Irène Némirovsky, mia madre
Elisabeth Gille
Fazi 2011
€ 18,00
Questo libro è come un incantevole canto polifonico.
Come in un coro a più voci Elisabeth Gille, la figlia minore di Irène Némirovsky, ridona la parola alla scrittrice e le fa narrare la sua vita: l’infanzia a Kiev, il rapporto sofferto che la madre che non l’amava, l’uscita dalla Russia dopo la Rivoluzione d’ottobre, la fama e il successo che Irène raggiunge come scrittrice a Parigi, il rapporto intenso con il marito Michael Epstein e con le figlie, l’arresto il 13 luglio 1942 tradita dall’amata Francia, la deportazione ad Auschwitz, dove trova la morte.
Ma mentre Elisabeth si immedesima in Irène e la fa rivivere nello spazio, finito e insieme infinito di un libro, allo stesso tempo, con poche righe lasciate qua e là come le briciole di Pollicino, grida il dolore per questa madre, che inutilmente aspettata, è rimasta per molti anni in silenzio dentro di lei. Ora anche Elisabeth ha trovato la strada per tornare a casa.
Nata nel 1937 a Parigi, dove muore nel 1996, Elisabeth Gille è la figlia minore di Irène Némirovsky. Scampata insieme alla sorella ai campi di concentramento nazisti, dove invece trovarono la morte i genitori, Gille ha votato la propria vita alla letteratura ed è stata traduttrice, direttrice editoriale e scrittrice. Dopo Mirador (1992), ha pubblicato Le Crabe sur la banquette arrière (1994) e Un Paysage de cendres (1996).
marinella m.
Nessun commento:
Posta un commento