolezza di volere essere giudice senza rinunciare al suo punto di vista, che non può precludere dal suo essere una donna.
Perché mi dovevo sentire così a disagio e in colpa per il mio corpo, per il mio ruolo famigliare, per le mie maternità? Perché, in un'istituzione in gran parte femminile, mi rivolgevo ancora la domanda “cosa penseranno a essere giudicati da una donna”?
Per comprendere per quale ragione la Costituzione, nel 1948, ammette l'uguaglianza tra i sessi, ma esclude le donne dalla magistratura, Paola studia gli atti del dibattito che portò all'approvazione della Carta.
Trova in quei volumi, ribadite da alcuni padri costituenti, le ragioni per cui le donne non possono entrate in magistratura. Ancora una volta il loro luogo d'elezione  è la casa e lì devono stare; oltre a ciò la professione di magistrato richiede equilibrio e questo, anche per ragioni fisiologiche, difetta alla donne.
A niente era valsa la battaglia delle madri costituenti: la strada della magistratura si aprirà alle donne con una legge del 1963. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e molte donne hanno lottato, sopra i ponti, per ottenere vere pari opportunità. Nel 2012 le donne magistrato sono 4006 e costituiscono il 46% dei magistrati italiani.
Nell'interrogatorio, di fonte all'imputato, che si aspetta un uomo, Paola deve non abbassare lo sguardo e ritrovare  l'orgoglio ed il coraggio di essere una donna. Le perle e la camicetta a fiori che indossa nulla possono togliere alla sua autorità e autorevolezza.
La madre di Paola ha impreziosito la pettorina della sua toga con una leggera rifinitura in pizzo, ed è con quella che, dopo aver passato notti ad esaminare  gli atti processuali e portato i bambini a scuola, entra in aula la giudice Paola Di Nicola.

Paola Di Nicola è giudice del Tribunale penale di Roma dal settembre 2010. Si è occupata precedentemente di diritto civile, penale e del lavoro come pretore presso la Pretura di Sant'Angelo dei Lombardi; è stata giudice del Tribunale di Latina nelle materie civili, delle esecuzioni immobiliari e penali. Negli anni 2009 e 2010 ha presieduto il Collegio, appositamente costituito presso il Tribunale di Napoli, per l'emergenza rifiuti in Campania. Ha pubblicato sulle riviste specializzate numerosi provvedimenti giudiziari in materia d'immigrazione, ambiente, urbanistica, reati contro le donne.

marinella m.

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