Mariangela Sedda
Il maestrale, 2007
€ 10,00
Siamo nel 1913. L'Italia è un paese povero, dove si soffre la fame. Tante persone se ne vanno e presto scoppierà la guerra. Proprio in questo periodo vivono due sorelle, Grazia e Antonia. Due sorelle con due vite completamente diverse.
Grazia emigra a Buenos Aires in Argentina, con il suo marito Vincenzo. Presto riescono a trovare un lavoro e una casa. Nascono tre bambini, e anche se non è sempre tutto bello, non hanno nessuna voglia di tornare in patria.
...Dovete sapere che in Buenos Aires c’è più gente di tutta la Sardegna. Il nostro padrone ha comprato terra e botteghe ed è ricco che non potete immaginare. Tutte le cose che ci avevano raccontato in paese Vincenzo e i fratelli sono verità, anche che la gente mangia carne tutti i giorni...
Antonia rimane nel piccolo paese di Olai in Sardegna, con la madre anziana. Riesce a vivere bene grazie ai soldi che manda Grazia, ma soprattutto perché è brava a ricamare e ha imparato anche a tessere. Incontra un affascinante prigioniero austriaco; fra l’invidia e la critica dei compaesani e senza l'appoggio della sorella, nasce una storia d’amore proibita.
...È alto biondo e con i mustacchi, bello come il nazareno, i nostri uomini in confronto sembrano martinìcas. Mi saluta e mi fa l’inchino come a una signora e quando lo guardo, ma non far leggere a nessuno queste righe, mi sembra che la vita sia bella anche per me adesso che uno mi guarda come una donna e non sa niente della mia malattia...
Poi scoppia la guerra. Gli uomini vengono chiamati per difendere la patria. C’è sempre meno da mangiare e quello che c’è è riservato ai bravi soldati. Dopo una caduta dal cavallo la vita di Vincenzo è appesa a un filo. Grazia e Antonia si ammalano quasi contemporaneamente e anche l’austriaco è in grave pericolo.
Due vite diverse, due destini diversi, due paesi diversi, ma un legame forte. Un legame che regge anche oltremare grazie al flusso di lettere fra le due sorelle. Il tutto in un divertente misto di sardo e italiano.
manu
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