Cristina Comencini
Feltrinelli 2009
€ 16,00
Marina è una mamma in difficoltà. È quasi sicura di non essere una brava mamma. È sempre così distratta. È preoccupata, è sempre sola con il figlio. Deve cucinare, tenere in ordine la casa, fare tante cose, quando in realtà non può perdere d’occhio il bambino nemmeno un secondo. Non sopporta quando il piccolo piange, allora fa di tutto per evitarlo, gli parla continuamente, cerca di tenerlo occupato, perché poi, quando comincia a piangere, non si ferma più. È sempre così pallido, per questo il dottore ha detto di portarlo in vacanza in montagna. L’aria fresca e pulita lo rinforzerà. Marina ci deve andare da sola, il marito non può venire. Non sa se ce la farà…
Manfred è un padre solo. Sua moglie lo ha lasciato e si è portata via anche i bambini. È preoccupato, perché è convinto che una donna non sia in grado di tirare su dei figlioli. Le donne sono fragili e troppo buone, mentre i bambini hanno bisogno di una mano forte e severa. Lui e i suoi fratelli sono cresciuti solo con il padre. La madre li aveva abbandonati quando erano ancora piccoli. Non hanno avuto bisogno della madre, sono sempre stati bene. Adesso il padre è andato a vivere in città, uno dei fratelli ha preso il rifugio su in montagna, l’altro il negozio e lui la casa in paese. Ha affittato l’appartamento sopra casa sua, arriverà una donna. Non sa se ce la vuole…
Due persone, due caratteri strani, due destini diversi, due incidenti, ma un’attrazione e un desiderio inspiegabili che li lega.
…Marina, la mia donna, la mia carne.
Senza fiato toccami, Manfred, prima che muoia di nuovo, in un attimo, questo che mi lega a te per la vita…
manu
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