domenica 15 maggio 2011

Un’italiana non italiana




Nima Sharmahd


Gingko edizioni, 2011
€ 12,00




… Nima. Nima è il soprannome di un poeta iraniano che mia mamma ama molto. È un nome maschile, e mi piace che lo sia. Quando ero piccola non lo amavo perché manifestava a chiare lettere tutta la mia diversità rispetto ai miei compagni di scuola. … Oggi il mio nome è la mia identità, e forse la parte di me con cui mi sento in pace. Nima mi racchiude tutta. Se lo ripeto più volte di seguito diventa mani. Le mani fanno, le mani disfano. Le mani sorreggono, spingono, accompagnano, trattengono e lasciano andare.
Mi guardai le mani, ne osservai le linee e cercai di leggerci dentro la mia storia. …
Le peripezie di una "straniera" in Italia. Nata da genitori iraniani in terra inglese, Nima vive da sempre a Firenze. In una cornice mobile fatta di ricordi, racconta il lungo viaggio nella e contro la burocrazia all’italiana, una sorta di commedia dell’assurdo, iniziata proprio quando si diventa adulti e si capisce di dover pretendere l’esercizio di diritti fondamentali come lo studio o il lavoro. Un’avventura difficile e fastidiosa durata anni, per ottenere la prova formale della propria identità, … la mia identità di persona straniera ma italiana …; per il riconoscimento della cittadinanza, per non sentirsi più straniera, ospite. … era strano dover sempre trovare un motivo senza senso che spiegasse il perché della mia vita.
Forte il senso del peregrinare, del movimento alla ricerca di se stessi, … credo di cercare me. In questa cornice il racconto dei suoi viaggi e delle persone che incontra, la parte più bella, liberatoria, come solo il sentimento che si condivide con chi scrive il libro può essere.
… Forse in fondo Italia e Iran hanno più cose in comune di quanto pensassi. E in entrambi sono in me.
A.T.

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