Sara Houghteling
Neri Pozza, 2009
€ 16,50
Dove sono finiti i Manet, i Matisse, i Picasso del mercante d’arte ebreo Daniel Berenzon? Rifugiatosi in campagna durante l’occupazione tedesca di Parigi, nel 1944 torna in città ma gli inestimabili capolavori della sua galleria sono scomparsi. Suo figlio Max li cercherà, aiutato da Rose Clément, fino a farne una ragione di vita.
Sara Houghteling narra una storia avvincente e appassionata imperniata “sull’arte rubata”, ovvero sulla razzia che i nazisti, su ordine diretto di Hitler e Göring, fecero di quadri e oggetti d’arte durante l’occupazione di Parigi. Tutti i dati riportati nel romanzo sono veri; solo il protagonista del romanzo, Daniel Berenzon, è un personaggio di fantasia
Il libro è ispirato alla figura di Rose Valland (1898 -1980), a cui i tedeschi permisero, nella sua qualità di ex sovrintendente, di rimanere come supervisore alla manutenzione, al Jeu de Paume. Qui venivano stipate le opere prima di partire per la Germania. I meticolosi resoconti che Rose compilò di nascosto consentirono il successivo rimpatrio di migliaia di dipinti. Grazie ai suoi contatti con le Forze francesi libere e gli alleati, migliaia di vagoni carichi di opere d’arte non furono bombardati. Rose Valland fu insignita della Legione d’Onore e della medaglia presidenziale della Libertà.
Nel 1961 Rose scrisse la propria autobiografia, Le front de l’art: defens des collections françaises 1939-1945, fuori catalogo da anni. Nel 1964 dal suo libro fu tratto il film Il treno.
marinella m.
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