sabato 18 aprile 2009

Billie Holiday



La signora canta il blues

Feltrinelli 1996

€ 9,00



Senza teorie, senza conoscere il pentagramma, senza artifici, Billie Holiday ha vissuto come ha cantato, di puro istinto, senza alcun filtro razionale per proteggersi dalla vita. In questo racconto autobiografico, mai una concessione ai sentimentalismi, la voce un po’ roca, quella che l’eroina e l’alcol avevano praticamente consumato alla fine della sua esistenza, racconta le esperienze di violenza, il carcere conosciuto da giovanissima, le passioni vissute senza controllo, il successo, i pugni sferrati senza riflettere un attimo, l’umiliazione degli afroamericani e l' essere allo stesso tempo diva e parte di un mondo di segregati. Di questa donna, divenuta un emblema di solitudine, ci resta l’immagine di purezza di un diamante, di una irremovibile coerenza nell’abbandonarsi sempre e totalmente al momento presente, di una caparbietà nel ripetere gli stessi errori che somiglia più alla fede ostinata nella vita che alla volontà di autodistruzione. Quando si scopre un po’ della sua biografia si capisce perché la voce di Lady Day tocca più in profondità di qualsiasi altra voce, perché è il suono di tutte le sofferenze, di tutti i piaceri e di tutte le solitudini, il suono della follia di voler riscattare la sventura del mondo in un attimo di verità.

ma.me.

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