martedì 2 febbraio 2010

Come mi batte forte il tuo cuore



Benedetta Tobagi


Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre

Einaudi 2009
€ 19,00


Sono andata dappertutto, fieramente sola, orgogliosa della mia libertà. Sono stata forte, a volte spavalda. Dovunque, nel segreto del mio cuore, mi facevo coraggio pensando a lui, spesso portando con me qualcosa di suo. Fragili espedienti per cercare di sentire la sicurezza e la protezione delle braccia di un padre che mi è mancato ogni giorno della vita.
La nostalgia dell’abbraccio resta una ferita aperta… Papà, questo libro è la mia rosa per te…
Paradossale: non poter dimenticare neanche un momento un padre che non c’è e non potrai mai avere vicino. Un nome onnipresente e un vuoto abissale…

«È il tragico paradosso dei terroristi: uccidono per dimostrare che sono vivi». Così scriveva Walter Tobagi in uno dei suoi ultimi articoli, prima di essere ucciso il 28 maggio, in una mattina piovosa di tarda primavera. Vittima della «Brigata XXVIII marzo», il terrorismo di sinistra.
È stato il cocente senso di vuoto derivato dall’assenza di «papà», figura famigliare e privata, che mi ha indotto ad approfondire la conoscenza della sua immagine pubblica: era una componente essenziale per capirlo davvero… Ogni giorno sperimentavo, fin nelle piccole cose, di non essere figlia, ma orfana. Una scorticatura su cui non ricresce mai la pelle
Un padre che non ha quasi conosciuto e che si manifesta attraverso la ricostruzione e il racconto del modo di stare al mondo dell’ ex popularis al «Corriere della sera», giornalista e storico.
Immersa in immagini incomplete, sbilanciate, falsate, riduttive
Inizia così, attraverso uno “studio scientifico” della vita privata e pubblica, del “caso Tobagi” soprattutto, il lungo racconto della scoperta di un uomo che genera ˗ in questo modo ˗ il suo essere padre. Un uomo che ha fatto del suo lavoro una forma di riscatto sociale, una ragione di vita… la ragione di una persona che si sente intellettualmente onesta, libera e indipendente, e cerca di capire perché si è arrivati a questo punto di lacerazione sociale, di disprezzo dei valori umani.
Con questo libro Benedetta dimostra che al di qua e al di là della morte, del dolore, del vuoto, non solo privato, la Vita canta. Ma, cosa ancora più importante, …che chi cresce attorno al vuoto e ne conosce il morso cerca di tessere una trama robusta e amorevole perché non vi cada più nessuno.
Un libro magico, autentico fino alla fine. Il libro che avrei voluto scrivere.
A.T.

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