Elizabeth von Arnim
Bollati Boringhieri 2000
€ 12,00
2 maggio. Ieri sera dopo cena, mentre eravamo in giardino, dissi:« Voglio restare da sola per l’intera estate, e giungere all’essenza della vita. … Non inviterò nessuno … trascorrerò i mesi sui prati e nei boschi. … Là fuori, sulla piana, tutto è silenzio e dove c’è silenzio, ho scoperto, c’è pace». «Attenta a non bagnarti i piedi» disse l’Uomo di Rabbia, levandosi il sigaro di bocca. … Il cielo era sgombro di nubi, e presto vidi il sole sorgere rapido dalla segale, una grande, nuda palla rossa: il grigio del campo divenne giallo, lunghe ombre si disegnarono sull’erba e i fiori bagnati si trasformarono in diamanti. D’un tratto, mentre osservavo quell’incredibile spettacolo assaporando un’intensa felicità, la certezza del dolore e della sofferenza e della morte calò come un nero sipario tra me e la bellezza del mattino, e mi assalì un altro pensiero … la consapevolezza della tremenda solitudine in cui ciascuno di noi vive e muore…
Trasferitasi nella tenuta del marito, l’Uomo di Rabbia, il Conte August, vive anni felici, anni di gioie semplici … di libertà dalle costrizioni. Il contatto con la natura, la corsa in giardino, è il modo più immediato e sicuro di fuggire a un marito autoritario e al provincialismo della Germania. Un profondo stream of consciousness. Femminista e anti-mondana.
a.t.
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