lunedì 15 giugno 2009

A.M. Homes




La figlia dell’altra


Traduzione di Adelaide Cioni


Feltrinelli 2009
€ 8,00






Che genere di padre chiede alla figlia di andare in un’altra città per dimostrare che è veramente sua figlia e poi la critica perché non si è vestita adeguatamente per l’esame del sangue, perché non si è messa i gioielli che non possiede al pranzo cui non sapeva di essere invitata?

“Come ti sentirai se risulta che non sono tuo padre?”

Tu sei mio padre, penso. Non ne ero sicura al cento per cento prima, ma adesso che ti ho visto, che ho visto il tuo culo, il mio culo, non ho più dubbi.

Il caldo mi stordisce. Mi stanno torcendo e tirando come una mou. Cammino come se mi avessero dato una botta in testa. Sono diventata una sconosciuta anche di fronte a me stessa.


Adottata a pochi giorni dalla nascita, A.M. Homes ha poco più di trent’anni quando la sua madre biologica la cerca e le chiede di conoscerla. Scopre così di essere il frutto di una relazione tra una diciassettenne e il suo più anziano datore di lavoro che, già regolarmente sposato, l’aveva abbandonata appena scoperta la gravidanza. L’incontro con i genitori naturali è l’inizio di un percorso di ricerca delle proprie origini che la porterà ad affermare un’identità nuova, plurima: io sono la figlia di mia madre e la figlia di mia madre, sono la figlia di mio padre e sono la figlia di mio padre

a.bu.

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