Shin Kyung-Sook
Beat 2014
€ 9,00
Park So-Nyo, nata il 24 luglio 1938, di anni 69, scompare a una stazione della metropolitana di Seul. Insieme al marito era scesa in città dal villaggio dove abitava: lui riesce a salire sulla vettura, lei rimane sul marciapiede.
I suoi quattro figli, due maschi e due femmine, in preda all'angoscia, cominciano l'affannosa ricerca della madre. Passano ore e giorni a perlustrare la città, ritornano più volte sul quel marciapiede, appendono volantini un po' ovunque, ma tutto si rivela inutile. Mentre la cercano, la mamma ritorna con forza nei loro ricordi, ma non è un semplice tornare alla mente, è un ricordare che prende la forma del dialogo interiore, del dire il non detto, del riconoscere il non visto, o non voluto vedere.
La mamma era una donna semplice, lavorava tutto il giorno nei campi, accudiva gli animali, coltivava un orto per la famiglia e preparava il cibo anche per il vicinato.
Tutto ciò non le impediva di occuparsi di ognuno di loro con amore e spirito di sacrificio. Da sola e contro l'ostilità della cognata, aveva voluto che tutti e quattro studiassero e lei, che era analfabeta, aveva imparato a leggere da anziana solo per poter leggere i libri della sua figlia scrittrice.
Il marito andava e veniva, mancando talvolta anche per mesi, e quando c'era non la vedeva, tanto che non si era accorto che le terribili emicranie di cui soffriva andavano aggravandosi. Quando erano insieme camminava svelto sempre avanti a lei, nonostante le sue preghiere di andare più piano, proprio come quel giorno sul marciapiede della metropolitana.
Ora che l'hanno persa, i figli e il marito, come risvegliandosi da un lungo sonno, le parlano come non hanno mai fatto e anche Park So-Nyo racconta loro di sé, del dolore che si è tenuta dentro per tutta la vita per un figlio nato morto, di chi le ha dato la forza di resistere, dei suoi sogni di ragazza andata sposa a soli diciassette anni, dell'orgoglio per la sua figlia che scrive e gira il mondo e per il rammarico per l'altra, che, farmacista, non lavora per accudire i suoi tre figli.
E dietro la mamma, compare lentamente anche la donna Park So-Nyo, perduta e come ritrovata.
Dopo molti mesi di inutili ricerche, con il dolore del rimpianto sarà proprio la figlia scrittrice che a Roma, davanti alla Pietà di Michelangelo chiederà, quasi supplicandola, a quella donna che regge in braccio il figlio morto, Prenditi cura di lei.
Kyung-Sook Shin è nata nel 1963 in Corea del Sud. Con Prenditi cura di lei, un romanzo tradotto in tutti i maggiori paesi occidentali, ha ottenuto uno strepitoso successo internazionale. In italiano è stato pubblicato anche Io ci sarò (Sellerio, 2013).
marinella m.
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