Roberta Anau
e/o 2011
€ 18,00
Acuto e irriverente, tagliente e dissacrante, spiritoso e autoironico, questo libro in cui Roberta Anau, ebrea rispettosa della tradizione (ma non sempre, ma non solo) racconta la sua storia e quella della sua famiglia tra la grassa Ferrara e la più malinconica Torino fino a La Miniera, l’azienda agrituristica che apre in provincia di Ivrea.
Tra grasso d’oca, semi di sesamo e di papavero, carciofi e melanzane, carni salmistrate, zuppa di azzime e Challah, polpettoni di carne che profumano d’aglio, uova sode cotte nella buccia di succulente cipolle rosse, buricchi ferraresi e bagna cauda piemontese, una volta cucinate da mamme e nonne, e oggi preparate per turisti italiani e stranieri che arrivano a La Miniera, Roberta ritorna indietro e su di sé.
Ho capito che il ricordo fa bene, asciuga le frequenti montate lattee e aiuta a pensare con dolcezza e a spegnere fuochi, fuocherelli, fiammelle e soffioni bollenti. Ora riesco a posare gentilmente la mano sulla guancia di mia madre così forte e coraggiosa, a baciare quella baffuta e pungente della mia nonna splendidamente avara, ad annusare quella profumata della nonna piccina e timorata, a sentire comprensione per il burbero nonno, a ricordare senza disprezzo la faccia d uovo di mio padre e a sognarlo. Mi mancano tutti, anche quelli che ho conosciuto solo in fotografia, quelli di cui so soltanto i nomi, quelli che sconosciuti e silenziosi hanno camminato per le strade dei ghetti d’Europa, quelli che hanno studiato, che hanno cantato, che hanno commerciato e tutte quelle donne che hanno cucinato il cibo quotidiano e i piatti delle feste, che si sono arrabattate, che sono state pronte a rovesciare la loro vita per fuggire e ricominciare da capo. Il coraggio di prendere decisioni è stata per loro l’ultima strada aperta, buia ed obbligata. So però che se io sono qui è perché loro hanno avuto quel coraggio e la mia valigia è piena del loro ricordo. Nel doppio fondo anche un pochino del loro coraggio...
Un boccone prelibato… tutto da leggere.
Roberta Anau nasce a Ferrara e cresce all’interno della sua piccola comunità ebraica. Si laurea in lettere a Torino e dopo molti anni di insegnamento cambia vita dedicandosi al recupero ambientale, agricolo e museale di un’antica miniera di ferro vicino a Ivrea. Nel 1995 apre, nei vecchi edifici minerari, l’azienda agrituristica La Miniera in cui propone una cucina di matrice e tradizione ebraica italiana.
Ha pubblicato Cucina ebraica (2000) con Elena Loewenthal, La cucina della Bibbia (2002) con Daniela Messi, e Gian Burrasca: ragazzi di marzapane e cervello di crema (2010).
marinella m.
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