giovedì 3 dicembre 2009

Uno sguardo indietro


Edith Wharton

Editori Riuniti 1984, 2000
€ 14,46


Anni fa, mi sono detta: "Non esiste la vecchiaia; c'è soltanto la tristezza"... Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi...


...ma nelle nostre vite individuali, sebbene gli anni siano tristi, i giorni hanno la possibilità di essere radiosi. La vita è la cosa più triste che ci sia, quasi quanto la morte, ma ci sono sempre nuovi Paesi da visitare, nuovi libri da leggere (e, spero, da scrivere); mille piccole meraviglie quotidiane di cui stupirsi e godere... Il mondo visibile è un miracolo quotidiano per coloro che hanno occhi e orecchie; e io mi riscaldo ancora le mani, con gratitudine, al vecchio fuoco, anche se ogni anno che passa è alimentato dalla legna secca di ricordi sempre più lontani.


Incipit e finale della straordinaria biografia intellettuale di Edith Wharton (New York 1862- Francia 1937), pubblicata quattro anni prima della sua morte. Attraverso la sua vita movimentata (Henry James la chiamerà "donna pendolo"), l'autrice, nota scrittrice e grande viaggiatrice, ci introduce con scrittura ironica e densa alle atmosfere negli ultimi decenni dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento dei salotti da lei conosciuti di New York, del New England, di Londra, Parigi, Roma e Firenze frequentati da aristocratici e intellettuali (scrittori, pittori e musicisti), facendoci assaporare con gusto i dettagli di un mondo scomparso e tratteggiando con dovizia di particolari le vite di molti personaggi famosi.

mm

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