Julia Kristeva
Sole nero. Depressione e melanconia
Donzelli 2013
€ 27,50
Tenterò di parlarvi di un abisso di tristezza, di un dolore incomunicabile che talvolta ci assorbe, spesso in modo durevole, sino a farci perdere il gusto di qualsiasi parola, di ogni atto, il gusto stesso della vita … Da dove viene questo sole nero? Da quale galassia insensata i suoi raggi invisibili e pesanti mi inchiodano al suolo, al letto, al mutismo, alla rinuncia?
Con queste parole Julia Kristeva comincia la descrizione della depressione e della melanconia.
Ventisei anni dopo la prima edizione francese del suo libro, l’autrice riconosce che, oggi come allora, la depressione continua a torturare chi ne è colpito, sotto forma di un passato che non passa, di una ferita che non si rimargina, di una colpa mai espiata.
E se i pazienti di oggi usano lo smartphone o skype, non ci si illuda di comunicare meglio e di più, avverte la scrittrice, il web non impedisce il suicidio, semmai lo incoraggia.
Ma una novità c’è: sotto il peso della crisi economica le nazioni stesse sono depresse, nel senso che esse stanno perdendo identità, valori, fierezza. Come a dire che siamo di fronte a un ripiegamento globale, a una perdita collettiva della speranza. Come ci si può riparare dai raggi di questo cosmico sole nero?
L’unica arma che abbiamo e che può risultare efficace è la cultura; interroghiamoci su questo, suggerisce la psicoanalista francese, ripensiamo la cultura europea nei termini nuovi che l’Europa senza frontiere ci chiede.
Dopo anni di lavoro in diversi contesti e di confronto con la sofferenza di tante e tante donne Julia Kristeva apre una porta e si rivolge all’universo femminile con queste parole: oggi penso, con Colette, “che rinascere non è mai superiore alle nostre forze”.
Julia Kristeva, francese di origine bulgara, insegna Linguistica e Semiologia all’Università di Parigi. Esponente di spicco della corrente strutturalista francese, ha concentrato i suoi interessi attorno ai temi della psicoanalisi.
Tra le sue opere apparse di recente in Italia ricordiamo la trilogia sul genio femminile (Colette. Vita di una donna, 2004; Hannah Arendt. La vita e le parole, 2005; Melanie Klein. La madre la follia, 2006), Bisogno di credere (2006), La testa senza il corpo (2009).
marinella m.
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