Diario 1944-1946
Jacqueline Mesnil-Amar
Guanda 2010
€ 15,00
Parigi, 18 luglio 1944. Gli alleati stanno per sbarcare in Normandia, la liberazione della città è ormai prossima. Il marito di Jacqueline Mesnil-Amar, André, membro della resistenza ebraica, quella sera non torna a casa. Catturato dai tedeschi, è stato caricato sull’ultimo convoglio diretto a Buchenwald. André riesce a fuggire, ma Jacqueline lo saprà solo il 25 agosto.
Di quei giorni e di quelle notti che non finiscono mai, tiene un diario.
Nell’attesa dell’uomo che ama, i ricordi delle giornate più belle del loro amore la assalgono quasi con prepotenza. L’incertezza sulla sorte del marito diventa trepidazione e angoscia per il destino di coloro, amici, conoscenti e sconosciuti di cui non si sa, e per quelli di cui si sa che non torneranno.
Con parole lucide e appassionate, questa donna, tanto francese quanto ebrea, accusa tutti coloro che con la delazione, ma anche con il silenzio e l’indifferenza, hanno permesso che migliaia di innocenti andassero a morire.
Dopo questo orrore, Jacqueline, a nome di tutti “quelli che non dormivano” chiede “a quelli che dormono” come ancora lo possano fare.
Il libro, pubblicato dalle Editions de Minuit nel 1957, non ebbe la fortuna che merita: ancora troppi preferivano dimenticare piuttosto che sapere. È stato ripubblicato in Francia, da Stock, solo nel 2008.
Jacqueline Mesnil-Amar (1909-1987) apparteneva a una famiglia della borghesia ebrea di Passy. La sua vita cambiò bruscamente quando il governo collaborazionista di Vichy abbandonò la popolazione ebraica al suo destino. Il marito, André Mesnil-Amar, era partigiano nell’Organization Juive de Combat (Organizzazione Ebraica di Combattimento).
marinella m.
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